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Indian Highway nel MAXXI di Roma

Creato il 20 settembre 2011 da Witzbalinka

Con la mostra “Indian Highway” inizia un ciclo dedicato alla riflessione sull’intensa produzione artistica di uno dei paesi più grandi dell’Asia, la cui cultura ha fortemente influenzato la sensibilità occidentale degli ultimi decenni: l’India.

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La mostra propona un itinerario collettivo che, attraverso una vasta selezione di opere su vari supporti, presenta il panorama multiforme della scena artistica indiana. E così la prima esposizione che un museo italiano dedica all’India rappresenta un’occasione per scoprire la cultura di quel Paese con un approccio visivo e artistico. L’intenzione della mostra, tra l’altro, è di riflettere lo sviluppo economico, sociale e culturale che negli ultimi vent’anni, dagli anni ’90, ha portato l’India ad essere riconosciuta come uno dei centri globali anche nel mondo dell’arte.

Con la decisione di usare il termine ¨autostrada¨ nel titolo della mostra si allude chiaramente a uno di quei ¨flussi¨ analizzati dall’antropologo indiano Appadurai, cioè il trasferimento di massa dalle campagne e le periferie alle città, sempre più popolate, e la forte interconessione creata via terra tra una zona e l’altra di questo gigantesco Paese.

Tra i curatori troviamo Julia Peyton-Jones, Gunnar B.Kvaran ed il celebre commissario e critico Hans Ulrich Obrist, che attualmente è co-direttore artistico e direttore dei progetti internazonali nella Serpentine Gallery di Londra. Il suo lavoro è diventato famoso grazie al vasto progetto “Interview Project”, in cui conversa con varie personalità del mondo dell’arte con l’idea di ricostruire un itinerario o un panorama che ritragga questo momento, in cui i confini tra ciò che è arte e ciò che non lo è sembra siano scomparsi completamente. L’idea di questo progetto gli venne quando, ancora studente, lesse le conversazioni che gli cambiarono la vita e lo fecero dedicare completamente all’arte: una di Francis Bacon con David Sylvester e l’altra di Marcel Duchamp con Pierre Cabanne. Fino ad oggi ha raccolto più di 2000 ore di interviste, e si riferisce al suo archivio come a una ¨conversazione senza fine¨. Tali conversazioni, pubblicate dalla rivista Artforum dal 1996, comprendono 69 artisti, architetti, scrittori, registi, scienziati, musicisti e filosofi.

Ulrich Obrist, affascinato dall’India, adesso propone “Indian Highway” come momento per riflettere sull’arte a partire dall’osservazione dello sviluppo di un Paese.

La mostra verrà inaugurata mercoledì 21 Settembre alle 19h, e potrà essere visitata fino al 29 Gennaio 2012 tutti i martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 11h alle 19h, e giovedì e sabato dalle 11h alle 22h. Il biglietto con tariffa intera costa 11 euro, 8 con tariffa ridotta (bambini, pensinati e studenti con accreditazione).

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