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Instabilità in crescita in Burundi in seguito alla chiusura di alcune ong imposte dal governo attuale

Creato il 24 novembre 2015 da Marianna06

Bujumbura-city

Il provvedimento del governo riguarda solo alcune organizzazioni, che le autorità considerano sostenitrici della contestazione al presidente Pierre Nkurunziza, ma farà aumentare l’instabilità. Questa è opinione corrente.

Tra queste ci sono le ong guidate da Pierre Claver Mbonimpa e Marguerite Barankitse, attivisti già costretti a riparare  all’estero.

Le organizzazioni sanzionate operano nell’ambito dei diritti umani, dell’aiuto all’infanzia e delle libertà politiche, e sono state colpite anche dal blocco dei conti bancari.

"Questo significa che chi riceveva assistenza non l'avrà più, e che aumenterà il numero di bambini di strada, con conseguenze facili da immaginare"- proseguono testimoni attendibili-che descrivono anche una situazione di sicurezza sempre più precaria.

Si spara ogni notte -essi dicono- e nei raid vengono coinvolte sempre più spesso persone comuni, che non c’entrano con le manifestazioni contro il governo, molti faticano persino a rendersi conto di quel che sta succedendo loro.

Dagli Stati Uniti, intanto, arriva l’annuncio che sanzioni mirate sono state imposte dal presidente Barack Obama contro quattro dirigenti legati sia al governo che all’opposizione armata.

Si tratta di Godefroid Bizimana, che è tra i capi della polizia, di Alain-Guillaume Bunyoni, ministro della Sicurezza pubblica, di Godefroid Niyombare, autore del un fallito golpe contro Nkurunziza il 13 maggio scorso, e dell’ex ministro della Difesa Cyrille Ndayirukiye. Una misura simile, negli scorsi mesi, era stata presa anche dall’Unione Europea.

                   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Nella foto in alto (tratta dal web) il panorama di Bujumbura,capitale del Burundi


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