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In Nigeria vietati gli intermediari per combattere la corruzione nel settore petrolifero

Creato il 04 novembre 2015 da Marianna06

Dollaro

Le vendite e gli acquisti di prodotti petroliferi saranno effettuati d’ora in avanti bypassando gli intermediari, finora decisivi: lo hanno annunciato i vertici della Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc), società statale travolta negli ultimi anni da accuse di sperperi e ammanchi miliardari.

In una nota si sottolinea che la decisione è stata presa dopo aver verificato come finora l’importazione di benzina sia avvenuta perlopiù attraverso società di intermediazione, 34 straniere e 10 nazionali. Prima potenza petrolifera dell’area sub-sahariana, la Nigeria produce circa due milioni di barili al giorno. A causa di una ridotta capacità di raffinazione, però, la maggior parte del fabbisogno di carburante è soddisfatto ricorrendo alle forniture dall'estero.

Nel 2014 l’allora governatore della Banca centrale Lamido Sanusi aveva accusato i dirigenti della Nnpc di essere corresponsabili di ammanchi per 20 miliardi di dollari, accumulati in appena tre anni. Muhammadu Buhari, candidato di opposizione eletto presidente nel marzo scorso, ha indicato la lotta alla corruzione come una delle sue priorità. Proprio in questa prospettiva potrebbe essere interpretato il divieto di avvalersi dei servizi di intermediazione.

            a cura di MariannaMicheluzzi (Ukundimana)


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