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Da Oichebelcastello

COMPRESSORE FRIGO

Img dal web

INGEGNO

Negli anni settanta c’erano veramente tanti lavoratori impegnati molte ore alla settimana.
In certi uffici si lavorava perfino il sabato.
Il tempo libero non era molto, ma qualcuno trovava il tempo di dilettarsi alle attività più strane.
Andrea lavorava come meccanico in una azienda di costruzioni di precisione.
Conosceva ogni tipo di metallo e poteva modellarli a suo piacimento con martelli, lime, o altri utensili. Sapeva saldarli con gli appositi saldatori a stagno, gas, o fiamma ossidrica.
Si era costruito un portabiciclette in ferro anticipando le rastrelliere che troviamo in prossimità dei parcheggi dei supermercati.
L’altalena per il figlio l’aveva ottenuta da una robusta longarina assicurata al muro della casa con enormi viti a ferro ancorate nella pietra. Dalla longarina calavano due catene e terminavano con una seggiolina in spessa lamiera verniciata. Bastava spingere i bambini e il divertimento era assicurato.
Le opere di ingegno si susseguivano e lo scopo era dotarsi di strumenti utili e condivisibili con la famiglia.
Andrea riuscì a procurarsi un vecchio frigorifero.
Il motore era funzionante, tolse solo quello e buttò via il resto. Quando si stacca il motore, il gas fuoriesce, ma il motore funziona come i rumorosi compressori ad aria e appena collegato in modo corretto alla rete elettrica si comporta in modo egregio ad esempio per gonfiare le biciclette.
Al minuscolo tubo in metallo della circolazione del gas Andrea aveva attaccato un tubetto in plastica e provò perfino a metterci il manometro per la pressione.
L’idea risultò buona e funzionò bene nel periodo estivo.
Stranamente l’oggetto si era portato dietro dei ricordi del frigorifero. Era molto silenzioso, ma funzionava come i tergicristalli delle auto dei carabinieri.
Ah ! Non la sapete la barzelletta ?
Il maresciallo chiede all’appuntato se funziona il tergicristallo e questi risponde :
– ora si , ora no , ora si, ora no – mmm…… dovete ridere altrimenti non l’avete capita !!!!!!!
Infatti la pompa funzionava ad esempio tre minuti, poi inspiegabilmente si bloccava per un minuto e sempre senza motivo iniziava di nuovo a pompare.
Nell’estate con il caldo andava a diritto come la banda, poi in inverno stava anche dieci minuti ferma e accesa solo qualche minuto.
Una volta gli rimase accesa e probabilmente pompò fino a che capitando in garage per caso sentì il rumore della pompa.
Il mistero venne svelato da un termostato che era rimasto attivo. Quando c’è molto freddo il frigorifero non si accende, e infatti in inverno il motore pompava molto meno.
Se era freddo che pompava a fare ? Andrea rimaneva lì come un bischero ad aspettare che la bicicletta si gonfiasse.
Spesso si scocciava e allora prendeva la vecchia pompa a stantuffo che non tradiva mai.
Le opere di ingegno vanno capite a fondo se no, meglio lasciar stare.
Ora se Andrea avesse i filmati di youtube con le modalità per autocostruire compressori con motore di frigorifero e estintore usato chissà quanti spunti avrebbe !


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