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INTERVISTA A…/ Paola Saluzzi: “Far parte di Sky Tg24 è stato un grandissimo risultato ottenuto”

Creato il 17 febbraio 2011 da Iltelevisionario

INTERVISTA A…/ Paola Saluzzi: “Far parte di Sky Tg24 è stato un grandissimo risultato ottenuto”

(di Alessandra Giorda) Sky, la televisione satellitare che sta riscuotendo sempre più successi, sarà oggetto della nostra attenzione da oggi ai prossimi mesi. Conosceremo meglio chi sono i personaggi che con duro e costante lavoro hanno dato il loro contributo ad incrementare i sempre maggiori abbonati super soddisfatti.

Vorrei ora porre l’accento su Sky Tg24, il canale dell’informazione, diretto dal competente ed amato Emilio Carelli che lasciata Mediaset, dove già si era imposto per talento, ha sbaragliato in Sky. Moltissimi sono i Tg, super partes, che durante il giorno si susseguono, tutti con un must: obiettività nella notizia. Gli approfondimenti sono curati in maniera minuziosa ed il linguaggio è semplice.  Nel giorno di San Valentino si è inaugurato nei bellissimi studi di Milano Santa Giulia il Tg delle 21. Alla conduzione  il bravissimo Andrea Bonini (prossimamente nostro “ospite” su ilTelevisionario) che raccoglie con successo i favori degli ascoltatori. Molti saranno i giornalisti che per Voi intervisterò con grande onore, carissimi lettori, li conosceremo insieme in modo che quando li vedrete in televisione potrete apprezzarli nella loro interezza, come professionisti e come persone.

Ad aprire la lunga kermesse, non poteva che non essere Lei, la bella,brava e colta giornalista Paola Saluzzi. Ogni giorno con grande professionalità e dignità conduce Sky Tg24 Pomeriggio, dalle 14,35 alle 16,00. Affronta tematiche di politica e attualità ponendosi sempre con grande rispetto per le notizie, con massima educazione e  sensibilità con gli ospiti in studio.

Per me è un onore potervela presentare, affinché possiate conoscerLa meglio, poiché come ormai sapete amo capire cosa si cela dietro al personaggio. Paola è veramente una bella persona in tutti i sensi, l’ho intervistata con immenso piacere. Ripercorriamo la carriera, le esperienze come giornalista, gli interessi, le sensazioni ed i credo come donna fino a spingersi in una profonda riflessione su un tema sempre attuale: cosa c’è dopo la morte e le persone care che ci hanno lasciato nella vita terrena ora dove sono? Scopriamola insieme.

 

D: Fai il tuo esordio in Tv nel 1987 con il programma “Viaggio intorno all’uomo” di Sergio Zavoli, che ricordo hai?

R: Un bellissimo lavoro in una redazione di primissimo ordine. Attività redazionale in tutti i sensi dove ho avuto l’opportunità di conoscere i “giganti”, iniziando da Zavoli, che si attorniava di giornalisti del suo stesso livello. Lunghe riunioni, che non finivano mai, alla sera. Le tematiche del programma erano affrontate attraverso film, come Lo Squalo di Spilberg, che venne preso ad esempio per tutte le paure. Chi è lo squalo nella vita? Uscì “fuori” la droga da lì il congiungimento con Muccioli. Telefonai a questo grande personaggio, di sera, ricordo l’emozione nel parlare con un protagonista indiscusso, l’uomo che raccoglieva per strada le persone emarginate. Facevo solo da tramite, poiché componevo il numero telefonico, mi presentavo e passavo la telefonata a Zavoli. Tuttavia l’adrenalina era alle stelle. Ho sempre provato piacere ad ascoltare i “grandi” che parlavano di una grande televisione.

 

D: Dal 1987 ad oggi hai percorso parecchia strada, rifaresti tutto o cambieresti qualcosa?

R: Ho fatto tantissime esperienze tutte diverse tra loro, infatti ad un certo punto mi sono chiesta: “Da grande avrò capito cosa vorrò fare”? Oggi ti posso dire che in tutto quello che ho fatto mi sono divertita ed ho appreso qualcosa d’importante. Quando sono stata chiamata a recitare in Casa Vinello, se non ci fosse stato di mezzo il centralino di Mediaset, avrei pensato ad uno scherzo. La produzione mi disse che era stata informata che i giornalisti a TMC erano in cassa integrazione e che avendo una forza comica in determinate situazioni mi avrebbero voluta a lavorare in questa fiction. Altre persone al mio posto, avrebbero rifiutato sostenendo di fare i giornalisti e non gli attori. Invece io mi sono tuffata in questo nuovo progetto.

 

D: Che ricordo hai di Casa Vinello, di Sandra e Raimondo?

