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India middle class, ficah vs fashion.

Creato il 25 maggio 2015 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

La moda qui in India miete vittime a cui nessuno dedica mai giorni della memoria. Non parlo dei poveri cristi che lavorano per poche rupie al mese per creare abiti ai ricchi indiani, ma parlo proprio dei ricchi indiani che credono nel karma e alle loro duecento divinità ma quando c’è da far lavorare quelli più poveri per quattro soldi non si dispiacciono più di tanto. Ma chi siamo noi occidentali per giudicarli? Nessuno, e non preoccupatevi, in caso non abbiate ancora capito che voi in confronto agli indiani non siete nessuno, ve lo faranno capire, direttamente o indirettamente, molto presto! L’ultima perla indiana me l’ha raccontata un’amica, la fatidica frase è stata “voi europei siete molto sporchi”. Che detta così ci può anche stare, noi italiani abbiamo ancora il vizietto di buttare le cose nei fiumi, peccato che detto da un indiano che brucia la plastica al pomeriggio in cortile fa un po’ ridere. Ma vabbé, noi li amiamo anche così, bugiardi e dolcemente complicati.

Torniamo a noi e alla moda che miete vittime peggio della dissenteria. Qua i ricchi fanno e disfano le regole a loro piacimento. Per esempio, per noi donne occidentali è consigliato, e talvolta imposto, un abbigliamento decoroso. Che cosa significa decoroso lo devi capire tu, io per adesso indosso solo pantaloni lunghi per uscire durante la settimana, invece al sabato mi vesto in maniera normale se andiamo nei club, evitando comunque magliette troppo scollate. Il discorso cambia per la ragazza indiana della middle class, che chiameremo RIDMC.

La RIDMC al sabato sera esce solo nei locali più cool, quelli frequentati da espatriati, che costano tanto anche per gli espatriati stessi, per farvi capire, quelli in cui un bicchiere di sambuca ti costa più di 10 euro. Le RIDMC solitamente seguono le mode, ma non come in Italia, in cui le ragazze della middle class seguono la moda ma cercano di farlo con un po’ di stile personale, qua tutte le RIDMC si vestono praticamente uguali! Ovviamente per loro l’abbigliamento decoroso non vale perché se sei una RIDMC sei una RIDMC, mica una sporca espatriata, quindi certe stronzate non ti toccano. Quest’anno va di moda il top abbinato alla gonna a vita alta, me ne sono accorta perché quando esci la sera il 90% della regazze indossa il top e la gonna a vita alta, in TUTTE le sue varianti di colori. La gonna naturalmente è cortissima perché la vera ficah si sveste. Se sei un po’ grassoccia puoi rinunciare al top ma la gonna super inguinale non te la leva nessuno. Sì perché guai ad andare in piscina in bikini ma assolutamente si al top + gonna inguinale. Esiste un senso? No, ma come vi ho detto cercare un senso nelle regole indiane è una causa persa.

La grande bellezza viene raggiunta dalle RIDMC quando le vedi nei negozi comprare gli abbinamenti che vedono nei manichini, cioè non fanno neanche la fatica di creare un loro abbinamento! Ma si sa la vera RIDMC non ha tempo da perdere, e se non sei una vera RIDMC certe cose non le puoi capire.

Volete sapere la vera cosa triste, e qua sono seria, il fatto che io con queste ragazze non ho niente in comune, le vedi e sai che trattano male chiunque non sia al loro livello, si atteggiano come star in un paese in cui anche mio marito è una star solo perché è bianco e si credono ovviamente migliori di noi perché che cazzo loro sono fashion. Il problema è che gli indiani normali, quelli che rappresentano la maggioranza dell’India, quelli poveri per capirci, ci vedono come loro. Le RIDMC al sabato sera camminano schivando quelli che dormono per terra, ma non li vedono neanche, le vedi che trattano le maid come schiave e da sole non sanno neanche riempirsi un bicchiere d’acqua. In quel momento ho paura, ho paura di diventare una gallina come loro, che si incazza con la maid, che si abitua alla povertà, che finisce di mangiare e, anziché regalare il cibo avanzato lo butta. Non è facile sapere mantenere il senso della realtà in India. Ho letto una bellissima intervista fatta ad uno chef di Pune che conosco, alla fine dell’intervista diceva che la vera India è quella che vedi per strada, e lo credo anch’io. Io credo che molti indiani, circondati dalle maid, dalla ricchezza e da questo amore-odio per il bianco si dimentichino quali sono i veri problemi, infatti, credo che il loro voler sempre giustificare qualsiasi loro atteggiamento deriva da una mancanza di senso della realtà. Perché alla fine mettetevi nei panni della RIDMC, giovane, ricca, che vive bene in un paese in cui pochi fortunati vivono veramente bene, quindi perché dovrebbe sperare che i poveri un giorno capiscano che se nasci povero non è detto che tu debba morire povero? Detto fra noi, e siate sinceri, alla RIDMC interesserà veramente farla finita con questa storia delle caste?!

Bambini di strada.

Bambini di strada.


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