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INTERVISTA A…/ Francesco Apolloni: “Dalla commedia teatrale ADDIO AL NUBILATO potrebbe nascere un film”

Creato il 26 aprile 2011 da Iltelevisionario

INTERVISTA A…/ Francesco Apolloni: “Dalla commedia teatrale ADDIO AL NUBILATO potrebbe nascere un film”(di Alessandra Giorda) Romano de Roma, formatosi artisticamente presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e con esperienza negli USA, Francesco Apolloni è un uomo poliedrico. Nel suo lavoro ha esperienza in tutti i ruoli, inoltre è autore di due romanzi: “Passo e chiudo” e “Fate come noi”. E’ stato editorialista de Il Messaggero e collabora con Il Sole 24 Ore. Vincitore  di vari premi , tra i quali,  per “La verità vi prego sull’amore” come migliore opera prima del N.I.C.E. il festival di New York e San Francisco, Premio Fellini come miglior regista, Premio Giffoni Film Festival 2002, Globo d’Oro della stampa estera 2003, vincitore del LAIFA (Los Angeles Film Festival del Cinema Italiano). Nonostante tutto ciò è dotato di grande umiltà ed averlo intervistato è stato un vero piacere. Scopriamolo nei suoi aspetti più privati, nei suoi pensieri e…

D: Sei regista, attore e scrittore in quale di questi ruoli ti trovi meglio?

R: Non sono nè il primo nè l’ultimo che si cimenta nei tre ruoli. Ritengo che ogni attore dovrebbe fare esperienza anche come regista e viceversa, poichè così si raggiungerebbe la completezza come artista.

Da poco si è conclusa la commedia Addio al Nubilato in scena al Teatro Dè Servi a Roma dove si è registrato un notevole successo e dove Francesco era il regista. Che tipo di donne si sono alternate sul palco? Perchè Francesco conosce ed ammira così tanto il gentil sesso? Capiamo chi un giorno in una stanza sotto il cielo dell’Urbe, ha, senza pensarci, raccontato una storia diventata più in là la rappresentazione teatrale in questione.

D: Parlami del tipo di donna in Addio al Nubilato.

R: Sono cinque caratteri di donna diversi. Dalla bulimica del sesso, alla spirital new age. Filo conduttore di tutte è la donna protagonista e non post bunga bunga, che è padrona del proprio destino e della propria professione: una donna moderna a tutti gli effetti.

D: Tu sei figlio di una ragazza madre. Quanto c’è di personale in Addio la Nubilato?

R: C’è sempre qualcosa di personale in ogni mio scritto. Tanti anni fa avevo affittato una stanza con una ragazza che mi ha raccontato una storia meravigliosa,  per una rappresentazione teatrale (che diventerà in seguito Addio la Nubilato). Qualche anno dopo ho scritto questa commedia, partendo dal presupposto che  sono sempre cresciuto con donne e che ne ho intervistate molte. Sono convinto che siano migliori di noi maschietti. Siete più coraggiose. Immagini un uomo che partorisce?

D: Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?

R: Intanto cerco di raccogliere le fatiche che ho fatto per questa commedia che potrebbe avere un seguito sia teatrale che cinematografico poichè ha tutti i presupposti affinché possa nascere un film. E’ uscito, da poco, un DVD, tratto da un mio lavoro teatrale. Continuo la mia attività teatrale e mi auguro di farlo con Alessandro Lombardi. Vorrei presto  fare un film presto.

D: Un film come attore o come regista?

INTERVISTA A…/ Francesco Apolloni: “Dalla commedia teatrale ADDIO AL NUBILATO potrebbe nascere un film”
R: In tutte e due le vesti. Mi sono divertito molto a lavorare con Federico Moccia come spalla comica di Raoul Bova. Mi piacerebbe ripetere l’esperienza con lo stesso regista e lavorare anche con altri. Fare cinema quindi ed anche teatro.

Francesco Apolloni dovrebbe essere legato sentimentalemente a Denny Mendez, ma quando affronto l’argomento, da estroverso e simpaticone, si raccoglie in una sorta di mistero. Sintomo di chi è innamorato e vuole tenere il suo grande amore tutto per se. Con grandissima carineria mi chiede di non metterlo in difficoltà e passare ad un’altra domanda.

D: Cosa temi di più nella vita?

R: La morte. Il non realizzare i sogni, quello che avrei potuto fare. Temo il telento sprecato, il non avere regalato le emozioni che volevo ed  il non essere riuscito a trasmettere quello che volevo con i miei lavori.

D: Qual è il tuo sogno nel cassetto?

R: Devo essere serio o posso lasciarmi andare?

D: Come vuoi tu, libero arbitrio.

R: Realizzare desideri.

D: Le tue speranze nella vita privata?

R: Avere un rapporto sentimentale equilibrato, crearmi una famiglia e come dicono a Roma “darme un po’ de pace”. Coniugare il magico accordo: amore e denaro. Hai la donna che vuoi ed il denaro che ti permette di goderti la vita. 



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