R: Lavoravo dal mercoledì al venerdì. Terminavo di girare alle 13 ed avevo l’aereo alle 15. Puntualmente mi imbarcavo su quello delle 19. Non me ne andavo dal set per il piacere di vederli recitare. Era talmente impagabile, divertente ed emozionante stare con Sandra, Raimondo e la troupe che sembrava mi fosse stata cucita addosso. Pensa che ad una fine produzione i Vinello di tasca loro pagarono una torta di grandezza pari ad un tavolo per quindici persone e ricordo che Lui disse a Lei: “ Sandra vai a chiamare le signore addette alle pulizie dei bagni e dei camerini che si uniscano a noi a mangiare la torta”. Così è stato. Festeggiammo tutti insieme lì a Cologno.  Sentii quanto si dissero sottovoce  i due autorevoli e, nello stesso tempo, umilissimi coniugi,  perché ero lì vicino. Stavo benissimo con loro e non avevo mai voglia di tornare a Roma. Ho riso tantissimo,  mi sono divertita ed ho appreso molto. Gli operatori mi chiamavano “Buona la Prima”, tranne un giorno, in una puntata, dove dovevo dare uno schiaffo a Raimondo. Non ci riuscivo, abbiamo ripetuto la scena per cinque volte, finché Lui sbuffando disse: “Andate chiamare mia moglie che me lo da senza alcun problema”. Ti giuro  che avevo difficoltà e dissi: “No, no, non ci riesco è una questione di rispetto”. Fu l’unica situazione in cui  ripetemmo così tante volte la scena.

 

D: Come sei “approdata” in Sky?

R: Chiedendo un colloquio al direttore Emilio Carelli nel tentativo di coprire un qualsiasi problema. Volevo che nel periodo estivo vagliasse il mio modo di lavorare attraverso una prova di pochi mesi. A tu per tu, mi ha raccontato il modo di lavorare a Sky ed io gli dissi che oltre ad essere dal primo minuto una fedele abbonata, volevo lavorare nel suo Tg, perché la sensazione era quella di un lavoro svolto in assoluta parità. Oggi ne ho la certezza. Ci sono valori inconfutabili quali, qualità umana, professionale, massima attenzione alla veridicità della notizia, grande rispetto, anche quando devi dare una notizia non positiva, dell’attore principale o collaterale. Non si affonda il coltello nella piaga. Far parte di Sky Tg24 per me è stato un grandissimo risultato ottenuto. Carelli mi prese a lavorare per un’estate, pausa per l’autunno-inverno e ritornai l’estate successiva. Maria Latella si era spostata  a “fare” il programma della notte e l’intervista domenicale. Sono stata così confermata per l’approfondimento del pomeriggio e questa notizia mi ha reso molto contenta.

D: A Sky Tg24 siete molte giovani donne, ci sono più sgomitate ed invidie o amicizie?

R: Devo dire molte più amicizie. A questo aspetto ho prestato attenzione fin dal primo giorno,  poiché mi incuriosiva molto per due motivi: uno della sopravvivenza e l’altro della curiosità. Forse poiché sono stati formati tutti insieme sono un bel gruppo unito. Non so darti una spiegazione, ma posso assicurarti che ci sono delle amicizie ben radicate. E’ un piacere vederle insieme. Ti accorgi che non c’è dietro un atteggiamento forzato, ma prevale il cameratismo. Siamo tutte sulla stessa barca!

INTERVISTA A…/ Paola Saluzzi: “Far parte di Sky Tg24 è stato un grandissimo risultato ottenuto”

D: Hai vinto il premio Grand Prix Corallo Città di Alghero, per il bellissimo programma che conduci al pomeriggio su Sky, di approfondimento politico, sociale e temi di attualità, quali sensazioni hai provato?

R: Grande gratitudine per il mio direttore. Per me non si tratta solo di una conduzione, ma anche di una scrittura quotidiana del programma. Non posso negare che ho provato grande piacere. E’ un premio di alta qualità. Mi ha fatto capire quanto buono fosse stato il lavoro di questi anni. Mi ha emozionato molto; ero contenta e soddisfatta avevo un bel sorriso stampato in viso. Ricordo che ero con il collega Andrea Bonini,  a cui voglio molto bene,  giornalista con ottime qualità, e mi sono detta. “Bene, brava, bis”.

 

D: Sei una donna sensibile e di massima educazione. Questi  tuoi pregi ti hanno aiutato nella vita o no?

