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Intermezzo: Tie Guan Yin con luce cupa di tormenta

Da Lasere

23 feb 2013 @ 17:26

bassa/media ossidazione, dalla Cina, tè oolong

qing xiang tè oolong ti kwan yin tie guan yin modern style wan ling teahouse

Interno casa.
Pomeriggio inoltrato.
Luce cupa di tormenta.

Oggi serve una tazza che mi prometta stagioni più chiare, abitabili.
Io l’inverno lo amo; quest’anno però no, e me ne spiaccio: vorrei ridere di candida sorpresa a questa neve, ma non so.

tie-guan-yin_22-02-2013_bis

Scelgo ad occhi chiusi, per antidoto e contrasto, un Tie Guan Yin Zheng Wei (正味, “gusto autentico, giusto”), raccolto nell’ottobre 2012 e giuntomi da Wan Ling Teahouse.

È un oolong del tipo cosiddetto Qing Xiang (清香, “fragranza chiara, pulita”), perciò leggermente ossidato alla “maniera moderna”, tenuto verdeverde e brillantissimo allo sguardo.
L’aroma di fiori (lillà, glicine, fino a lambire il gelsomino…) è opulento, impertinente, di una profondità quasi indiscreta, che osa vanigliate velleità; eppure dal bustino sale anche, improvviso, un soffio di lievissima menta che subito si ritrae, tanto che pensi non l’avrò immaginato? … Be’, se anche fosse? Forse che le cose immaginate son meno vere delle cose vere? Ah, ecco, volevo ben dire ;-) Però ecco, riprovo: c’è davvero: menta dolce, sì.

In tazza è pallido e limpidissimo, tinto appena di un soffuso verdolino che ricorda il giallo del sole filtrato da foglie primaverili.
In bocca intenso nettare di petali, dapprima – ricordo di aver letto in passato su un blog americano (di cui, mea culpa, non ho serbato il nome), riguardo questa tipologia d’oolong, di una sensazione come di pepita di miele cristallizzato che si sciolga lentamente sul retro della lingua: felice ed eloquente paragone che mi torna in mente ogni volta che ne sorseggio, quando più quando meno, e che oggi vi suggerisco a mo’ di suggestione; poi spunta una guizzante codina aspra a chiudere il sorso, che ne esce rinfrescato e alleggerito; la nota fiorita s’installa tra naso e gola e non c’è verso, non se ne va, e così pure il gusto semplice e crescente di foglia verde, che personalmente apprezzo così tanto.

Buono, onesto: quel che ti aspetti, dà; instancabilmente.
Ad avercene, di tè (e persone e cose e tutto tutto tutto) così.

tie-guan-yin_22-02-2013

Buon fine a chi si affaccia, mentre qui il bianco aumenta, velocissimo e risoluto. Rischiarerà la luce, se non altro.

E buon voto, anche (per quanto sia augurio dei più paradossali, di questi tempi): un paio di stivali di gomma e via, si fa lo stesso il proprio dovere di cittadino; e va a finire che ci si diverte pure, tra uno scivolone e l’altro, nonostante tutto :-)


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