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Inserimento anticipato: che fare?

Da Acsylvya @mammemacerata

È il periodo delle vacanze. La scuola è ormai finita, e meteo permettendo, il nostro pensiero va a come passare l’estate. Non è così per i genitori dei bambini che si stanno avvicinando al loro primo ingresso nel mondo della scuola. La domanda che più spesso i genitori mi rivolgono è quella se mandare i propri figli in anticipo a scuola rispetto ai canonici 3 anni.

La legge prevede che possano essere inseriti i bambini nati entro il 30 aprile cioè bambini che al momento dell’inizio dell’anno scolastico hanno compiuto 2 anni e 5 mesi circa.

Inserimento anticipato: che fare?

La mia opinione in merito è quella di inserire i propri bimbi quando i genitori si sentono pronti! E qualcuno a questa mia affermazione esclama: ” come i genitori?”. Eh si! Proprio loro. Il distacco deve essere prima elaborato dai genitori cosicché i loro figli si adattino a questo. In termini pratici, se un genitore è in ansia per il distacco del proprio
figlio, vuol dire che non è il momento, salvo ovviamente i casi in cui l’ansia supera la normale soglia, ma quelle sono situazioni da affrontare con un esperto. Il bambino sente e ri – sente di quello che il genitore prova nel momento del distacco e lo vive sulla propria pelle. Ecco perché prima bisognerebbe preparare i genitori poi i figli. A parte questa parentesi, l’anticipazione è un fenomeno che va studiato.

Proverò a fare una sintesi. Per quanto riguarda l’inserimento al nido sarebbe auspicabile farlo dal 6 mese di vita del bambino ed entro l’anno, questo perché l’adattamento al nuovo ambiente è più facile in quanto non si è ancora strutturato quello familiare. Il nocciolo duro è quello dell’inserimento alla scuola dell’infanzia, detta anche scuola materna, in quanto oggi è molto diffuso il fenomeno dell’inserimento anticipato. Se il bambino proviene dal nido può anche essere fatto l’inserimento anticipato, salvo diverse e specifiche indicazioni delle educatrici e della coordinatrice del nido. Il discorso è diverso se il bambino è vissuto sempre a casa. Questo passaggio comporterà più difficoltà rispetto al bambino che lo ha già vissuto. Dal mio punto di vista è bene aspettare almeno i 3 anni compiuti per inserire il proprio figlio alla scuola dell’infanzia,
specialmente se non è stato al nido. Tanti genitori mi dicono, preoccupati, che forse è troppo tardi inserire il figlio a scuola quando ha compiuto quasi 3 anni e mezzo. Come già ho detto sopra, un bambino può essere benissimo inserito anche a 2 anni e mezzo ma dal punto di vista degli apprendimenti, del livello maturativo della corteccia e considerando che si confronterà con bambini anche di un anno e mezzo più grandi, forse è bene, salvo appunto situazioni particolari (suggerite da esperti), rinviare questa scelta.

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Dott. Francesco Matteo Zamponi

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