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In spagna scandalo dei neonati rubati alle madri e dati in affidamento a coppie agiate

Creato il 08 agosto 2011 da Madyur

Mabel a 59 anni ha scoperto ciò che sospettava fin da piccola, la mamma non era la sua mamma. Il papà, un militare franchista mutilato nella battaglia dell’Ebro , non era il suo papà. L’avevano amata e allevata come una figlia , la loro unica figlia. Ma gli hanno nascosto la verità.

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I genitori sono morti entrambi : non possono più spiegargli le ragioni dell’inganno che il test del Dna ha smascherato. Le rimangono solo domande senza risposta.

Il 10 marzo del 1952 , giorno in cui , forse, Mabel venne al mondo , quasi certamente a Madrid , ma di sicuro da una mamma diversa da quella chiamata da una vita. La Spagna in quel tempo era da 13 anni sotto Francisco Franco. Le carcere erano piene di prigionieri politici ; e tra il 1944 d il 1954 la popolazione degli orfanotrofi aumentò da 12042 a 30960. I genitori erano morti, prigionieri, deportati o scomparsi. Toccava alla Chiesa o allo Stato trovargli le famiglie , avendo cura di cancellare ogni legame con le loro origini.

Dopo mezzo secolo la Spagna ha scoperto che questa pratica è andata avanti anche negli anni 60,70 e 80, ben dopo la morte di Franco e la promulgazione di una legge statale sull’adozione nel 1987. E’ andata avanti anche negli anni 90. Sempre meno per ragioni politiche e morali : sempre più per denaro.

Statistiche meno attendibili di quelle giudiziarie parlano di 300 mila bebè sono stati sottratti dalle mamme biologiche. Ricorrono nomi di ginecologi, monache e funzionari implicati nei casi che continuano a emergere: 160 in mano alla magistratura su 860b denunce presentate.

Mabel crede che sua madre l’ha creduta morta , dopo averla partorita alla Maternità O’Donnell di Madrid. Era diventata la bimba di ricambio per una coppia che ne avevano comprato un’altra , dopo che la loro era deceduta la settimana prima. Come la sostituzione di un campo difettoso ai grandi magazzini. Mabel ritrovò una foto di una bambina appena nata , che la fecero spacciare per lei, ma con un timbro sul retro : 28 settembre 1951. Il problema è che nel 1951 lei non era ancora nata. Rintracciato il fotografo , escluse di aver sbagliato data.

Mabel passò la sua infanzia con questo cruccio, ma vivendo la sua vita. Si sposò , mise al mondo due figlie , si trasferì in Cile, e due anni fa guardando un servizio sulle vite rubate gli tornò quel dubbio. Telefonò al figlio della madrina ed ottenne la prima confessione: sei stata adottata. Quindi il certificato di nascita era falso.

Ora lei cerca la sua madre naturale. I soci di Anadir sono uno die tre gruppi di parenti rubati o derubati : incrociano i risultati dei prelievi di Dna tra vecchi e nuovi iscritti , 1800 in 3 anni. I casi di genitori e figli ritrovati , purtroppo, non arriva a 5. C’è chi cerca la mamma, chi il fratello, tutti hanno una speranza e la rabbia di una vita rubata.


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