Nome: Luca
Cognome: Verna Galli
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Anno di nascita: 1980 (forse)
Ultimo lavoro: Volti
Puoi aggiungere qualcosa, se ti va…
Agile e abbastanza simpatico, ma soprattutto strano.
Sarà una chiacchierata difficile, l’ho già capito… Sei un tipo di poche parole e tanti fatti. Ti va di raccontarci in breve il tuo ultimo lavoro?
Si tratta di volti, scolpiti nella cima di tre larici.
Visto? Non mi sbagliavo… Quando hai iniziato a lavorarci, sapevi già che – prima o poi – ti saresti imbattuto in un progetto di questa complessità?
Sì, ma non credo vi sia troppa complessità.
Hai mai ballato sotto la pioggia?
Tante volte!
Esiste un’opera che avresti voluto realizzare tu?
Non credo, a ciascuno il suo.
La tua canzone preferita è…?
The jocker della Steve Miller Band.
Che rapporto hai con la televisione?
Ci si vede raramente…
E con il cinema?
Siamo amici.
Hai mai parlato al telefono per più di due ore?
No. Troppo.
Ti piacciono i proverbi? Ne usi uno più spesso?
Mi piacciono, ma non li uso granché.
Hai tre righe per dire quello che vuoi a chi vuoi tu. Ti va di usarle?
Amo la mia gente.
Ti sei mai rapato i capelli a zero?
No!
Se potessi cambiare una cosa (ma una soltanto) del tuo ultimo lavoro, che cosa sceglieresti? Il titolo? Il materiale? Altro?
Nulla.
Quando lavori a un’opera, hai un “occhio osservatore” di riferimento oppure lavori solo per te stesso?
Solo per me.
Tra due ore si parte per un viaggio su Marte: scegli tre oggetti da portare con te e un aggettivo per descrivere l’umanità ai marziani.
Porterei una zappa, un cappello di paglia e un tavolo.
Direi che è semplice.
La cosa che più di annoia, quella che più ti diverte e quella che più non sopporti.
Nell’ordine: il far niente, la compagnia, la cattiveria.
Stai già lavorando al tuo prossimo progetto? Se sì, ci regali un’anticipazione?
Sarà una maschera di cm.40×60 in cedro del libano.
Prima di salutarci, l’ultima domanda è tua. Chiediti quello che vuoi, ma ricorda anche di risponderti.
Come stai?
Sono stanchissimo!