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Inceneritore, Bonfante: “L’impianto uccide, spegnetelo entro il 2014″. Bordi:”Entro due o tre anni”

Creato il 21 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Responsabile documento delle associazioni ambientaliste: l’inquinamento dell’inceneritore uccide, bisogna spegnere l’impianto e sostituirlo con un sistema di riciclo. L’assessore comunale Francesco Bordi ribatte che sarà rispettata la delibera approvata dal consiglio comunale di Cremona, la quale prevede uno spegnimento graduale: “Ho presentato solo una bozza, nel prossimo incontro – afferma Bordi – la data ci sarà. E ci vorranno due o tre anni per questioni tecniche. Aem e Lgh non la pensano diversamente”.
Sotto, il documento delle associazioni, di cui è portavoce Maria Grazia Bonfante. In questo testo il rapporto tra uomo e natura è considerato in modo diretto: viviamo in un ambiente trasformato in una macchina di morte, che uccide tramite malattie mortali e anche in altri modi, stravolgendo gli stili di vita, disumanizzando i rapporti sociali, l’economia, il lavoro.
Le associazioni sono libere, possono parlare chiaramente.

Buonasera,

sono qui presente in qualità di portavoce delegato di 30 associazioni ambientaliste e del volontariato sociale cittadine e del territorio provinciale, ringrazio il Sindaco di Cr e l’Assessore Bordi per l’invito a tavolo di oggi . Le 30 associazioni che vi leggo:

Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori del cremonese, cremasco e casalasco

WWF Cremona; Legambiente Cremona; Legambiente Altocremasco; Oltre lo specchio Cremona – se non ora quando; Arci Cremona; LIPU Cremona; Rete Lilliput; Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia; Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre; CreaFuturo; Acli – Cremona; ACG Controtempo; Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese; Comitato No Inceneritori Cremona; AmbienteScienze; Associazione Gasalasco Oglio Po; Luci Cremona; ISDE Cremona – Medici per l’Ambiente; Associazione Orto e dintorni; Associazione A Tutto Compost; Bilanci di Giustizia di Cremona; Filiera Corta Solidale Cremona; Comitato No Gasaran Sergnano; UNA Cremona; Coordinamento Regionale Terre Nostre; Movimento Scout Cattolici Adulti di Cremona; FIAB Biciclettando Cremona; Apertamente LAB Soncino; Legambiente Bassa Bresciana circolo di Barbariga , Leno e Montichiari.

hanno costituito un Tavolo delle associazioni ambientaliste e del volontariato sociale, sottoscrivendo un documento che abbiamo illustrato al Sindaco di Cremona tre settimane fa, che tempestivamente ci ha accordato l’incontro, avvenuto con toni cordiali e di confronto. In quel documento abbiamo sollecitato di intraprendere una politica di tutela della salute e dell’ambiente, per un’economia sostenibile a partire dalla prevenzione e riduzione dei rifiuti per il loro riciclo totale. In quel documento abbiamo ribadito con forza la necessità di giungere allo spegnimento dell’inceneritore di Cremona ragionevolmente entro il 2014.

E’ significativo che le 30 associazioni oggi siano presenti tramite un portavoce, proprio perché univoci sono stati il disappunto e lo sconcerto nel verificare che all’interno del documento Linee guida redatto dall’Assessore Bordi manca un impegno in termini di tempi certi e di modi di spegnimento e di decomissioning dell’inceneritore. Capite che se le premesse sono queste ogni ulteriore discussione appare inutile, poiché la mancanza di quegli elementi di certezza tradisce l’assenza di una reale volontà politica di spegnere l’inceneritore.

Da mesi, anzi da anni, si chiede agli amministratori di spegnere l’inceneritore: basti solo rendersi consapevoli di tutti coloro che si stanno ammalando (o si sono già ammalati) di tumore nella nostra Città e nella provincia, perché l’aria inquinata è cancerogena e l’inceneritore è certamente una delle più rilevanti fonti di inquinamento.

Il Tavolo delle 30 associazioni ambientaliste e del volontariato sociale chiede quindi la definizione ufficiale di una data certa di spegnimento dell’inceneritore: senza questa decisione Voi amministratori mostrate ai vostri cittadini di voler perdere altro tempo prezioso per salvare vite umane dimostrando di non adempiere al vostro primario ruolo (in qualità di Sindaci) di autorità sanitarie locali. Non ultimo, date prova di non cogliere le opportunità di rilancio di occupazione che il mercato delle materie prime seconde offrirebbe, di non salvaguardare il suolo da inutili e superate discariche, di non voler ridurre le tasse ai cittadini quanto si potrebbe farlo e da subito.

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