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Intervista a Erica Vagliengo, autrice di 'Voglio scrivere per Vanity Fair'

Creato il 16 marzo 2010 da Bradipina
Intervista a Erica Vagliengo, autrice di 'Voglio scrivere per Vanity Fair'Voglio scrivere per Vanity Fair è uno dei primi romanzi di chick lit di cui abbiamo parlato in questo blog, quando ancora non era stato pubblicato. Sì perché il progetto che ha per protagonista Emma Travet, il personaggio creato da Erica Vagliengo (a sinistra nella foto di Massimo Milanese), è molto di più di un semplice libro e arriverà fino a New York! Ecco cosa racconta l'autrice in questa chiacchierata che ho fatto con lei.
- Erica, il tuo percorso alla ricerca di una casa editrice è molto interessante. È vero che hai cominciato a promuovere il libro ancora prima di finirlo?
Sì, verissimo! Ti svelerò un particolare interessante... quando ho aperto myspace (www.myspacecom.emmat_vanity) per testare la mia protagonista, a giugno del 2007, avevo all'attivo solo i due primi capitoli, che avevo appunto pubblicato su internet. Solo dopo i primi feed back positivi ho deciso di dedicare le prime tre settimane di settembre a scrivere tutto il libro...
- Che legame c'è tra te ed Emma Travet? Siete la stessa persona oppure lei è un personaggio differente da te? Quanto c'è di autobiografico nel tuo libro?
Non svelerò mai quanto ci sia di autobiografico nel mio libro... io ed Emma abbiamo delle affinità, ovviamente, ma siamo differenti, anche per l'età (lei ha 27 anni, io ne ho 33). Alle lettrici e a chi mi segue su fb (emma travet) e sul blog, riuscire a scoprirlo...
- Tu sei un esempio di come bisogna crederci veramente in ciò che si fa e non arrendersi mai. Racconta come hai utilizzato Internet per promuovere il tuo libro e le tue creazioni.
A giugno del 2007 ho creato il myspace per promuovere il progetto emmat (romanzo, merchandising, promozione di emmat in tutto il mondo con foto di persone che si fanno fotografare con gli sticker e le spillette). Ho pensato che non sarebbe bastato, in quanto figlia di nessuno, inviare il manoscritto alla case editrici (trentatré, per la precisione). Avrei dovuto ingegnarmi per distinguermi dalla massa di aspiranti scrittori. Così è nato il mio progetto, innovativo esempio di self marketing applicato alla promozione di un libro non ancora scritto e di un personaggio che ha vissuto prima su internet per poi arrivare sulle pagine di un romanzo reale. Tutto è partito da me, però, si è trasformato da subito in un working progress al quale hanno partecipato spontaneamente creativi, giornalisti, gente di settore, amici che hanno creduto nelle potenzialità del progetto e hanno collaborato (e stanno collaborando) con me per promuoverlo.
- Emma Travet è un'appassionata di vintage, anche lei a volte si fa prendere dallo shopping compulsivo come la protagonista dei romanzi di Sophie Kinsella. È molto facile identificarsi con lei e la lettura del libro è piacevole proprio perché il personaggio trascina la lettrice nel suo mondo. Come hai costruito i personaggi e le vicende del tuo libro?
Prendendo spunto da vicende reali mie e delle mie amiche/amici e romanzandole un po'.
- La promozione sta andando benissimo, anche Vanity Fair ti ha dedicato un trafiletto. Il merito è solo della casa editrice o ci hai messo del tuo?
Peccherò di modestia, ma il merito è in primis mio perchè ho dato inizio a tutta la "faccenda", poi delle persone che ho incontrato lungo il mio percorso e che mi hanno dato fiducia e, ovviamente, dell'editore illuminato, Massimo Ghinolfi della Memori (www.memori.it) che mi ha pubblicato a fine novembre e che mi ha preso l'ufficio stampa, Isabella Borghese, che sta lavorando decisamente bene nel far uIntervista a Erica Vagliengo, autrice di 'Voglio scrivere per Vanity Fair'scire la notizia sui giornali e in radio.
Tornando alla promozione, vi spiego come l'ho organizzata: nel virtuale sfruttando al massimo le potenzialità di myspace, fb e il blog, aggiornati costantemente.

Nel reale, attraverso le prime tre presentazioni: a Pinerolo (party di lancio per il mio libro, sponsorizzato interamente da Merk del Bar Tiffany), Torino (Caffè Regio, presentazione per i giornalisti), Torre Pellice (alla libreria Claudiana), a Roma, alla Libreria Altroquando, nella centralissima via del Governo Vecchio, presentata dalla scrittrice Giovanna Nuvoletti e dalla giornalista Cinzia Leone. Dopo, cioè adesso: continuando a stare su internet, seguendomi l’ufficio stampa, portando direttamente il libro a diversi giornalisti/e, facendo le interviste in radio e alla tv... Nel futuro prossimo ci sarà: la presentazione milanese del libro, giovedì 18 marzo, alle ore 18, presso un delizioso negozietto che vende pezzi di designer, stilisti emergenti, nel cuore della zona creativa, che si chiama… Le 18:00! (www.le18.it). Sarò presentata da Valentina Crepax (giornalista/scrittrice) e da Daniela Fedi (giornalista di moda, critico ed esperta di costume). Poi, a fine aprile, sarò ospite del Festival Internazionale di giornalismo a Perugia, a maggio alla Fiera del libro e a Maggiolibri a Pinerolo, e a giugno presenterò il mio romanzo a New York, dove andrò per cercarmi anche un agente letterario che mi aiuti ad entrare nel mercato americano

- Pensi che scriverai il seguito di Voglio scrivere per Vanity Fair? Hai altri progetti?
Sì, sto scrivendo le nuove idee su post-it gialli, sparsi un po' ovunque. Se ricevessi la proposta per il seguito, penso che potrei lavorarci seriamente da settembre in poi, perchè adesso sono troppo occupata con la promozione. Riguardo gli altri progetti, rimando alla domanda sopra. Ti lascio, però, con un’anteprima sul seguito… un capitolo sarà ambientato a New York e un altro a Sarajevo.
Il blog di Erica/Emma T. è emmatvanity.style.it

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