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Inquietante Bordolano: nel 2009 ha vinto il partito Chiesa-Comune-Stogit con 337 voti su 364

Creato il 22 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Diego Bottini ha vinto le elezioni comunali di Bordolano con 337 su 364: il 92%! Un’imbarazzante mancanza di alternativa anche se l’opposizione di Luisa Pea in particolare è stata tagliente, documentata, forte come in pochi altri Comuni. Il voto resta e resterà libero, è il dibattito che manca. Gli elettori hanno scelto, come loro diritto, che un solo candidato meritava considerazione. Incontestabile la libertà di votare chi si vuole.

Si è saldata una barriera insuperabile: Comune, Chiesa, Stogit, la controllata dell’Eni che gestisce gli stoccaggi indisturbata per quanto la stessa Eni ammetta, tramite informazione diffuse all’estero, che i pericoli sono notevoli.

Anche la Chiesa di schierarsi come crede, nelle forme sue proprie. Può anche aver venduto il terreno su cui sorge la centrale del gas di Bordolano: chi nega questo diritto? Esercitandolo, però, l’istituzione religiosa si espone a critiche altrettanto legittime, visto che si pone sullo stesso piano delle autorità civili: dando indicazioni sulle leggi gradite, sull’etica, sui cosiddetti “valori”.

Più che la libertà è mancata l’informazione e soprattutto manca un ente di controllo.

Il sindaco lo fa chi è più votato, tuttavia la tutela dai rischi che corre il territorio non possono essere affidati al libero arbitrio dell’elettore. Esistono dati di fatto non opinabili, anzi solidamente dimostrati.

Il disgusto del sindaco Bottini per i partiti mostra anche questo desiderio di decidere tutto quanto in casa, senza intrusi, col parroco e i cittadini tutti con lui. E dai partiti non è venuta molta attenzione. Bordolano è diventata un feudo indisturbato, un’oasi, un enclave, una repubblica indipendente.

Ecco il discorso di fine mandato del sindaco: cliccare qui

Ed ecco quello di Luisa Pea, che elenca semplice quel che il Comune non ha fatto. Sono dati reali eppure il paese vive altrove, convinto dagli strani discorsi dell’Eni, della Stogit e della stampa compiacente. cliccare qui.


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