Individuare la manomissione di dispositivi Wi-Fi? Da oggi è possibile

di

Daniele Vergara

Alcuni ricercatori alla Lancaster University in Inghilterra hanno sviluppato un nuovo metodo per capire se un dispositivo Wi-Fi è stato fisicamente soggetto a manomissione.

Facendo utilizzo delle Channel State Information (CSI), combinate ad un algoritmo di analisi, permette di vedere se un device wireless è stato fisicamente toccato da una qualsivoglia persona. Questo può essere un importante progresso, visto che i dispositivi IoT stanno progredendo abbastanza rapidamente.
Gli sviluppatori software e di sistemi hanno speso molto tempo nel cercare di rendere sicure le comunicazioni fra dispositivi Wi-Fi, non solo per le aziende, ma anche per gli utenti home, che possono attualmente godere di tanti strati di protezione e crittazioni di vario genere.
Quali sono i pericoli se però il dispositivo può essere fisicamente acceduto?
I ricercatori della Lancaster University hanno affermato che questa minaccia può facilmente essere scovata. Utz Roeding della School of Computing and Communications ha infatti detto che:
"Un numero sempre crescente di sistemi appartenenti all'Internet of Things usano il Wi-Fi, e molti di questi richiedono un enorme livello di sicurezza. Questa tecnica ci fornisce un nuovo modo per introdurre nuovi livelli di difesa nei nostri sistemi di comunicazione. Considerato che questi sistemi vengono utilizzati per infrastrutture che trattano dati critici, allora questo passo può considerarsi vitale."
Il sistema per scovare la manomissione fisica lavora facendo leva sui pattern del segnale wireless, che tipicamente cambiano quando una persona fisica è nei pressi del dispositivo o lo tocca. Guardando l'immagine a fondo news, ci rendiamo chiaramente conto che è semplice capire al minuto 10 e al minuto 15 qualcuno si è avvicinato, mentre dopo il 22 è iniziata la fase di manomissione vera e propria. Insomma, si tratta di un meccanismo davvero interessante e che potrebbe far sorridere qualche azienda che ritiene sia vitale assicurare l'assoluta sicurezza dei propri dispositivi Wi-Fi.

FONTE: Lancaster University

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