R: Si mi hanno aiutato. Per quanto oggi giorno si dice che bisogna essere più aggressivi, devo ammettere che fatte le dovute riflessioni, sono contenta di avere questi valori. I bilanci vanno fatti nella vita, come in un’azienda, una volta l’anno, ma a seconda delle situazioni è bene farli anche una volta alla settimana. La mia educazione deriva da ciò che mi è stato insegnato in casa. Sono molto amica con Fabrizio Frizzi e gli voglio bene, lo considero un amico molto caro. Con lui affrontiamo l’argomento dell’educazione e ci diciamo che abbiamo smesso di essere educati con tutti. Quindi massima educazione con i ben educati, mentre con i maleducati parliamo la stessa lingua, non tanto nella maleducazione quanto nel “ti metto a sedere nel posto che meriti”. Questa è stata una forma di crescita che credo te la dia l’età che porta con se l’esperienza. Dico mille volte grazie ai miei genitori perché sono loro che mi hanno formata, i loro insegnamenti sono stati fondamentali.


D: Cosa pensi della situazione politica attuale?

R: Sono un arbitro, quindi non posso parlare di politica. I Partiti giocano tutti i pomeriggi nel mio studio ed io mi sento la Collina(arbitro) della situazione. Ti posso solo dire: guardiamo quello che succederà.

 

D: Se ti venisse fatta una proposta di “scendere” in politica, accetteresti?

R: Mi è stato chiesto più volte, forse in futuro si, oggi sono contenta del mio lavoro. Per una mia linea personale credo che si debbano fare certi passi quando si è sufficientemente preparati. Non posso dire, da domani m’invento questa cosa piuttosto che un’altra. Per ora guardo la Politica da vicino. In futuro potrebbe esserci una svolta.


D: Chi è Paola Saluzzi nel privato?

R: Più o meno la stessa identica persona che si vede in pubblico. Meno, perché quando mi “arrabbio” lo faccio veramente, in pubblico devo tenere a bada la mia ira. Pensa che quando sono in trasmissione e sento dire cose inaudite, mi irrito subito, trasformando il viso ed il mio delizioso regista, poiché quando sono in onda ho un auricolare che mi tiene costantemente in contatto con la regia, ogni tanto mi dice: “Non fare quella faccia! Non riesco a farti i primi piani”.  Più perché sono una persona che ama ridere più che sorridere. Mi riservo di piangere, in privato, quando sento la necessità, è giusto farlo e sfogarsi. Credo di essere una persona solare, felice di quello che sta realizzando e contenta di quello che ha. Il complimento più bello che mi fa la gente è: “Lei è proprio come la vedo in Tv, tranne che dal vivo è molto più alta di quello che appare”. Non so perché in televisione risulti più bassa.

 

D: Come trascorri il tempo libero?

R: In famiglia e con gli amici carissimi che ho. Passo dal divano, in profondo rilassamento con un raggio di sole che oltrepassa la finestra e mi abbraccia in compagnia di un bel libro a momenti di super attività. Con la mia auto vado a fare lunghi viaggi con persone care. Mia sorella mi chiama la camionista, poiché sostiene che sono in grado di macinare tanti chilometri per vedere qualcosa di bello e mi dice sempre: “Non so come tu riesca”. Ti faccio un esempio: tempo fa mi sono recata a Ravenna perché non ricordavo bene i mosaici. Ho telefonato ad amici invitandoli ed al loro si, via subito. Passo da momenti di grande riposo, credo per vera stanchezza a momenti di voglia di fare. Amo andare al cinema. Ho visto ultimamente due film, uno è Hereafter di Clint Eastwood e l’altro Il discorso del Re. Li consiglio a tutti. Il primo è un film spettacolare, tratta di un tema in cui credo molto: la vita oltre la morte e lo fa in una forma che scema da ogni riferimento religioso. Il  secondo è un’altissima scuola di cinema a metà tra Inghilterra ed i migliori Stati Uniti. Spero vinca tutti i premi a cui si pensa. Adoro andare a teatro. Sono innamorata del Cilento: è la mia patria e quando dico alla mia auto vai lì, essa ci va, ormai conosce la strada.

 

D: Approfondisci il concetto che hai appena espresso della vita dopo la morte?

R: Sono credente, sono cattolica ed ho avuto la fortuna di avere un insegnamento da mia madre di una fede non bigotta. Sono convinta che ognuno di noi emetta un’energia, anche solo parlando al telefono. Ritengo che il corpo sia un formidabile involucro ed anche quando non si muove più la persona rimanga sottoforma di onde, energia e spirito. Ci credo fermamente. Ho un grandissimo rispetto per i sepolcri. Da piccola non mi è mai stato fatto vedere come un posto dove avere paura, orrore e dolore. E’ un luogo dove si portano i fiori alle persone che non ci sono più, ma che continuano a girarci intorno ed a essere con noi. Chi abbiamo amato non ci lascia mai. Se hai fatto del bene ti trovi abbracciato dall’amore altrui se hai fatto del male ti trovi in una zona grigia dove nessuno ti viene più a cercare. Questo tema è stato affrontato anche da un autore che amo tantissimo, considerato l’inventore del Natale: Charles Dickens. E’ un sensitivo e crede che esista un post mortem.



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