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Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Creato il 08 novembre 2011 da Dreamblog @Dreamblog

In occasione dell’Italian Cruise Day, il primo forum interamente dedicato all’industria crocieristica italiana, tenutosi lo scorso 28 ottobre a Venezia, è stato presentato l’Italian Cruise Watch, un approfondito studio di ricerca e analisi del settore, che costituisce un quadro informativo completo, analitico e aggiornato dell’intero comparto.

Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Il lavoro è stato realizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza impegnata da tempo nei diversi temi della macroindustria turistica e che proprio quest’anno celebra i suoi 10 anni di attività. Nell’ambito della sua attività Risposte Turismo segue da sempre il comparto crocieristico realizzando analisi, studi, partecipando a convegni internazionali e producendo testi, articoli ed elaborazioni specifiche.

Inizieremo da oggi, attraverso un appuntamento settimanale e grazie all’Italian Cruise Watch, a conoscere più nel dettaglio il particolare fenomeno del turismo crocieristico, l’unico a vantare ancora oggi numeri in crescita.

Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Tutto ebbe inizio intorno alla seconda metà degli anni ’60 quando, a seguito dell’introduzione del trasporto aereo, molte compagnie di navigazione dovettero reinventarsi per poter sopravvivere ed affrontare in tal senso una necessaria riconversione d’uso dei transatlanci, passando pertanto dai liners ai cruisers.

Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Da quella scelta fondamentale ad oggi, anche se a velocità diverse nel corso del tempo, il settore crociere ha continuato a crescere ininterrottamente: in termini di crocieristi, di Compagnie, di navi, di porti e di itinerari.

Una posizione di primo piano, in questo senso, è stata raggiunta dall’Italia, che ha registrato recentemente numeri rilevanti:

  • il totale del traffico passeggeri nei porti raggiungerà a fine 2011 i quasi 10 milioni;
  • più di 30 porti, in oltre la metà delle regioni italiane, sono interessati da traffico crocieristico;
  • 3 porti hanno superato nel 2010 il milione di passeggeri movimentati, che diventeranno 2 alla fine del 2011;
  • altri 11 hanno superato i 100.000 passeggeri movimentati.

Il trend di crescita dell’industria crocieristica, come anticipato, continua a sorprendere, perché capace di resistere a quell’insieme di fenomeni di natura economica, ambientale e sociale che costringono sempre più spesso altri comparti del settore viaggi e turismo a registrare cali percentuali anche consistenti.

Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Un paio di dati significativi: nei primi anni ’70 la CLIA, la Cruise Line International Association, la più grande associazione crocieristica del mondo, fondata in Nord America nel 1975 con l’obiettivo di promuovere e favorire la crescita del comparto, contava tra i propri membri circa 500.000 crocieristi; nell’arco di ‘soli‘ vent’anni quel dato è volato a 4 milioni di passeggeri ad inizio anni Novanta, ad oltre 10 milioni nel 2004, a 13,4 milioni del 2009 ed a 14,8 milioni nel 2010.

Oltre ai dati forniti dalla CLIA, anche l’European Cruise Council realizza da qualche tempo studi e ricerche, con particolare riguardo alla provenienza del crocierista.

Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.

Secondo le analisi dell’ECC, i crocieristi nel 2010 sono arrivati a quota 19 milioni, con un incremento del 7,4% rispetto all’anno precedente. Questo numero, in particolare, può poi essere idealmente suddiviso in tre mercati principali:

  • Nord America: con oltre la metà sul totale e con poco più di 11 milioni, il mercato nord americano detiene una quota preponderante del totale complessivo e guarda soprattutto ai Caraibi come destinazione principale;
  • Europa: è in assoluto il mercato con maggiori possibilità di sviluppo e crescita. Con i suoi 5,54 milioni stimati nel 2010, le sue potenzialità promettono un ulteriore aumento del dato, soprattutto grazie alle compagnie, che sempre più spesso aprono a nuove fasce d’età, più giovani, svecchiando di fatto in questo modo l’idea che il prodotto “crociera” fosse riservato unicamente ad un target adulto di utenza;
  • Resto del Mondo: con oltre 2 milioni di passeggeri stimati, principalmente provenienti dall’area asiatica, si tratta anche in questo caso di un mercato in crescita, anche se più moderato in termini di dati assoluti, soprattutto per via di una progressiva introduzione del prodotto crociera in quei contesti.
Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.
Il mercato è in continua evoluzione oltreché giovane: secondo infatti le stime della CLIA, nei prossimi tre anni oltre 50 milioni di nordamericani sono interessati a fare almeno una crociera; dei 190 milioni di persone che si sono imbarcate su una nave da crociera, dal 1980 al 2010, oltre due terzi lo ha fatto negli ultimi 10 anni e quasi il 40% negli ultimi 5.
Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.
Per quanto riguarda le aree crocieristiche di maggiore interesse, i Caraibi  da sempre occupano una posizione di primato, seguiti a distanza dall’area del Mediterraneo ed ancora da quella nordeuropea.
Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.
Infine, tra i maggiori porti crocieristici, la nomination di “Cruise Capital of the World” viene assegnata a Miami, con 4,15 milioni di passeggeri transitati, seguita da Port Everglades, coi i suoi 3,67 milioni. Dei porti europei, oltre a Barcellona e Civitavecchia già presenti da tempo nella classifica, il 2010 segna l’ingresso di Venezia, con 1,6 milioni di passeggeri movimentati.
Industria crocieristica italiana: situazione attuale, evoluzioni e prospettive.
Dopo questa breve introduzione, la prossima settimana focalizzeremo l’attenzione sulla realtà europea e, nello specifico, del Mediterraneo.

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