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Interstellar – Recensione

Creato il 24 novembre 2014 da Alessio688

Interstellar-3A cavallo tra scienza e fantasia

Venerdì sono andato a vedere Interstellar e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Finalmente un altro film (insieme ai Guardiani della Galassia) che merita veramente di essere visto al cinema, forse il miglior film del 2014 ( anche perché film degni di nota non ce ne sono stati) . Il colossal (passatemi il termine quanto meno per la durata dell’opera) si basa su teorie scientifiche (o quasi) che fanno da sfondo alle vicende che vedono Matthew McConaughey in versione astronauta intento a salvare il genere umano dall’estinzione. Nella sua avventura dovrà cercare di dare una speranza agli abitanti della Terra ma in questo percorso si scontrerà contro le difficoltà della stessa natura umana. Nolan riesce sapientemente a creare un mix tra scienza e fantasia dando un valore fisico all’amore tanto quanto lo spazio e il tempo.

La trama

In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un “wormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell’umanità.

Il Trailer

Wormhole

È lui il vero protagonista del film, senza il wormhole nulla sarebbe stato possibile. Ma cosa è questo “buco”? Documentandomi su internet ho scoperto che  wormhole è un termine utilizzato per indicare tunnel spaziotemporali che (teoricamente) potrebbe collegare due buchi neri. Questi tunnel sono creati dall’incredibile forza gravitazionale dei buchi neri e al loro interno lo spazio e il tempo potrebbero essere molto diversi da come li conosciamo. Secondo Kip Thorne si potrebbero usare per saltare da un punto all’altro dell’universo superando la velocità della luce.

Tante luci e qualche ombra (ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER DEL FILM)

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Vi avverto che le prossime righe contengono qualche spoiler sul film.

Quello rappresentato è un futuro diverso rispetto a quello di tanti altri film. Un futuro che assomiglia, soprattutto visivamente, alla fine degli anni ’90, dove l’uomo non osa più in nessun campo e pensa alla conservazione e alla sopravvivenza, dove si cercano più agricoltori che ingegneri per intenderci. Chiedendo in giro ho sentito parecchie persone dire di non aver capito il finale, o addirittura di aver rivalutato negativamente il film proprio perché insoddisfatti del modo in cui è finito. Io non sono di questa opinione, penso che il finale possa aprire una profonda riflessione sulle basi su cui si poggia la nostra visione scientifica e dell’universo che ci circonda.

Noi vediamo tre dimensioni e per questo tutta la nostra conoscenza si basa su questo, considerandone un numero maggiore tutto potrebbe cambiare e stravolgersi. È bello vedere come gli astronauti interagiscono con gli abitanti della terra anche se non si trovano nello stesso periodo temporale, un puzzle che il regista riesce a gestire davvero molto bene creando qualcosa di diverso.  Nolan gioca con la relatività e lo fa con cognizione di causa, aiutato da Kip Thorne fisico teorico e astrofisico di fama mondiale.

Il Dottor Mann, interpretato da Matt Damon, è il colpo di scena che seppur prevedibile mi è piaciuto molto. A mio parere mostra il lato “oscuro” della natura umana quando si trova in una situazione senza uscita. Codardia, egoismo e il non accettare la propria morte sono le caratteristiche del Dr.Mann,  “qualità” molto comuni a tanti altri esseri umani. La sua debolezza costerà quasi il fallimento dell’intera missione.

La fotografia l’ho trovata all’altezza del film solo a tratti e facendo un confronto con Gravity penso che Interstellar ne esca sconfitto. Il buco nero era davvero ben fatto e un piacere da vedere per gli occhi, ma Saturno invece non l’ho proprio digerito! Così come non ho trovato all’altezza le navicelle spaziali, davvero anonime, sembrava di rivedere i primi Guerre Stellari.

Un bel film, seppure a tratti possa risultare banale, ho trovato al suo interno molti spunti di riflessione interessanti sia in termini scientifici che metafisici. Nel complesso mi sento di promuoverlo anche se un po’ di amaro in bocca rimane per alcune scelte troppo da blockbuster. Un peccato… perché gli elementi per un vero colossal c’erano tutti.

Voto: 8,5



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