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Indie killed the video star (capitolo II)

Creato il 02 ottobre 2011 da Cannibal Kid
Indie killed the video star (capitolo II)2 Broke Girls(serie tv, stagione 1)Rete americana: CBSRete italiana: non ancora arrivataCreata da: Michael Patrick King, Whitney CummingsCast: Kat Dennings, Beth Behrs, Garrett Morris, Jonathan Kite, Matthew Moy, Brooke Lyons, Noah MillsGenere: indie sitcom al verdeSe ti piace guarda anche: New Girl, Big Bang Theory, Due uomini e mezzo
Parlando di ragazze indie, anzi di indie-idole, dopo la Zooey Deschanel di ieri, ecco qua Kat Dennings. La gattina Kat è nota principalmente per avere un seno incredibilmente abbondante, smentendo la nota regola tradizionale che vuole le ragazze indie tutte secche e piatte, e anche per alcuni film del circuito più o meno indipendente come Charlie Bartlett, Defendor, Daydream Nation e soprattutto per la commedia cult (sebbene non cult quanto (500) giorni insieme) Nick & Norah - Tutto accadde in una notte, girata fianco a fianco del gran gran visir de tùch gli indié, ovvero Michael “Scott Pilgrim” Cera.Così come Zooey si sta portando con la sua pallida pelle e senza crema abbronzante sotto un posto al sole della serialità televisiva americana, pure la Dennings rischia ora di portare le sue grosse tette dal mondo alternativo a quello mainstream, prima con la sua particina in Thor e ora soprattutto in questa nuova sitcom 2 Broke Girls, che negli Usa va in onda giusto prima del mega successo Due uomini e mezzo, esatto proprio la serie fino all’anno scorso con Charlie Sheen che però ha mandato tutto a puttane e ora è stato sostituito da Ashton Kutcher, che però per la maledizione della sitcom sta mandando a puttane pure lui il suo matrimonio con Demi Moore.E quindi stavamo parlando di cosa? Delle grosse tette di Kat Dennings? Sì, in parte, ma soprattutto stavamo parlando di lei. Anzi no, parliamo della serie.
Indie killed the video star (capitolo II)Kat Dennings in 2 Broke Girs interpreta una broke girls, ovvero non una tipa rotta bensì una tipa al verde, squattrinata più che squattrinata che si barcamena tra due lavori: la cameriera in una tavola calda pulciosa gestita da un chinese che vuole farsi chiamare Bryce Lee e l’attività di babysitter presso una tipa ricca sfondata super-superficiale che ha chiamato i suoi due gemelli Brad e Angelina. Yes! e quando parla di entrambi li chiama Brangelina, of course.La vita di Kat viene però sconvolta (per quanto una tipa impassibile come lei possa essere sconvolta) dall’arrivo di una nuova cameriera alla tavola calda: una bionda Barbie simil Paris Hilton interpretata dalla bionda rivelazione Beth Behrs. Una ragazza viziatissima che però si è ritrovata in bancarotta dopo che il padre ha mandato a puttane (pure lui) l’economia di mezza New York e di mezza America e quindi lei ora si trova costretta a… lavorare, signori e signore. E da nuova ragazza in rosso anzi al verde ma scommetto che il suo colore preferito è il rosa, si troverà a dividere la casa con Kat, portandosi dietro anche il suo amato cavallo. Un cavallo in un appartamentino pulcioso di Brooklyn? Viene pur sempre dall’Upper East Side come la Blair Waldorf di Gossip Girl, dopo tutto, e almeno al cavallo e al suo unico abito griffato rimastole mica può rinunciare, la principessina.
Indie killed the video star (capitolo II)Le due protagoniste sono quindi più diverse tra loro di loro che non si potrebbe riuscire a trovarle nemmeno si girasse tutto il resto di NYC e proprio per questo riescono a creare una chimica comica esplosiva, in più la serie pur non possedendo trame chissà quanto elaborate, possiede però i più brillanti battutisti attualmente in circolazione, visto che è una raffica totale: via una ne arriva un’altra, non si fa in tempo a ridere per una battuta che te ne arriva una nuova in faccia ancora più esilarante, roba che non si vedeva dai tempi di Pappa e Ciccia, o di Otto sotto un tetto con Steve Urkel mattatore, o di Una bionda per papà con Cody “eheheh… forte!” Lambert.Sitcom tradizionale quindi, risate registrate comprese (neanche a me piacciono, però qua ce le facciamo andare bene), ma senza il solito contesto famigliare di turno dietro. L’umorismo è estremo, pevsino volgave divebbe qualcuno, così come il livello di cinismo della protagonista. Una sorta di contraltare più incattivito e disincantato della Zooey Deschanel di New Girl, ma anche lei comunque adovabile. Pevò che volgave che è!(voto 7/10)

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