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India paese dei reality : pieni di sogni spesso infranti

Creato il 13 aprile 2010 da Madyur

Siamo ai confini del mondo : Luchnow è buia , immobile e avvolta nella nebbia , percorsa solo da risciò cigolanti. L’auditorium registra il tutto esaurito , stipato di persone venute a festeggiare il compleanno di Mayawati, primo ministro dell’Uttar Pradesh e prima donna a ricoprire questa carica. Lei non c’è ma i suoi funzionari del governo lodano la governatrice e annunciano la sua sicura elezione a primo ministro dell’India.

Seduta in un angolo c’è Poonam Yadav , la cantante e unica celebrità della serata. Il pubblico non vede l’ora di ascoltarla. Alla fine lei arriva sul palco e si lancia in una serie di tributi ai più famosi classici di Bollywood.

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Poonam è solo una serie delle centinaia di migliaia di ragazzi che abbandonano le loro case in ogni angolo dell’India , dalla città alle campagne, dalle miniere a sperduti paesini. Ad attirarli non è la capitale del cinema indiano , Bollywood, ma un nuovo mercante che vende un vecchio sogno: la tv dei reality, con la promessa di trasformare un nessuno in un qualcuno. Questi ragazzi non devono più saper recitare o affidarsi al capriccio del regista e produttori. Per realizzarsi basta fare una cosa qualsiasi , il Paese si è messo in fila per una celebrità democratizzata.

In India sono spuntati decine di talent show. ognuno di questi programmi approda in decine di città come un dono piovuto dal cielo e i provini attirano migliaia di giovani. Mumbai è il frenetico centro delle attività , ma ogni show ha le sue versioni regionali trasmesse nelle varie lingue.

I talent show fruttano fiumi di denaro. I giovani considerano i reality come la loro fuga agli orizzonti limitati , e gli show li selezionano proprio per questo. E per questo i reality sono diventati il più importante fenomeno televisivo dopo le soap opera. Costano meno e devono il suo successo all’enorme partecipazione del pubblico , che si trasformano in migliaia di sms per votare il preferito. I network guadagnano di più dalle aziende telefoniche che dalla pubblicità.

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I produttori a corte di idee hanno proposto di recente programmi in cui i concorrenti devono dimostrare di essere il fan più accanito di una star , o il figlio più devoto. Le idee sono poche ma non la voglia di diventare qualcuno.

Sono pochi, però, i vincitori che riescono a trasformare la loro fama in una fonte di reddito. I talent show hanno addirittura originato un nuovo mercato che in India non esisteva: la celebrità di serie b che partecipa a feste aziendali , festival e matrimoni. La maggior parte però torna nell’anonimato e alle sue vecchie insoddisfazioni.

Poonam Yadav , appartiene ad un terzo tipo di concorrente . Finalista dell’edizione 2007 del talent show musicale Sa Re Ga Ma Pa , è tornata a vivere a Lucknow , ma ha conservato notorietà conquistata a Mumbai. Questo gli consente di avere un certo successo nel circuito degli spettacoli dal vivo e di mantenere alcune caratteristiche delle celebrità, come l’avversione della puntualità , la capacità di fingere e i capricci.

Poonam aveva una vita scritta per il reality. Figlia di una domestica, è cresciuta nella miseria più nera, nella zona di Sadar Bazar , a Lucknow. Suo padre è morto prima che nascesse , ma dove un tempo c’era la baracca di famiglia , Poonam si è fatta costruire una villa sontuosa. Oggi guadagna 200 mial rupie a spettacolo ( circa 3200 euro) contro gli 800 che guadagnava prima della trasmissione. Ha tenuto concerti anche a Singapore e Hong Kong.

La sua musica è sempre stata la sua passione , ha studiato con vari maestri , facendo lavori per mantenersi e cantando, nel frattempo, nelle veglie di preghiere locali. “Se non avessi partecipato a Sa Re Ga Ma Pa sarei finita in manicomio” racconta.

L’impatto dei talent show sull’India rurale è immenso. Ai provini dei programmi più importanti come Dance Italia dance arrivano centinaia di migliaia di ragazzi. Le agenzie di casting hanno esteso il loro raggio d’azione anche alle piccole città indiane. I coordinatori tengono d’occhio scuole , università, sagre e teatri. Ma il talento non basta , deve avere una storia che si vende bene.

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E’ importante la partecipazione ad un nuovo reality di Star Plus, Mahayatra. Un reality per trovare il nuovo Shravan Kumar di turno,dovrà dimostrare tutto il suo amore per i genitori portandoli in pellegrinaggio nei 4 luoghi sacri dell’induismo. Tra le prove cui concorrenti devono sfidarsi c’è la corsa su lastroni di ghiaccio.

Poonam è uscita dall’anonimato grazie a questi provini. Si è fatta strada fino ad arrivare al quarto posto. Alla fine del programma , di solito, i network fanno firmare ai concorrenti un contratto di due anni con cui il canale s’impegna ad organizzare p0er loro spettacoli dal vivo. In media il vincitore di un talent show può chiedere tra le 250 mila rupie alle 300 mila rupie a spettacolo. I finalisti di un reality possono contare su almeno 100000 rupie a spettacolo. Il vincitore di Indian Idol chiede 450 mila rupie a spettacolo. La Sony prende il 20% degli incassi , mentre Zee Tv vuole il 50%.

