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In questa ennesima crisi di Governo possiamo fare la differenza.

Creato il 03 ottobre 2013 da Elena Babetto @BabettoElana
In questa ennesima crisi di Governo possiamo fare la differenza.Ci risiamo, mi verrebbe da dire. Siamo di fronte all’ennesima crisi di Governo e ad un ennesima figuraccia all’italiana. E’ ricominciata la corsa di attribuzione di colpa (ammesso che sia mai finita).
Nessun “mea culpa”, nessuno che faccia un minimo di esame di coscienza su sé stesso. Per quanto mi riguarda tutti, ma proprio tutti i componenti dei vari partiti di destra, sinistra e delle varie sfaccettature sono responsabili della disastrosa situazione attuale, tutti hanno concorso a portare la nostra amata Italia in questa pagliacciata politica e in questa situazione economica. Se pensate bene, quasi tutto quello che è diretto dall’alto finisce o per macchiarsi di corruzione o per rovinarsi per inadempienza, incompetenza od egoismo. In questo triste momento storico però, abbiamo la possibilità di reagire ma per farlo è necessario anteporre il bene comune da quello individuale e badate bene che non è affatto un traguardo facilmente raggiungibile perché se lo fosse, ad oggi, non ci troveremo così. L’orgoglio dovrebbe essere messo da parte e dovrebbe prevalere la logica della serietà e della trasparenza. Dico dovrebbe perché come si dice “conosciamo molto bene i nostri polli”.
La destra berlusconiana afferma che non è una questione personale ma che si tratta di coerenza di accordi (Imu e Iva) che non sono stati rispettati. La sinistra  invece lancia accuse di irresponsabilità e di consecutivi impedimenti di Governo, causati da un rifiuto di una sentenza giudiziaria personale. Impedimenti che hanno portato all’aumento dell’Iva e all’applicazione dell’Imu a dicembre. Quest’ultima accusa però viene smentita in quanto anche in una condizione di crisi, alcuni disegni di legge se ritenuti urgenti, possono comunque continuare nel loro percorso di legge, ammesso che ci sia un numero di deputati sufficiente da permetterlo. Sono certa che ognuno di loro avrà le proprie ragioni e nel rispetto di esse, essendo in un paese democratico, mi trovo costretta ad accettarle ma non per questo sono obbligata a condividerle. Chi ci rimetterà non saranno di certo loro ma saranno gli italiani, che stanno già arrancando da troppi mesi in attesa e in fiducia di un cambiamento che per una volta alleggerisca questa politica economica che spreme e tassa la massa, mantenendola in questo clima di forte depressione che se non cambierà a breve avrà serie ripercussioni sociali.
Nel contempo sono altrettanto consapevole delle potenzialità e delle ricchezze che l’Italia offre e sono altrettanto consapevole che volendo ci sarebbero realmente moltissime possibilità di riuscire in una ripresa. Sono state attuate troppe politiche economiche mirate ai benefici di pochi ed è arrivato il momento di tirare le somme e per farlo c’è bisogno della collaborazione di tutti coloro che vogliono vedere ed affrontare questo momento di crisi come una possibilità di riscatto.

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