Magazine Diario personale

Incontri su un treno… del diciannovesimo secolo

Da Pendolo0

Si era all’inizio della primavera. Era già il secondo giorno che ero in viaggio. Capitava spesso che nel vagone entrassero persone che percorrevano brevi distanze e dopo un po’ scendevano. Ma tre passeggeri, oltre a me, erano in viaggio fin dalla città di partenza del treno: una signora bella e non più giovane, che fumava molto, dal volto emaciato, con indosso un soprabito di foggia maschile e un berretto in testa; un suo conoscente, uomo loquace sui quaranta, che portava un abito nuovo e di un’eleganza piuttosto ricercata, e infine un uomo che si teneva un po’ in disparte, di bassa statura, dai movimenti bruschi, non ancora vecchio, ma con certi capelli crespi incanutiti precocemente e degli occhi straordinariamente brillanti che si spostavano velocemente da un oggetto all’altro. Indossava un soprabito vecchio, ma di taglio elegante, dal bavero di pelo di agnello, e un alto berretto, anch’esso d’agnello. Quando si sbottonava il soprabito, si vedeva che portava sotto la poddevka e una camicia ricamata di foggia russa. Questo signore presentava inoltre la peculiarità che ogni tanto emetteva degli strani rumori, come se si schiarisse la voce o se scoppiasse in una risatina subito interrotta.

Per tutto il viaggio questo signore aveva accuratamente evitato ogni rapporto e ogni forma di contatto con gli altri passeggeri. A ogni approccio rispondeva brevemente e seccamente, e per tutto il tempo non aveva fatto altro che leggere, oppure guardar fuori dal finestrino fumando, o bere del tè o mangiare qualcosa che tirava fuori da un suo vecchio sacco.

Mi sembrava che la solitudine gli pesasse ed ero stato più volte sul punto di attaccar discorso con lui, ma ogni volta che i nostri sguardi s’incontravano – cosa che accadeva spesso, giacché sedevamo in diagonale l’uno di fronte all’altro – lui subito distoglieva lo sguardo, prendeva il suo libro o si metteva a guardare fuori dal finestrino…

Lev Tolstoj, Sonata a Kreutzer, traduzione di Gianlorenzo Pacini, collana Universale Economica «I classici», Feltrinelli.

 


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