Ma per guadagnare tanto bisogna costruire il personaggio. Quando Poonam è tornata Lucknow , la prima volta , Zee le ha organizzato un’accoglienza trionfale. C’erano 10000 persone ad aspettarla all’aeroporto. Finiti i due anni a Mumbai previsti dal contratto , Poonam ha avuto un posto di lavoro alla biglietteria della stazione di Lucknow, come le era stato promesso in trasmissione dal ministro delle ferrovie. Nel marzo del 2009 ha tentato il suicidio.

I giornali parlarono di una gravidanza e una relazione finita male con un compositore , ma entrambi hanno smentito. “Lui e sua moglie erano come dei genitori per me” disse. Quello scandalo non fu il suo unico problema. Quando è tornata a casa , tutti erano invidiosi del suo successo. Ma non è l’unica ad aver sofferto per il ritorno all’anonimato. Nesha Sawant , una ragazzina di 11 anni di Mumbai , si è impiccata. Aveva partecipato al reality show Boogie Woogie.

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Raju Hela, 29 anni, faceva il bidello alla St James School di Calcutta. John Bergis , un dirigente della scuola, lo ha sentito cantare nei corridoi della scuola e lo ha suggerito di partecipare ad Indian Idol. Raju è stata scritto da Bergis. Non è arrivato in finale , però uno dei giudici gli aveva assicurato che la Sony gli avrebbe finanziato i suoi studi musicali. Dopo aver inseguito per mesi i dirigenti televisivi è stato mandato da un maestro di musica , gratis secondo loro, a pagamento per il maestro. Non aveva soldi e accettò invece un posto di addetto alle pulizie nello studio del maestro. Poco dopo si è licenziato. Oggi Raju fatica a sbarcare lunario , viene pagato 100 rupie al giorno come cantante .

Chatu LOhar era un minatore e guadagnava 35 rupie al giorno. Il suo unico conforto era la musica. Poi un giorno ha visto danzare in televisione Roshan e Deva ed è rimasto stregato, come racconta lui stesso. Lohar ha lasciato la miniera e si è dato da fare per entrare nel mondo della danza a livello locale. Chatu è arrivato terzo a una gara di ballo. Poi andò a Dance, jarkand, dance. Decise di puntare a quello nazionale , ma a Calcutta fu eliminato. Ma Lohar era cambiato per sempre. Il berretto di Chotu è leggendario. Il pubblico di Dance, India, dance è rimasto più colpito dall’abilità con cui muoveva il berretto sulla testa senza usare le mani , che non delle sue doti di ballerino.

Lohar è tornato a lavorare nella desolazione e nei cunicoli delle miniere. Oggi suo padre è convinto che il ballo del figlio potrebbe portare la famiglia fuori dalla povertà. Lohar dà lezioni di danza , studia la salsa e si prepara per l’audizione all’accademia fondata da un famoso coreografo.

Il giorno di San Valentino il grande idolo Meiyang Chang, 27 anni, figlio di un dentista , ha portato la sua ragazza in un ristorante elegante di Mumbai. Dopo Indian Idol , Meiyang ha firmato un contratto con la Sony Bmg per formare una boy band con cui ha inciso un album. E’ tornato ad Indian Idol come conduttore. Per le strade si vedono i manifesti del suo ultimo film , con un volto nuovo di Bollywood.

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Gli altri due finalisti del programma Indian Idol, Kumar e Puja, hanno intrapreso percorsi diversi. =Puja è tornato a Dahnbad, fa spettacoli dal vivo. ha 21 anni e canta in playback nei film in bengali, aspettando che Bollywood bussa alle sue porte. Kumar dopo aver partecipato nella boy band di Meiyang ha lasciato il gruppo e ha accettato un lavoro da programmatore di computer a Mumbai. Continua ad esibirsi nei fine settimana. “Non puoi vivere nei reality per sempre” dice “Prima o poi devi deciderti a vivere nella realtà”.

Il paradosso dei reality è che la gente vota a base regionale. Il pubblico manda un sms a seconda di un misto di identificazione, incoraggiamento e , forse, anche di sottile sadismo nell’assistere alle disgrazie altrui. Qualche anno fa il pubblico indiano ha assistito in diretta alla trasformazione di un gruppo di ragazze della provincia indiana in adolescenti americane. Il gruppo è durato poco.

Sumedha , figlia di una ragioniera e insegnante di ginnastica , è arrivata quinta nell’edixione del 2007 di Sa Re Ga Ma Pa. Oggi vive a Mumbai, dove è una cantante di successo. La madre e le sorelle si sono trasferite da lei. Studia canto e ha in programma di assumere un manager per l’ultima tappa della sua scalata al successo: diventare una popstar. Il fatto di essere chiamata la Barbie del Chhattisgarh ha contribuito in modo determinante al suo successo, ma lei non vuole tornare.

Qazi Topuqueer del Kashmir fa impazzire le ragazze. Qazi era piccolo quando a Srinagar ha imparato a schivare i colpi durante le sparatorie. Ricorda i fori dei proiettili sui muri di casa , i cortei per l’indipendenza e il complesso rituale dei saluti tutte le mattine , quando usciva per andare a scuola senza sapere se fosse tornato. Folgorato per la prima volta che ha visto un film, decise di diventare un attore famoso. Arrivò al talent show Fame Gurukul. Ma non serviva solo la bravura, pochissima , ma anche una storia da raccontare , e lui l’aveva. Qazi ora possiede un appartamento e due automobili. La sua casa a Mumbai è piena di cianfrusaglie del kashmir. Aspettando l’occasione rifiuta serial televisivi ben pagati.

L’India è il paese dei reality dei sogni realizzati e dei sogni infranti.

madyur


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