Internet Mobile: le compagnie telefoniche cercano il riscatto su Apple e Google

Le Telecom mobili europee, dopo le continue “batoste” ricevute nel corso degli ultimi anni, si rialzano e sembrano sempre più determinate che mai, riaprendo la partita con le grandi Apple e Google che dominano la scena ormai da diverso tempo per rimettere le mani su una tipologia di mercato che non le vedevano più come le protagoniste come quelli riguardanti i sistemi operativi. E’ stato annunciato questa mattina a Barcellona, nel quadro degli incontri del World-Mobile Forum, dal presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, parlando al termine di un incontro operativo della Gsma Association di cui è in questa fase il presidente.

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“L’Arpu degli operatori mobili europei – ha sottolineato Bernabè nel suo discorso – ossia la media dei ricavi mensili che ogni singolo utente genera sul conto economico delle telecom, è sceso dai 26 euro del 2006 ai 20 del 2011. Il risultato è frutto della forte competizione sulle tariffe, che sono costantemente in calo.

Questo deve spingere gli operatori europei a rivedere i termini di un modello di business che vede oggi la voce generare l’80% dei ricavi ma solo il 20% del traffico”. Tradotto vuol dire che con questa struttura dei costi il traffico voce degli utenti finanzia di fatto il traffico dati, che rende appena il 20% dei ricavi ma occupa l’80% della rete. Un cambiamento si impone”, cosi ha terminato Franco Bernabè.

In oltre ha portato alla luce due problematiche fondamentali.

La prima, si riferisce alla necessità di una riscrittura delle regolamentazioni che fanno si che le compagnie che offrono servizi di Internet svolgano le regolari attività di distribuzione  di servizi, software e applicazioni senza creare complicazioni, ricordando il blackout avvenuto alcuni mesi fa in Giappone, causato da un sovraccarico delle reti cellulari dovuto alla massiccia concentrazione di traffico di informazioni dagli smartphone.

La seconda,invece, si riferisce direttamente alle industrie produttrici di cellulari dicendo ”Gli operatori puntano su due tecnoloogie: l’Nfc, la Near Field Communication, e le Rcs, Reach Communication Suite – ha detto Bernabè -. Sono le due tecnologie che guideranno le strategie dell’industria del mobile nei prossimi anni. Le Nfc sono strategie che per i servizi di pagamento innanzi tutto ma saranno al centro di una molteplicità di nuove applicazioni anche nel campo della sanità e della pubblica amministrazione digitale. Le Rcs sono le tecnologie della cosiddetta comunicazione arricchita, quella che è dietro servizi di successo di instant messanging, come whatsapp. Su entrambe la Gsm Association ha deciso di avviare la creazione di due standard con l’obiettivo di replicare il successo planetario dello standard europeo Gsm”.

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