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Indra presenta la versione uav del P2006T MRI, il drone di pattuglia di Forex

Creato il 16 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

indra_P2006T_MRIdi Giacomo Dolzani

È stata presentata pochi giorni fa la versione uav (unmanned aerial vehicle), ossia aeromobile a pilotaggio remoto, del P2006T MRI, che era già stato utilizzato da Frontex, l’agenzia europea una delle cui finalità è il controllo delle frontiere esterne degli stati dell’Ue, la quale lo ha selezionato per le proprie missioni di pattugliamento; il velivolo era infatti già stato testato con successo nell’ambito dell’operazione “Cross Eye”, svoltasi nel canale di Sicilia.
Ad annunciarlo in un comunicato è la multinazionale Indra, operante nel campo delle nuove tecnologie e dell’informazione e che ha realizzato il drone, descritto come “un sistema di sorveglianza e soccorso ad alte prestazioni”, il cui costo si aggirerà attorno ai 6 milioni di euro al pezzo.
L’apparecchio è stato presentato dal direttore generale dell’area “sicurezza e difesa” della compagnia, José Manuel Pérez-Pujazón, in occasione della conferenza “Maritime Reconnaissance and Surveillance”, tenutasi recentemente a Londra.
Realizzato nell’ambito del progetto denominato “Targus” ed inizialmente concepito come un velivolo dotato di equipaggio, gli sviluppi successivi lo hanno trasformato in un uav; secondo quanto affermato da Pérez-Pujazón: “si tratta di un sistema che garantirà un’autonomia di volo di 12 ore, con elevata capacità di sorveglianza marittima, ricerca, soccorso e costi operativi e di manutenzione ridotti”.
Tra gli altri utilizzatori dell’apparecchio con equipaggio c’è la Guardia Civil spagnola la quale, in collaborazione con Frontex, se ne è servita per l’operazione “Indalo”, svoltasi sulle coste meridionali della penisola iberica e finalizzata ad ostacolare il flusso di migranti provenienti dall’Africa.

da Notizie Geopolitiche



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