Magazine Arte

incroci, intrecci e… trame : CAPA e PAVESE, da New York al Monferrato

Creato il 21 novembre 2013 da Locandadellarte

Robert CAPA - Paris, 1935 © Robert Capa International Center of Photography - Magnum PhotosNel 1948  Robert Capa intrecciava una storia d’amore con Doris Dowling, una delle attrici che affiancavano Silvana Mangano sul set del film Riso amaro di Giuseppe De Santis girato nelle risaie del territorio vercellese/biellese – le TERRE D’ACQUA che in questi giorni percorriamo andando “su e giù” da Solonghello a Biella / da LOCANDA DELL’ARTE a Fondazione FILA Museum, dove è in mostra la rassegna CRONACA DI UN VIAGGIO AMERICANO, 1961

Robert CAPA - portrait by Gerda Taro, Segovia 1937 ©Robert Capa  International Center of Photography -  Magnum Photos
Le cronache di oggi ricordano questa e altre storie italiane del celebre fotoreporter americano, a cui è dedicata una retrospettiva a Villa Manin di Passariano di Codroipo, in Friuli Venezia Giulia, curata da Marco Minuz e allestita in collaborazione con l’agenzia Magnum Photos di Parigi (fondata nel 1947 da Capa assieme ad Henri Cartier-Bresson, David Seymour e George Rodgers) e l’International Center of Photography di New York. La rassegna, in esposizione fino al e scandita da un programma dal titolo SULLE TRACCE DI ROBERT CAPA.  Incontri, Proiezioni, Presentazioni di Libri, è documentata con il catalogo pubblicato da Silvana Editoriale di Vercelli. Tra le testimonianze più significative, la ricca sezione di fotografie dedicate alla cinematografia, arte in cui Capa si cimentò dal 1936 nel documentare la Guerra civile in Spagna dove, con una macchina da presa 16 mm insieme al cameraman russo Roman Karmen gira alcune sequenze per il film Spagna 36 diretto da Jean Paul Le Chanois e prodotto da Luis Bunuel, e l’anno successivo le riprese per il cinegiornale americano March of Time.

RISO AMARO
La newyorkese Doris Dowling ha avuto un ruolo protagonista nel film e,  insieme alla sorella Constance - Connie, attrice che negli anni ’40 aveva avuto notevole fama ed era legata al regista Elia Kazan, nella vita di Cesare Pavese.  Lo scrittore, che dal ’43 al ’45 visse rifugiato a Serralunga di Crea e Casale Monferrato, incontrò Doris e Connie ad una festa di Capodanno nel ’50 a Roma, in casa di amici – Giovanni Rubino e Alda Grimaldi.

Immagine mostra. Ho dato poesia agli uomini. Cesare Pavese 1908-
Nel marzo dello stesso anno Pavese ritrovò Connie a Cervinia, e se ne innamorò perdutamente: Ti amo. Cara Connie, di questa parola so tutto il peso – l’orrore e la meraviglia – eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.

Constance_Dowling
Fu un amore tormentato fino all’ultimo incontro, quando Connie promise a Pavese di tornare ma lui, intuendo che il distacco era definitivo,  sprofondò nella disperazione.  In Il vizio assurdo Davide Lajolo testimonia che Pavese disse: «È scappata di notte dal mio letto nell’albergo di Roma. Ed è andata nel letto di un altro», riferendosi ad Andrea Checchi, “il bel tenebroso” che era stato partner dell’attrice nel film Gorghi nel fiume.  Poco prima del volo che riporterà Connie in America, il 17 aprile Pavese le scrisse una lettera di commiato, in cui dice «Invidio New York» e poi, espressamente ispirati e dedicati a lei, compose Verrà la morte e avrà i tuoi occhi e scrisse La luna e i falò. [ Connie, l'ultimo sogno di Pavese - Corriere della Sera ]

Pavese-con-Doris-Dowling
Con Doris, a cui era legato da forte amicizia e che il 24 giugno lo accompagna alla serata finale del Premio Strega, Pavese progettò dei soggetti cinematografici, che presentò a De Sica e Zavattini senza successo, facendo naufragare per lui ogni speranza.

Lo scrittore si tolse la vita il 26 agosto di quell’anno.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :