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Instagram: coinvolgimento in calo, ecco l’algoritmo

Da Franzrusso @franzrusso

Instagram ha annunciato ieri l’inizio della sperimentazione di un algoritmo che mostrerà agli utenti i contenuti più interessati. E in contemporanea Quintly ha pubblicato uno studio che dimostra come nel corso del 2015 il coinvolgimento sui contenuti sia calato.

La notizia interessante di oggi è che Instragram ha annunciato con un post sul blog ufficiale che sta cominciando a sperimentare, da ieri, l’introduzione di un algoritmo che regolerà la visualizzazioni dei contenuti in base a quello che l’utente ritiene essere più interessante. La visualizzazione sarà quindi centrata sulla qualità dei contenuti e potremo dire quindi addio alla visualizzazione cronologica che fino ad ora aveva caratterizzato la piattaforma. Al momento non si conosce il numero degli utenti che stanno sperimentando la novità.

E’ una modifica sostanziale per quanto riguarda la piattaforma, una di quelle modifiche che gli addetti ai lavori sapevano benissimo che sarebbe arrivata, era infatti solo questione di tempo. Instagram in questo modo di allinea alle recenti modifiche apportate da Facebook a da Twitter, ad esempio, che un mese fa ha introdotto la visualizzazione della timeline sulla base degli interessi degli utenti, modalità comunque opzionabile.

Cosa comporta la modifica dell’algoritmo per Instagram? E’, come dicevamo prima, una modifica notevole, attesa anche per via delle dimensioni crescenti della piattaforma. Ricordiamo che la base utenti ad oggi supera i 400 milioni di utenti. Ma non è solo questa la motivazione. Nel post ufficiale Instagram fa sapere che il 70% degli utenti, in media, rischia di perdere contenuti interessanti dal proprio feed. Con questa sperimentazione il risultato sarà quello di vedere in alto contenuti degli account che seguiamo più in alto di quelli che ci interessano meno. Si capovolge quindi la visualizzazione dei contenuti, quindi il feed a cui eravamo stati abituati. Del resto il fondatore Kevi Systrom al New York Times ha detto che quello che si punta a fare “è che il 30% che si vede sia il 30% migliore possibile”.

Ma quasi in contemporanea con l’annuncio di Instagram è stato pubblicato uno studio di Quintly che in effetti aiuta a capire meglio sul perchè Instagram abbia deciso di introdurre un algoritmo per fare in modo che gli utenti possano visualizzare il contenuto migliore possibile in base ai suoi interessi.

instagram calo coinvolgimento algoritmo

E dall’interessate studio, realizzato sull’analisi di 10 mila account, viene fuori che nel corso del 2015 se da un lato i brand hanno aumentato la frequenza a il numero di post pubblicati, dall’altro viene rilevato che il coinvolgimento è in calo. Quindi, se in media si pubblicano 1,04 messaggi al giorno (in crescita dallo 0,84), l’engagement passa dal 4,96 al 3,10 nel corso dell’anno. Lo studio rivela che l’interazione sembra diminuire anche in relazione ad un aumento dei follower da parte di un account. Una modifica della visualizzazione del feed potrebbe aiutare i brand a recuperare il coinvolgimento perso in questi ultimi 12 mesi.

Instagram con l’introduzione dell’algoritmo dimostra di essere diventato più maturo, quasi adulto, e il calo progressivo dell’engagement è il segnale inconfutabile. E’ evidente che la pubblicazione dello studio non faccia altro che confermare quello che Instagram sapeva già, e l’annuncio di ieri lo dimostra benissimo.

Gli utenti più affezionati al feed cronologico resteranno inizialmente scontenti, forse incentivati anche a migliorare i propri contenuti.

E voi che ne pensate?


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