Magazine Cultura

Intervista a Novelli & Zarini

Creato il 17 maggio 2011 da Paolo Franchini

Intervista a Novelli & Zarini

Nomi: Andrea & Gianpaolo
Cognomi: Novelli & Zarini
www.novellizarini.it
Ultimo lavoro: Il paziente zero

Avete carta bianca: descrivetevi come preferite.

Z: Un cantastorie disilluso.

N: Un cinico, realista e agnostico.

Vi va di raccontarci il vostro ultimo lavoro? Ognuno a modo suo, dai…

Z: Credo che N mi abbia assecondato questa volta, mettendosi il cuore in pace. Personalmente mi sono sempre interessati gli squali. Pensare che questo animale in migliaia di anni, dal suo capostipite preistorico, si sia evoluto relativamente poco, sta a testimoniare quanto sia perfetto come predatore, dal momento che ogni evoluzione è improntata ad allungare l’aspettativa di vita di una specie. Inoltre, i nostri libri rientrano in un processo di continua sperimentazione. Ci siamo prefissi, fin dal primo romanzo “Soluzione finale” di provare a percorrere i diversi generi del thriller. Questa volta è toccato al genere più avventuroso. E gli squali, con i diamanti creano un connubio perfetto.

N: Si tratta del lavoro più radioso, come ambientazione, che abbiamo scritto finora. Dopo il crepuscolare “Per esclusione” con pioggia e tenebre, abbiamo optato per un clima più mite. Visto che gli squali e diamanti hanno un comune denominatore, cioè il Sudafrica, ho accettato di imbarcarmi con Z in questa grande avventura.

Quando avete iniziato a scrivere, sapevate già che – prima o poi – vi sareste affidati a queste narrazioni a quattro mani?

NZ: Sì, perché abbiamo iniziato proprio con il primo romanzo, “Soluzione finale”. Già progettato e costruito per far fronte alle problematiche di una scrittura a 4 mani.

Intervista a Novelli & ZariniAvete mai ballato sotto la pioggia?

Z: Ballato no, bagnato fino ad inzupparmi sì, perché non sopporto gli ombrelli. Ma se fossi stato uno dei protagonisti del nostro secondo libro “Per esclusione”, avrei potuto pensare anche di ballare. Qualcosa di diverso avrei dovuto escogitare visto che non ha smesso di piovere dall’inizio alla fine del libro!

N: No, ma ho visto un paio di volte “Cantando sotto la pioggia” il film diretto da Stanley Donen con il grandissimo Gene Kelly. Non c’entra niente, ma la domanda mi ha fatto ricordare due frasi celebri di film: “Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?” (Jack Nicholson – Joker in Batman) e “Non può piovere per sempre” la frase simbolo de “Il corvo” (Brandon Lee – Eric Draven).

Ognuno di voi ha un libro che avrebbe voluto scrivere?

Z: Ne ho due. “Alla fine della notte” di Alan D. Altieri e “L’ombra” di Cody McFadyen.

N: Se dovessi scegliere “I fiumi di porpora” di Jean-Christophe Grangé, “La sedia vuota” di Jeffery Deaver o anche “Il senso di Smilla per la neve” di Peter Høeg.

La canzone preferita da ognuno è…?

Z: “Thunder Road” di Bruce Springsteen.

N: “Angel” di Robbie Williams e “Who feels love” degli Oasis.

E quella che piace a entrambi?

NZ: Abbiamo gusti diversi, ma The Voice ci mette d’accordo. Una qualunque del repertorio di Frank Sinatra va benissimo.

Che rapporto avete con la televisione?

Z: Purtroppo non esiste più la TV di qualità, salvo rare eccezioni. Ci sono solo apparenze di buon gusto e realtà trash. Ormai il più delle volte la guardo soltanto, ma non la vedo.

N: La televisione ormai è un po’ come una lavatrice dove ci si mette di tutto e poi si centrifugano i cervelli degli spettatori, in una omologazione generale. La controcultura avrà nel tempo sempre più la meglio. Per questo è difficile trovare prodotti di qualità. I veri professionisti sono rimasti gli americani. Prendete per esempio alcuni prodotti, specialmente alcune serie TV, come Criminal Minds, Dexter, The Shield, Lie to me e altre.

Avete mai parlato al telefono per più di due ore?

NZ: Sì. Quando non riusciamo a vederci, gli sviluppi sulle trame viaggiano per etere. Le nostre telefonate assomigliano molto a un confronto tra due killer sulla maniera migliore per uccidere qualcuno. Purtroppo spesso veniamo interrotti dal furbesco operatore telefonico che in modo chirurgico fa cadere la linea (l’authority dovrebbe svolgere una bella indagine sulla questione “scatto alla risposta”…)

Vi piacciono i proverbi? Ne usate uno più spesso?

Z: Chi conta sul futuro spesso s’inganna.

N: L’ottimo è nemico del buono.

Avete tre righe (a testa) per dire quello che volete a chi volete. Vi va di usarle?

NZ: Basta mettere un morto in un libro per etichettarlo giallo o thriller. Si tende così a banalizzare un genere che invece ha mille sfaccettature ed è complesso da creare nei giusti termini. All’unisono!

Intervista a Novelli & ZariniVi siete mai rapati a zero?

Z: No. Sono già pessimo così come sono, meglio non peggiorare la situazione.

N: Non ci ho mai pensato. Una buona soluzione per il risparmio energetico: niente più phon…

Se poteste cambiare una cosa (ma una soltanto) del vostro ultimo lavoro, che cosa scegliereste? Il titolo? L’immagine di copertina? Altro?

Z: Metterei una bella ragazza a fare surf.

N: Proprio niente. E poi poter avere l’appoggio di un maestro come Douglas Preston…

Intervista a Novelli & ZariniQuando scrivete, avete un lettore di riferimento oppure scrivete solo per voi stessi?

NZ: Scriviamo principalmente in funzione della storia che abbiamo creato. Solo in funzione della trama e del nucleo narrativo. Soltanto alla fine della stesura abbiamo un gruppo di lettori test severissimi a cui diamo in lettura il manoscritto.

Tra due ore si parte per un viaggio su Marte: ognuno di voi può scegliere tre oggetti da portare con sé e un aggettivo per descrivere l’umanità ai marziani.

Z: I-pod, spazzolino, un libro. L’umanità? Allucinante.

N: Reader pieno di E-book, PC con un hard-disk capiente con una bella selezione di film e tappi per dormire. L’umanità? Cari marziani, lasciate perdere, meglio per voi…

La cosa che più vi annoia, quella che più vi diverte e quella che più non sopportate.

Z: La vanagloria, una risata sincera, le prevaricazioni in generale.

N: L’apatia, l’azione, l’ignoranza.

State già lavorando al vostro prossimo libro? Se sì, ci regalate un’anticipazione?

NZ: Possiamo solo dire che sarà del tutto diverso da questo ultimo e dai precedenti. Personaggi nuovi per nuove sfide da affrontare. Un’unica certezza: suspence a volontà

Prima di salutarci, l’ultima domanda è vostra. Chiedetevi a vicenda quello che volete… ma ricordate anche di rispondervi.

Z: N adesso che non giochiamo più a tennis per dirimere le controversie sulla trama come risolviamo?

N: Cosa ne dici del Virtual tennis per Playstation per partite on line?

N: Perché devo farti una domanda?

Z: Non lo so, è così che funziona…

N: No, la domanda è: perché devo farti una domanda?

Z: Ma chi siamo, Totò e Peppino?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :