"In un libro" è una rubrica che consente agli autori di presentare la propria opera tramite estratti accompagnati da immagini, e al lettore di saggiare il testo dello scrittore.
Gli autori interessati mi contattino scrivendo a peccatidipenna @ gmail.com (senza spazi) indicando come oggetto la rubrica "In un libro": occorrono cover, trama (In breve), 5 estatti/citazioni e 5 immagini prive di scritte, siccome saranno già accompagnate da testo. In caso vogliate promuovere un racconto, allora gli estratti e le immagini possono passare a 3.
Le foto possono rappresentare una scena, un contesto, un personaggio, etc... ovviamente immagini realtive all'estratto, altrimenti si perde l'efficacia della combinazione cit+img. Per un bel post si consiglia di inviare immagini dello stesso formato e che seguano lo stesso orientamento (orizzontale, che consiglio; o verticale).
I libri devono essere self o editi da case editrici non a pagamento (NOEAP).
Questo è un post d'esempio... utilizzerò un mio racconto.
Imma e David sono solo amici virtuali, uniti dai social e la passione per i film, almeno fino a quando non decidono di incontrarsi. David ha tutte le qualità possibili e immaginabili che un ventiquattrenne possa desiderare: è bello, intelligente e prestante. Tuttavia si impone un isolamento inspiegabile agli occhi di chi lo circonda. Nessuno conosce l’inquietante segreto che fin da bambino, quando il suo cuore ha smesso di battere per qualche istante, affligge il giovane. Imma, spigliata e solare, rappresenta una boccata d’aria fresca nella sua vita grigia e solitaria ma la serenità non durerà a lungo. La ragazza scoprirà nel modo più cruento cosa si cela nei trascorsi del suo sventurato amico, affrontandone i fantasmi del passato e avvicinandosi a un mondo che mai l’aveva sfiorata.
Mi apprestai ad asciugarlo e mi trovai a frizionare il suo addome appena arrossato, non pensando a quanto potesse essere imbarazzante ed erotico quel gesto. Mi incantai a seguire le linee del suo corpo. Ero sempre stata con ragazzi nella media, carini e con un fisico morbido, non così scolpito e snello, quindi mi agitai un po’. Mi sembrava di commettere peccato solo a guardarlo. Respirai profondamente cercando di non dare a vedere il mio disagio, ma il rossore del mio viso mi tradiva.
Alzai lo guardo e tra le lacrime vidi delle figure nascoste tra le lapidi. Alcune chine sui sepolcri, altre che vagavano, silenziose. Erano persone, ma qualcosa in loro le rendeva sinistre. I loro sussurri e i loro lamenti erano percepibili come a un passo da me. Erano inquietanti e mi stavano spaventando, anche perché ero l’unica che sembrava accorgersi di loro.
Mi spaventa vedere queste persone. Loro non si accorgono di me, ma io li vedo. Li sento. La loro tristezza, la loro disperazione, quello che dicono fa male. Sono impotente e spaventato.
C’era qualcosa di sbagliato, forse di malvagio, in quello che stava accadendo. Per superare tutto avrei dovuto calmarmi e ricordare ogni parola di David.
Il giorno dopo tornai a Napoli. La sensazione di essere osservata, di udire voci ovattate e intravedere ombre sospette non mi abbandonò. Attraversai un tratto del centro storico e capii perfettamente il malore di David. Feci una lunga corsa alla metropolitana per il Vomero, scorgendo di tanto in tanto figure evanescenti, scure e inquietanti, prive di un corpo ben delineato ma quasi compatto, una massa unica sulla quale si riusciva a distinguere solo la sagoma della testa. Quando si voltavano, esibivano occhi privi di orbita e una bocca inesistente, nient’altro che immensi buchi neri. La tenebra di alcune visioni era quasi da bloccare il respiro.
Era incredibile ciò che avevo fatto e lo era tutta la vicenda. Mi sentii come appena risvegliata da un incubo. Il sollievo durò un battito. Scossi Bartolomeo. «Dobbiamo andarcene, prima che qualcuno noti il fumo e venga a controllare. Non possiamo farci cogliere in flagrante in una proprietà privata e non con questo spettacolo in atto», dissi, rivolgendo uno sguardo alle fiamme.
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Creato il 05 settembre 2015 da Nel @PeccatiDiPennaPotrebbero interessarti anche :