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Innamorato pazzo

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

innamorato pazzo Innamorato pazzoIl nostro dramma è che pensiamo troppo e agiamo poco, ci arrovelliamo a lungo anziché passare all’azione e acquisire fiducia, sicurezza e autostima

Ti sei mai innamorato senza essere  ricambiato? Sicuramente ti sarà capitato almeno una volta… E cosa ti succede quando t’innamori di una bella donna, la corteggi assiduamente, la desideri con tutte le tue forze, ma lei non ne vuol sapere? Cosa succede dentro di te quando non ti senti amato?

Mi sai dire che emozioni provi? Che tipo di pensieri hai? Sicuramente ti senti deluso, impotente, incapace, arrabbiato, triste e sconsolato! Sono certo che vorresti dimenticarla, ed invece non puoi fare a meno di pensare a lei ogni ora del giorno, e non riesci a dormire e a concentrarti nello studio o nel lavoro. Non sai che cosa fare. Sei pazzamente innamorato, disperato e infelice. E non ascolti nessuno, non accetti i discorsi dei tuoi che ti dicono di dimenticarla, né i consigli degli amici che ti dicono che non fa per te, che non ti merita: non vuoi sentir ragione, anzi non “ragioni” per niente.

E che ti succede se la tua amata ti lascia? Che ti succede se scopri che ti ha tradito? Che ti succede se vieni a sapere che si vede di nascosto con un altro? In questi casi la tua rabbia è tale che vorresti ucciderla! Le emozioni esprimono lo stato d’animo del nostro bambino interiore, della nostra anima, e si scaricano nel corpo perché il sangue (emo) si mette subito in azione. E così hai lo stomaco sottosopra, fitte a livello del fegato e terribili mal di testa, mentre i brutti pensieri ti tolgono la pace.

Innamorato pazzo

Ti sei mai chiesto perché diventi succube di pensieri ossessivi e non puoi liberartene in alcun modo? Perché non riesci a dimenticarla come invece vorresti? E perché non sei capace di mandarla a quel paese

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una volta per tutte come sarebbe “logico” fare?

Ti sei mai domandato perché ogni giorno avvengono omicidi, stupri e ladrocini in tante parti del mondo? Forse la gente è così pazza da scegliere volontariamente di andare in carcere?

E perché c’è tanto odio tra palestinesi e israeliani? Come mai, nonostante il grande impegno internazionale, non si riesca a estinguere la sete di vendetta e le rappresaglie reciproche che provocano struggenti lutti da entrambe le parti?

Il mondo pullula di malati, depressi, insoddisfatti, pessimisti e infelici. È raro trovare qualche persona che mostri contentezza per due giorni di seguito!

Dove voglio andare a parare con questo discorso? Desidero dimostrare che i problemi e le insoddisfazioni croniche dell’umanità dipendono dal fatto che pensiamo troppo. E pensiamo troppo perché l’uomo non pensa con una sola mente, ma ne ha due, e sono completamente diverse tra di loro, e sono spesso sono in aperto contrasto!

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L’uomo pensa con due menti opposte: una mente emotiva, inconscia e irrazionale, che a volte è animalesca, violenta e distruttiva; e una mente cognitiva, conscia e razionale, che è per lo più fredda, cinica e prepotente.

I nostri due emisferi cerebrali, in assenza di un percorso di crescita personale, non collaborano tra di loro e spesso si fanno la guerra; e la guerra interiore dei singoli individui si estende al mondo esteriore.

Gli animali sono molto più felici dell’uomo perché il loro cervello non ha subito lo sdoppiamento delle funzioni in due emisferi opposti.

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Credo che la pace nel mondo dipenda dalla sintonia tra i due emisferi cerebrali di ogni singolo individuo.

La pace nel mondo è difficile perché dipende dalla pace interiore di tutti gli abitanti della Terra, e la pace del singolo dipende dalla conoscenza di sé che purtroppo varia da persona a persona e non è mai abbastanza.

La mancanza generalizzata di consapevolezza fa sì che prevalga l’avidità, l’egoismo, l’odio, la prepotenza e il cinismo che accendono focolai di guerra più o meno fratricidi in ogni parte del mondo. E fa sì che le ri

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cchezze materiali siano accentrate nelle mani di alcune élite e sottratte alla massa della popolazione lasciata a vivere di stenti, pur avendo l’Universo predisposto prosperità e benessere per tutti. L’abbondanza è sotto gli occhi di tutti: i supermercati sono strapieni di merci di ogni genere, ma sempre più gente è costretta a indebitarsi per averle perché il Potere Occulto  non fornisce mai sufficiente “carta straccia”.  La mistificazione è molto sofisticata e si parla, per esempio, di “patto di stabilità”, mentre in realtà si distrugge la solidarietà e la dignità dei cittadini!

Il mondo è crudele e ingiusto perché l’emisfero emotivo dei potenti della Terra è rimasto irrazionale e incontrollato, mentre quello cognitivo calcola con freddezza ogni cosa. In generale, i due emisferi cerebrali sono opposti e complementari, e lo ripeto ancora, sono più spesso in guerra che in pace.

La gente si lascia guidare dal proprio dialogo interiore, si affida ai propri pensieri spontanei e involontari che vengono da soli senza essere richiesti. Peccato che spesso i pensieri spontanei siano carichi di paura, invidia, gelosia, egoismo, avidità, prepotenza e cattiveria, e solo raramente esprimano gioia, amore, bontà e altruismo.

