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INTERVISTA A…/ Alessandro Tresa, regista di STEP su Rai 5: “Amo raccontare la danza attraverso le immagini”

Creato il 02 aprile 2011 da Iltelevisionario

INTERVISTA A…/ Alessandro Tresa, regista di STEP su Rai 5: “Amo raccontare la danza attraverso le immagini”(di Alessandra Giorda) In occasione dell’ultima puntata di Step Passi di danza, in onda sabato 2 aprile su Rai 5 con Kledi Kadiu nei panni di conduttore, ho per Voi intervistato il bravissimo regista Alessandro Tresa. Persona piacevolissima, con un velo di riservatezza che durante lo svolgersi dell’intervista abbandona e si lascia andare in risate e battute. Ha lavorato per vari programmi sulle reti Rai e per i film Last minute Marocco, con Valerio Mastandrea e Maria Grazia Cucinotta, e Scusa ma ti chiamo amore, di Federico Moccia con Raul Bova.

Alessandro Tresa ci svela la grandissima e travolgente passione per il suo lavoro e l’amicizia con il bello, bravo e con alti valori morali Kledi Kadiu (già ospite su ilTelevisionario). Quando è nato il suo primo figlio, Alessandro come l’ha accolto? Leggiamo insieme!

D: Come nasce l’idea di Step Passi di danza?

R: Nasce dalla richiesta di Rai 5 di fare qualcosa inerente alla danza, essendo una rete culturale che già si occupa di teatro. La trasmissione è un nuovo discorso su come affrontare l’argomento di questa disciplina da un’ottica diversa.

INTERVISTA A…/ Alessandro Tresa, regista di STEP su Rai 5: “Amo raccontare la danza attraverso le immagini”

D: Cosa pensi dei programmi televisivi riguardo alla danza? Riescono a trasmettere il grande lavoro che ogni ballerino deve fare per diventare tale?

R: Quando si parla di danza in televisione si pensa a programmi diversi dal “nostro”, uno su tutti Amici. La danza fatta in tv non è quella che intendiamo noi come arte, percorso culturale e storico. Con Step abbiamo cercato di ripercorrere tutto il percorso di questa disciplina. Oltre il balletto delineiamo i profili dei personaggi storici che hanno reso grande la danza con i loro sacrifici, l’intenso studio e la passione. Da regista ritengo che se si racconta bene questo sport possa attirare anche quella parte di pubblico poco avvezzo alla danza. Quest’arte è un insieme di immagini, di corpi sinuosi che si muovono e di armonia, amo raccontarla attraverso le immagini.

D: La tua passione è quella per l’immagine. Quando e come nasce?

R: Sono nato in mezzo agli obiettivi e flash fotografici, poiché sia mio nonno che mio papà erano fotografi. Il primo video l’ho girato a quattordici anni e poi ho fatto tutto il percorso personale. Oggi riesco a vedere il mondo solo attraverso l’obbiettivo, senza di esso non riesco a raccontare. Avessi potuto fare quest’intervista attraverso immagini, avrei espresso il massimo di me stesso. Questo per dirti che i mezzi citati sopra ed io siamo una cosa sola.

D: Step Passi di danza è un programma che ha avuto successo, si faranno altre edizioni?

R: Noi abbiamo già raggiunto un grosso obiettivo che è quella di riportare la danza in tv e siamo contenti. Il nostro pubblico di nicchia ed i nostri sostenitori sono stati presenti , per noi è una grande vittoria. Siamo partiti con 12 puntate, poi ce ne sono state concesse 4 in più ed anche quest’ultima serie è andata benissimo. Finito il palinsesto invernale, stiamo aspettando quello estivo o futuro. Le idee non ci mancano, appena rete e direttori vari ci daranno il via le attueremo, arricchendo le nuove puntate.

D: Com’è stato lavorare con Kledi Kadiu?

R: E’ uno spasso. Siamo coetanei ed abbiamo molta sintonia. A differenza di tanti personaggi pubblici è un ragazzo semplicissimo, ci capita di andare a mangiare la pizza o a vedere un film insieme. La sua compagnia è molto gradevole, con lui si sta veramente bene. A volte mi succede di dover aggiungere un’immagine fuori campo prima di consegnare la puntata, lo chiamo e lui è sempre disponibile a raggiungermi. Non abbiamo mai avuto divergenze e le piccole che si sono verificate sono state costruttive. Lo stimo tantissimo.

INTERVISTA A…/ Alessandro Tresa, regista di STEP su Rai 5: “Amo raccontare la danza attraverso le immagini”

D: Quali sono i tuoi obiettivi lavorativi futuri?

R: Parlo sempre poco del futuro per scaramanzia. Se tutto va come deve andare dovrei rifare Sketch Up e poi c’è in programma un contatto con Sky, diciamo per collaborazioni. Non mi fare dire di più! Ora sto collaborando con Giovanni Baglioni, il fratello di Claudio per una tournèe che inizierà a breve con un supporto video.

D: Chi sei nel privato?

R: Divoro video e libri. Ogni volta che posso vedo e rivedo film. Amo lo sport, tennis e calcio. Ho tre bambini, alla nascita del primo ho fatto un cortometraggio, come vedi esprimo emozioni con immagini.



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