Inter, stagione da incubo!

Inter, stagione da incubo! Celo, celo...mi manca!

E' finita con un sonoro 2-5 la pessima stagione del Inter di Moratti e Stramaccioni.

L'Udinese, guidata da un grande Guidolin, ne ha fatto un sol boccone.

Anche se, sopratutto nel girone di ritorno, San Siro è sempre stato terra di conquista!

Dunque una delle annate più buie della storia per il club nerazzurro che, dopo quattordici anni, resterà fuori dall’Europa.

Il 'Triplete' appare ormai come un ricordo lontano, ma son passati solo tre anni dalla storica impresa.

Di quella fantastica cavalcata non è rimasto più nulla: giocatori via subito (o quasi) e mai rimpiazzati adeguatamente; chi invece è rimasto non ha saputo dare lo stesso contributo alla causa.

Inoltre i continui avvicendamenti in panchina hanno portato ad una tale instabilità da non aiutato l’Inter a mantenere lo status di 'grande' nel corso delle stagioni successive.

Ma cosa serve adesso?

Inutile rimpiangere i fasti passati.

Serve guardare avanti.

Moratti non può banalizzare scaricando le colpe di una stagione balorda solo alla 'sfortuna'!

I tanti, anzi troppi, infortuni hanno influito; ma la preparazione atletica è uno di quei compiti a cui uno staff tecnico deve saper adempiere.

Avere l'infermeria piene vuol dire aver sbagliato ad Agosto…

Ma, a ben guardare, ci sono errori peggiori e grossolani.

L'Inter ha affermato in tempi non sospetti di puntar forte sui giovani, salvo poi mandarli a fare esperienza in altre realtà del campionato.

Ha poco senso…

Come ha poco senso andare a prendere un 35enne, che tra l’altro faceva la panchina in un’altra squadra.

Ma anche cambiare allenatori uno dopo l’altro senza nemmeno dare loro la possibilità di impostare un lavoro è insensato.

Adesso Moratti sostiene Stramaccioni, piena fiducia nel tecnico dice.

Ma un responsabile, o più d’uno, per questa stagione disastrosa ci deve essere.

Moratti non si può licenziare da solo e non sembra neanche intenzionato a farlo.

Stramaccioni ha le sue colpe, ma sarebbe troppo facile additare l'allenatore come unico responsabile di un fallimento!

Ecco, allora…chi rimane?

La dirigenza (Branca soprattutto) ed i giocatori.

Certo…colpevoli anche loro, ma come detto non gli unici.

Ogniuno ha le sue responsabilità…

Un cambio completo, generale, sarebbe l'ideale per ripartire con nuove idee.

Insomma, delle scelte vanno fatte, delle decisioni vanno prese e portate avanti.

Però ascoltando il Moratti degli ultimi giorni, pare si voglia andare avanti così...

Il campionato è appena finito, ma in casa Inter c'è ancora molto da lavorare!

Inter, stagione da incubo! Celo, celo...mi manca!