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Quando sei irritato, oppure hai paura o sei geloso, e quando sei egoista, avido, depresso o anche allegro e innamorato pazzo, stai pensando con il tuo emisfero destro, quello emotivo, che è inconsapevole e irrazionale, ed è anche così potente da anestetizzare letteralmente l’emisfero sinistro, quello cognitivo e razionale: ecco perché quando ti arrabbi, ti comporti come una bestia guidata soltanto dall’istinto di sopravvivenza. E sei indotto persino ad uccidere, in un raptus di follia o di gelosia, la persona che amavi tanto fino a ieri!

Dunque, noi pensiamo troppo e agiamo poco perché abbiamo due menti che non pensano quasi mai allo stesso modo. 

Abbiamo pensieri involontari e inconsapevoli, quasi sempre negativi  e carichi di emotività che fanno a pugni con i pensieri volontari, logici e freddi. E siamo pieni di dubbi, non sappiamo cosa fare, quale decisione prendere, ci arrovelliamo troppo e non viviamo il presente, la realtà concreta, e siamo incapaci di agire, di passare all’azione e di prenderci le nostre responsabilità. L’azione scaricherebbe la tensione e ci libererebbe dal rimuginamento e dalle sensazioni dolorose: non agendo il dramma si aggrava.

Anziché goderci il momento presente e vivere in gioia e in pace con noi stessi come fanno i bambini quando giocano, rimuginiamo pensando al passato e diventiamo depressi e succubi dei brutti ricordi, oppure fantastichiamo sul futuro vivendo di ansia e preoccupazioni inutili!

È indispensabile che i due emisferi cerebrali collaborino tra loro per la maggior parte del tempo: è necessario attuare la sintonia o integrazione emisferica!

La sintonia avviene però soltanto se c’è sufficiente consapevolezza

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, e solo in queste condizioni l’amore, la serenità e la solidarietà prevalgono sull’odio, sull’egoismo e sull’infelicità. La consapevolezza ci consente di capire quali bisogni o sentimenti insoddisfatti si nascondono dietro le nostre reazioni emotive; e comprendendo il significato della rabbia o della paura, per esempio, le emozioni si dissolvono rapidamente e non si scaricano nel corpo provocando somatizzazioni e malattie varie.

L’adrenalina scatenata dalla collera, per esempio, se non si consuma gridando parolacce, lanciando per terra oggetti incolpevoli e dando calci sui mobili e su qualunque cosa capita sotto tiro, resta nel corpo e diventa un veleno che distrugge le difese immunitarie. Senza consapevolezza, dunque, non c’è riconoscimento e controllo dei propri stati emotivi e si è succubi di pensieri negativi e ossessivi, paure, fallimenti e frustrazioni.

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Se non ci identifichiamo con ciò che ci accade, la rabbia o qualsiasi altra emozione non ci colpisce, non arriva, non esiste per noi. Se siamo presenti a noi stessi, attenti e consapevoli, riusciamo a riconoscere subito il nostro bisogno o sentimento insoddisfatto e non ci arrabbiamo. Dobbiamo abituarci ad ascoltare i nostri sentimenti, i nostri bisogni, solo così non saremo soggetti agli automatismi inconsci e non saremo invasi dai veleni delle emozioni negative. Se siamo in grado di dire “Mi sento umiliato”, non accuso la persona che ha scatenato il mio sentimento perché so che la responsabilità di ciò che mi succede è soltanto mia e non provo ri-sentimento, ma mi attivo per il cambiamento.

Jung diceva: “Preferisco essere completo piuttosto che buono“; e intendeva dire con questa frase che bene e male sono due facce della stessa medaglia, sono cioè inseparabili, e sono “entrambi” presenti dentro di noi; e soltanto se riconosciamo e integriamo i nostri lati oscuri attraverso la consapevolezza, diventiamo “completi” e riusciamo a far prevalere la parte sana ed avere il controllo sul male. Chi non è consapevole di essere interiormente non solo buono e altruista, ma anche cattivo ed egoista, per costituzione genetica, rischia di essere travolto inconsapevolmente da azioni malvage quando meno se l’aspetta.

Il principale scopo della vita è stare bene con se stessi e con gli altri, e ciò è possibile soltanto agendo in due modi: 1) accrescendo la consapevolezza, o conoscenza di sé, anche per mettere in risalto le proprie potenzialità e vivere con profitto le proprie passioni; 2)  coltivando una sana autostima o stima di sé (non dev’essere bassa o negativa, ma neanche eccessiva).

Il punto di partenza della tua riuscita e/o crescita interiore è l’autostima, per accrescere la quale devi essere contento, anzi innamorato di te stesso a prescindere.  È necessario volersi bene a prescindere dai risultati e quindi non ingiuriarsi mai, altrimenti viene meno la fiducia in se stessi e l’ottimismo, e con essi anche la voglia di fare e di mettersi in gioco che sono il fulcro della maturità.

Autostima e consapevolezza passano attraverso un’alimentazione sana e senza eccessi, e una costante e moderata attività fisica che rinsalda il corpo e la mente nell’amore per la vita anche grazie ad una spontanea meditazione dinamica. Quando ci muoviamo a sufficienza, le nostre due menti riposano e scompare qualunque tensione.

E se sei un genitore e sei preoccupato per tuo figlio che si ammala spesso ed è piagnucoloso e capriccioso, non devi prendertela con lui, ma guardare dentro di te: sei tu che hai bisogno dello psicologo, non tuo figlio! I figli hanno bisogno di amore incondizionato, il che significa che li devi riempire di coccole anche e soprattutto quando ti danno problemi, proprio quando non ti portano buoni voti sulla pagella, non ti ascoltano e sono scontrosi e ribelli. E li devi riempire di coccole anche quando ti senti stanco o giù di morale: se partecipi ai loro giochi ti senti subito bene!

A presto

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