Inter; Intervista a Matrix, senza peli sulla lingua.

L’ex difensore dell’Inter Marco Materazzi, parla del momento, della formazione dell’Inter, ecco le sue Parole.

Quando vedremo Matrix allenare la seria A?

La vedo difficile, perchè è stato un mio obiettivo quello del patentino. Però o si inizia subito come Filippo Inzaghi, alla quale faccio i complimenti per la vittoria nel Viareggio, oppure serve un pò di tempo per metabolizzare la mentalità italiana del calcio.

Parlando di Inter, pensi che la crisi sia finita dopo le due vittorie?

Io me lo auguro, sono due vittorie importanti, specie quella di Firenze dove abbiamo visto una buonissima Inter, combattiva e dove si è visto un ottimo centrocampo con Hernanes, Guarin e Kuzmanovic. Domenica l’Inter ha dimostrato di essere all’altezza delle grandi, contro il rientro di Walter Samuel la difesa ha trovato la tranquillità, avevano bisogno di lui. Durante momenti di difficoltà difensive quello che è stato a pagare è Ranocchia e mi dispiace molto per lui, che reputo il giocatore più bravo in difesa.

Hernanes, l’uomo della svolta? 

E’ quello che ha dimostrato nelle ultime partite, ma devo dire che anche Guarin sta dando ragione ai tifosi che l’anno trattenuto per forza.

Cosa hai pensato quando i tifosi sono esplosi per lo scambio con Vucinic? 

I tifosi erano più arrabbiati del momento dell’Inter che per lo scambio in se. Non era facile, ma lui è rientrato giocando bene ed ha dimostrato di essere un professionista e di essere attaccato ai colori neroazzurri, questo vuol dire avere gli attributi (e Matrix lo sa bene).

I tifosi hanno pensato che se si deve ricostruire si deve farlo partendo da qualcuno.

Come giudichi le prime settimane di presidenza di Erick Thohir? 

Sta parlando con tutti, sta conoscendo tutti non ha preso decisioni affrettate e penso sia un sintomo di intelligenza. Arrivare ora e stravolgere tutto, ricominciando a metà anno, non va mai bene. Dal prossimo anno, si vedrà il vero valore del presidente.

Come valuti di Walter Mazzarri? Per te è l’uomo giusto anche per il prossimo anno? 

Dovunque è stato ha ottenuto grandissimi risultati, la storia parla da se.

Se l’Inter non centrasse il terzo posto?

L’Inter deve sempre centrare la Champions League per me, però quest’anno la vedo difficile anche per il valore delle altre squadre che ha davanti, però mai dire mai, non avendo le coppe qualcosa può rosicchiare.

Quanti sassolini dalle scarpe vorrai toglierti ancora? Lucio,Benitez…

Io non ho gente nel mirino. Nel caso di Paolo Cannavaro, ho rivissuto quello che passai all’epoca di Rafa Benitez all’Inter: magari non meritavo di giocare, ma nemmeno di essere trattato come lui o John Terry. Ho difeso Paolo perché è un amico mio, nel mio tweet c’era vena polemica ma solo per questo. Con Benitez non ho mai avuto un buon rapporto come lui con me.

E quando giocavi con Lucio avevi queste antipatie? 

Ho visto in lui una reazione come se quelle cose le avesse da tempo sulla punta della lingua. Era un aneddoto che ho già raccontato diverse volte, poi lo ringrazierò sempre per avermi aiutato a vincere. Chi vince il Mondiale non può essere quello che lui pensa possa aver detto di lui. Quella con lui lascia il tempo che trova.

In vista dei Mondiali, vedi in azzurro in stato di garanzia come te nel 2006? 

Io non direi che ero in uno stato di grazia, fino alla terza gara ero solo uno utile al gruppo e aspettavo l’occasione. Questa squadra è cresciuta come gruppo, chiunque va fa bella figura. Io spero che il collettivo faccia bella figura contro i fenomeni. Confido nella colonna portante Buffon-De Rossi-Pirlo.

Sempre schietto e sincero, lui che ha fatto la storia della grande Inter, ha vinto tutto quello che poteva vincere, un Gladiatore.

Chissà che un giorno non ritorna a far parte della grande famiglia Neroazzurra.