Silvio Berlusconi è stato sottoposto a una “indagine sociale” nell’ambito dell’istruttoria sull’esecuzione della pena a tre anni di carcere (in realtà uno, perchè due sono stati indultati) a cui è stato condannato nel processo Mediaset.
Silvio Berlusconi, condannato per il processo Mediaset (retroonline.it)
L’indagine sociale è stata svolta da un assistente sociale dell’Uepeb (Ufficio Esecuzioni Penali Esterne). In sostanza, in casi come questo, l’assistente sociale deve verificare se ci siano i presupposti di un reinserimento nella vita sociale per la persona condannata. Viene pertanto analizzato il contesto in cui vive il soggetto e può accadere anche che sia verificato il suo eventuale pentimento rispetto al reato commesso.
Al termine della cosiddetta “indagine sociale”, chi la svolge deve esprimere un’opinione sulle possibilità di reinserimento da parte del soggetto esaminato. Esiste un “canovaccio” che l’assistente sociale segue per esaminare la posizione del condannato che prevede un’indagine familiare e la valutazione dei “punti di forza” e delle “criticita”.
Tra queste ultime c’è l’eventuale non riconoscimento del reato. Un ambiente familiare armonioso e un’attività lavorativa possono invece essere considerati tra gli elementi a favore. Alla fine, l’operatore sociale, che ripercorre anche l’eventuale storia criminale della famiglia, scrive le conclusioni ed esprime un parere di cui il Tribunale di Sorveglianza terrà conto.
(fonte agi.it)
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