Su Rainews attorno alle 9.30 è andato in onda servizio discretamente ampio, circa un minuto, sul “nuovo” partito Alba Dorata che anche in Italia si presenta dopo i tristi successi in Grecia. Ispirarsi a “quel che di buono c’è nel fascismo” è l’obiettivo di quei personaggi. In Italia non ci si può ispirare al fascismo né parlarne bene, ci sono varie leggi che non lo consentono, dalla legge Scelba alla legge Mannino, oltre alla disposizione XII della Costituzione. E’ pericoloso prendere a modello chi ha fatto uso di violenza sopprimendo qualunque forma anche esteriore di democrazia.
Alba dorata in Grecia organizza ronde contro i clandestini…. ma non solo
Chi non ha osteggiato con opera preventiva le formazioni neofasciste e neonaziste che si diffondono pressoché in tutti i Paesi europei? Perché la sinistra moderata ha taciuto per tanto tempo? Solo ultimamente, durante le primarie, Bersani ha parlato con preoccupazione dei fenomeni nazifascisti in Europa e in Italia. Il leader del Pd è piacentino e ne vede esempi sconfortanti anche non lontano dal suo paese natìo (Bettola). Bersani purtroppo ha parlato così solo prima del ballottaggio contro Renzi. E adesso? Ora il Pd chiede di vigilare, mentre gli ebrei italiani – i pochi rimasti – sono spaventati.
L’iniziativa parlamentare del deputato Pizzetti (Pd) contro questi movimenti in provincia di Cremona è stata respinta dal governo Monti.
Nel frattempo su Skytg24 va in onda, in differita ma quasi in contemporanea con Rainews, un bel servizio sulle spese pazze della Regione Lombardia. E il giornalista riesce ad affermare che le nuove inchieste sui consiglieri regionali della Lega (Renzo Bossi) e del Pdl “non mancheranno di alimentare l’antipolitica”.
Criticare la Lega e il Pdl, o comunque chi è sotto inchiesta, significa criticare la responsabilità individuale di chi commette un presunto reato. Se si crea un sistema che protegge l’illegalità la responsabilità è politica e può essere di destra o di sinistra (come indicano altre inchieste, in Emilia Romagna o nel Lazio, dove anche il centrosinistra è coinvolto), ma è ben determinata e localizzata. Migliaia di frasi generiche, però, tendono a generare un equivoco: chi se la prende con una parte, attacca il tutto, la politica in sé, “la nazione”, come diceva Mussolini.
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