Ai giovani indignados spagnoli – che ormai da un mese protestano contro “una classe politica inadatta e corrotta” – non piace come i Mainstream Media e, soprattutto le televisioni, stanno raccontando la loro rivoluzione. Ci sono le dovute eccezioni, per fortuna, ma i giornalisti spagnoli sono accusati di aver prima snobbato il movimento e poi di aver fatto cattiva informazione. La revolucion , invece, fila come un treno sui media alternativi, alimentati dalla creatività di vecchi e nuovi grafici e designer. Ecco qualche esempio:
“I politici ci pisciano addosso e i media dicono che piove”
“Ci scusiamo per gli inconvenienti. Stiamo cambiando il mondo”
“Democrazia interrotta. Giorno di chiusura. Torno tra quattro anni”
“Ti rendi conto che possiamo fare a meno di loro”?
“Ti rendi conto che possono fare a meno di noi”?
“Spanish Revolution. La forza del pulito contro ogni tipo di sporco”.
Ce ne sono tantissimi altri. Grazie a OWNI.fr, ACRIMED.org, LSDI.it