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Intervista a Romina Casagrande, autrice di "Amailija" edito da Anguana Edizioni

Creato il 27 dicembre 2011 da Maila Tritto


Avete sacrificato tutto in nome
del vostro impossibile amore.Con la vostraarroganza avete
provocato solo morte e sofferenza.
Vi avevo avvertito Margareth.
E non avete voluto ascoltare.
Ve lo prometto. Non ci sarà più
pace per voi. Come non ce ne
sarà mai più per me.



Benvenuta Romina, in A dream of reading
Ciao, Maila! Innanzitutto ti ringrazio per esserti interessata ad Amailija e per l'opportunità di parlarne che mi offri con questa intervista.

Chi è Romina Casagrande?
Partiamo con la domanda forse più difficile...Non sono molto brava a parlare di me. Le persone che mi sono più vicine sono abituate ad avere a che fare con aspetti molto contraddittori del mio carattere. Posso essere molto ottimista e combattiva, idealista, vivere in mondi creati dalla mia immaginazione, ma so anche essere concreta e realista, ipercritica tanto che a volte vorrei prendermi una vacanza dal mio caratteraccio. Sono una persona normale, insegno Lettere in una scuola media, lavoro che adoro, e amo scrivere storie.
Amailija è il tuo primo romanzo. Come nasce l'idea di scriverlo?
L'idea è nata qualche anno fam quando ho scoperto la figura di Margarete Maultash, la "terribile" contessa cui si ispira il personaggio di Margareth. Ho trovato la sua storia incredibile. C'era già tutto, era tutto lì, sotto il mio naso: la leggenda, la magia, il mistero. Una bambina costretta a sposarsi a dodici anni che diventerà una donna combattiva e ribelle, disposta a tutto per difendere la sua libertà e ciò che le appartiene. E che ha pagato duramente ogni sua scelta anticonvenzionale.
Quanto c'è di te in Alice - la protagonista? Se dovessi fare una scelta, chi preferiresti tra Alice e Margareth?
C'è un po' di me in ciascuno dei personaggi di Amailija. Se dovessi scegliere tra le due storie d'amore che corrono parallele nel romanzo, quella di Margareth e Christoph è forse quella cui sono maggiormente legata perché più sotterranea, complessa. Ma ad Alice ho "prestato" un lato del mio carattere che mi crea spesso qualche problemuccio e che ne crea parecchi anche a lei: la gelosia.

Il libro preferito da bambina?

Da bambina amavo moltissimo i romanzi di Roald Dahl, Le streghe, Il GGG...di un'ironia deliziosa. Poi è arrivato il fantasy, tutto il ciclo di Shannara e naturalmente, ma un pochino dopo, Marion Zimmer Bradley, Le nebbie di Avalon.
Il libro preferito da adulta?
Il tamburo di latta
, di Gunther Grass. Un libro cupo, forte. Gli orrori del nazismo e della guerra visti da uno dei personaggi secondo me più originali della letteratura: un nano, o meglio, un bambino che a tre anni capisce la falsità del mondo e che si rifiuta di crescere. Grottesco, surreale, spietato, bellissimo.
Come nasce la tua voglia di scrivere?Inventare storie è sempre stato un gioco abbastanza "spontaneo". Ascolto una canzone, incrocio per strada una coppia o un personaggio particolare e mi viene da creargli un passato, cucirgli addosso una vita. Quando ho cominciato a scrivere queste storie, le cose si sono complicate. Perché la scrittura ha delle sue regole, è fatta anche di trucchi, di tecnica.
Il modo migliore di trascorrere il tempo?
Lunghe passeggiate con la mia musica nelle orecchie e i miei cani.
Quando scrivi, cosa non dovrebbe mai mancarti?
Sempre loro, i miei cani accucciati sotto la mia scrivania o appisolati sulla poltrona.
Progetti per il futuro?
A gennaio uscirà il mio secondo romanzo, Dreamland Forest, per la casa editrice Nulla Die. Un fantasy di ambientazione storica, altomedievale. Protagonisti sono gli angeli, ma angeli un po' particolari. Una delle tre voci narranti è una creatura antica, speciale, costretta a vagabondare sulla Terra. Dreamland Forest racconterà la sua lotta per salvare l'ultimo mezzosangue dotato di poteri. E questa volta non saranno solo demoni e forze maligne a complicare la faccenda, ma un amore impossibile. E una scelta che richiederà un sacrificio e un prezzo da pagare, mettendo in discussione ogni certezza.
Grazie Romina, per essere stata ospite del Blog e buona fortuna per tutto!
Grazie di cuore a te! È stato un grandissimo piacere. Davvero un onore.
Romina Casagrande: è nata a Merano nel 1977. Laureata in lettere con indirizzo classico, insegna presso la scuola media Giovanni Segantini di Merano. Ha collaborato con il Museo del Turismo-Touriseum di Merano e con il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano-Museion, sotto la direzione dell'artista Heinz Mader. Appassionata di storia, tradizioni e folklore, divide il suo tempo tra scrittura e pittura in una casa piena di animali. Amailija è il suo primo romanzo.


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