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Inside Out: Tristezza

Creato il 02 ottobre 2015 da Cannibal Kid
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Inside Out: Tristezza Inside Out (USA 2015) Regia: Pete Docter, Ronaldo Del Carmen Sceneggiatura: Meg LeFauve, Josh Cooley, Pete Docter Cast: Riley, Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto, Rabbia, Bing Bong, Mamma, Papà Genere: emo Se ti piace guarda anche: Alice nel paese delle meraviglie, Up, Wall-E
Ueeeeè. Ueeeeeeeeeè.
Ueeeeeeeeeeeeeeèèèè! No, non sto piangendo. È solo che mi è entrato qualcosa nell'occhio. È una cosa che mi capita spesso. Tipo sempre. È solo che c'è così tanta tristezza nel mondo: calamità naturali, gente che muore, bambini ammalati, la Juve che fa solo 5 punti in 6 giornate di campionato.
Sigh, sob! Sigh, sob! Sigh, Sob! C'è così tanta tristezza anche nei film. Provo un sincero dispiacere per quelle pellicole che vedrò dopo Inside Out, perché difficilmente potranno essere al suo livello. Mi viene da piangere già solo prima di guardarle. Perché Inside Out mi ha fatto venire un gran magone, quindi significa che mi è piaciuto parecchio. A dirla tutta, mi aspettavo che mi facesse piangere di più. Io piango anche per i film di Fantozzi. Non dal ridere. Dalla tristezza. Poverino, la sua vita è davvero deprimente. Ci avevate mai pensato, tra una risata e l'altra?
Da Inside Out mi aspettavo qualche momento drama in più. Tipo il padre malato di cancro. O la madre che abbandona la famiglia per fuggire via con il pilota brasiliano. Invece Inside Out è per lo più una commedia. Non dico che non mi abbia fatto comunque consumare un pacco formato famiglia di Kleenex, però mi aspettavo ancora più commozione. Sarà che, come dice Rabbia, non punta sulla lacrima facile. Più ancora delle lacrime, Inside Out mi ha provocato un'emozione che non avevo mai provato prima. Qualcosa che potrebbe essere vicina a ciò che la gente chiama entusiasmo. È un film con degli spunti geniali che va goduto con Gioia, come suggerisce la mia collega più allegra del Mike Bongiorno dei tempi d'oro e più patita di patita di polverina bianca di Pollon. Lo stesso sospetto che ha pure Disgusto. Adesso che ho citato tutte le altre emozioni, so già che Paura avrà paura di non essere citato, e invece no. Sono d'accordo anche e soprattutto con il suo giudizio. Inside Out forse non è un Capolavoro assoluto. Ha alcuni difettucci qua e là che lo rendono imperfetto. Eppure, secondo me, proprio nella sua imperfezione è ancora più umano. È ancora più vero. È ancora più emozionante. Soltanto il tempo ci dirà se è un Capolavoro, ma io ho come l'impressione che tra qualche anno lo ricorderemo con un sorriso sulle labbra e allo stesso tempo con un velo di malinconia. Penseremo: “Aah, di film belli come Inside Out non ne fanno più” e così ci sentiremo tristi e sarà un bene, perché essere tristi significa essere vivi. O almeno è così che io la penso. E adesso? Adesso che mai potrebbe accadere? Potrebbe accadere che mi vado a fare un bel pianto liberatorio, ecco cosa. Ueeeeeeeeèèèèè. (voto 9/10)
Inside Out: Tristezza
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