Il punto più importante all’ordine del giorno del Consiglio Federale della FIGC del 28 settembre 2012 sembra essere la riforma dei Campionati di Lega Pro, che in realtà è uno dei punti di un possibile percorso che dovrebbe coinvolgere Serie B e Lega Pro, per poi forse estendersi alla Serie A a partire dal 2015 (fino ad allora esiste il vincolo del format di campionato venduto per i diritti televisivi).
La Lega di Serie B, ancorché informalmente, avrebbe già espresso il proprio consenso ad un ritorno a 20 squadre, dalle 22 attuali.
La Lega Pro dovrebbe essere destinata a 3 gironi da 20 squadre cadauno, in modo da garantire l’iscrizione e la permanenza solo alle società che dimostrino di avere requisiti tecnico-economici coerenti.
Per la Lega di Serie A non si conoscono ancora i piani: Superlega, introduzione di playoff e playout, riduzione dei partecipanti a 18, sono molti i progetti di cui si è sentito parlare negli anni.
Addirittura, recentemente, il Direttore Generale della Sampdoria aveva auspicato un blocco delle retrocessioni per consentire un riequilibrio dei conti. Perché essere in Serie A, e le neopromosse lo sanno bene, significa partire da un contributo di diritti televisivi minimo di circa 20 milioni di Euro.