Magazine Cultura

INDILIBR(A)I – I consigli di lettura della libreria Risvolti

Creato il 23 marzo 2015 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

INDILIBR(A)I – Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Risvolti
Via Sestio Calvino, 73-75 00174 – Roma
Tel./Fax. 0689537244
e-mail:[email protected]

Dai librai Barbara Facchini e Alessandro Fratini di Risvolti gli ultimi consigli di lettura.

La fortezza di Jennifer Egan  (traduzione di Martina Testa, minimum fax, 2014)
Jennifer Egan conferma il suo grande talento. A Danny, il protagonista, viene proposto da un cugino che non vede da anni, di aiutarlo a ristrutturare un castello medievale in Europa per farne un hotel di lusso. Le intricate gallerie sotterranee, i bizzarri personaggi che abitano il castello e delle strane visioni metteranno alla prova la fragile psicologia di Danny….e se invece il protagonista fosse Ray che scrive la storia di Danny mentre è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza? Romanzo gotico o psicologico? Semplicemente un raffinato gioco letterario con il quale la Egan ci esorta a usare la nostra mente, a non lasciare sopita la nostra fantasia e a non lasciarci soggiogare dalla tecnologia.

indice_medio_di_felicità
Indice medio di felicità di David Machado (traduzione di Romana Petri, Neri Pozza, 2015)
Terzo romanzo pubblicato in Italia del giovane scrittore portoghese, Indice medio di felicità racconta delle vite in crisi di tre amici in un paese in profonda crisi, il Portogallo. Racconta della loro idea di mettere su un sito dove ci si possano scambiare offerte di aiuto. Racconta di fallimenti, di giovani allo sbando, di disoccupazione. Ma soprattutto racconta dell’indice di felicità che ogni individuo crede di aver raggiunto o che vorrebbe raggiungere. Intenso, drammatico, a tratti esilarante. «Ho pensato: Siamo invincibili. Purchè continuiamo a crederci, siamo invincibili e possono accadere cose incredibili».

La verità capovolta di Jennifer duBois (traduzione di Silvia Pareschi, Mondadori, 2015)
Già nel suo precedente romanzo Storia parziale delle cause perse  Jennifer duBois aveva dato dimostrazione di grande bravura nell’approfondire l’animo umano. In La verità capovolta queste capacità si confermano. Si parte da un omicidio e da un arresto, ma in tutto il romanzo non conta tanto arrivare alla verità su chi abbia o meno commesso il fatto, quanto tutto ciò che una vicenda del genere può provocare nelle persone coinvolte, nella loro vita, azioni, pensieri, emozioni. Ben scritto (e ben tradotto) e decisamente piacevole da leggere.

A_con_Zeta
A con zeta di Hakan Günday (traduzione di Fulvio Bertuccelli, Marcos y Marcos, 2015)
Due storie, due anime, due vite, Derdâ e Derda, lei e lui, A con Zeta. Il primo romanzo tradotto in Italia di Akan Günday (scrittore turco trentottenne, ha scritto ad oggi otto romanzi), è cinico, triste e bellissimo; con una scrittura tagliente, narra le difficili vite dei due protagonisti destinati a incontrarsi solo alla fine del romanzo e dal quel momento saranno l’una per l’altro inizio e fine. «Solo A e Z. Appena due lettere, ma contengono l’intero alfabeto. Ci sono… decine di migliaia di parole e centinaia di migliaia di frasi scritte con quest’alfabeto. Persino le parole che vorrei dirti e che non riesco a scrivere sono contenute tra queste due lettere. Una è il principio e l’altra è la fine. Eppure, è come se fossero state create l’una per l’altra, per essere accostate e lette insieme.».

Vita in famiglia di Akhil Sharma (traduzione di Anna Nadotti, Einaudi, 2015)
Akhil Sharma ha impiegato dodici anni e buttato nel cestino circa settemila pagine prima di far venire alla luce questo potente romanzo autobiografico. La storia della famiglia Mishra emigrata dall’India verso gli Stati Uniti alla fine degli anni ‘70 narrata dal piccolo Ajay; dalle meraviglie dell’eldorado d’America dove si trovano catapultati i Mishra alla dura realtà dell’incidente occorso al primogenito, Birju, che stravolge completamente la vita famigliare. Con una prosa asciutta lo scrittore ci guida nel quotidiano di Ajay mostrandoci che forse l’unica speranza di sopravvivere a questo calvario è imparare a scriverne. Vivamente consigliato!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :