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Inquinamento petrolifero a Calvello: che ha combinato l'ENI?

Creato il 13 agosto 2010 da Salvaleforeste

Inquinamento petrolifero a Calvello: che ha combinato l'ENI?
Nei giorni compresi tra il 2 e 5 agosto scorso, su provvedimento dell’Autorità giudiziaria di Potenza del 26 Luglio scorso, il Corpo Forestale dello Stato ha posto i sigilli in due località denominate rispettivamente Bosco Autiero, lungo la strada provinciale per Calvello e Acqua dell’Abete.

 

I luogi sono situati nel comune di Calvello, che fanno parte del complesso montuoso Monte Volturino – Serra di Calvello compresi nel territorio del parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e caratterizzati da estesi boschi e ricco di sorgenti che alimentano prevalentemente il bacino che alimenta l’invaso artificiale del Camastra che serve l’acquedotto di Potenza.

Secondo quanto riportano gli attivisti di Ola Ambientalista, l'area risultata inquinata da non meglio specificate sostanze, lungo la strada provinciale che da località Maddalena di Abriola (coordinate GPS 40° 27' 15'' Nord e 15° 48' 29'' Est). Si tratta di chiazze di terreno rossocon macchie oleose che riemergono da risorgive di cui è ricca la località. Nel raggio di chilometri le uniche installazioni antropiche sono costituite dall’oleodotto di collegamento ENI tra i pozzi CF2 CF1 – dorsale Volturino e dal pozzo CF1, poco distante a monte dell’area risultata contaminata. Non si conoscono i provvedimenti intrapresi dalle autorità per accertare la natura e le cause dell’inquinamento. Già nel 2004 è stato posto un divieto sull'uso dell’acqua risultata non potabile a causa di inquinamento chimico e batteriologico della sorgente Acqua Solfurea (sempre nel Comune di Calvello) situata qualche chilometro più a valle dalla località bosco Autiero. 


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