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Intervista al Maker: Babbaluci

Da Artigianando
In questa, che è la prima di una serie di interviste, ci occuperemo di una Maker di origine siciliana, trapiantata in Brianza. Le sue creazioni sono realizzate con diversi materiali, compresi quelli di recupero:  Teresa Brescia - Babbaluci
1 – Presentati 
Ciao, sono Teresa, ho 28 anni e vivo nell'operosissima Brianza.  Sono una “creativa un po’ anomala”, molto realista e in un periodo caratterizzato da delusioni, riflessioni e prese di posizione…
Intervista al Maker: Babbaluci Esattamente dieci anni fa mi diplomavo come perito industriale tessile con specializzazione in disegno per tessuti, per poi iscrivermi alla facoltà di architettura… questi due passaggi sono stati fondamentali per le mie passioni e per la mia vita lavorativa, nel bene e nel male. Nel bene perché mi hanno formato dal punto di vista artistico e progettuale e nel male perché mi hanno messo di fronte al duro contrasto tra fantasia e realtà nel momento stesso in cui ho iniziato a lavorare, più di cinque anni fa, e tutte le idee, gli spunti creativi e i buoni propositi sono stati decapitati da burocrazia ed economia. Fortunatamente, di pari passo con l’università, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dei bijoux artigianali, sempre come autodidatta, dapprima approcciandomi a tecniche e materiali convenzionali e poi, una volta imparata l’arte, l’ho messa da parte per lasciar spazio alle sperimentazioni. Questa è stata ed è tutt'ora la mia valvola di sfogo, il mio angolo di paradiso dove poter decidere e agire incondizionatamente, dove poter fare e disfare, provare e imparare e creare, creare e ricreare! 
2 – Che origine ha il nome del tuo blog?
Come me, anche il mio blog ha origini siciliane. Babbaluci è il nome di una piccola lumachina bianca, famosa per la sua caparbietà che, nonostante le sue piccole dimensioni, la porta a spostare sassi molto più grandi di lei. E i miei “babbaluci” sono tutti quegli oggetti che nascono da un’idea creativa che arriva nel bel mezzo della notte, o alla fine di una giornata pesante e che non ti permette di fare null'altro se non di metterti al banco di lavoro e tenerti incollata alla sedia finché dalle mani non emerge il manufatto finito. 
3 – Come hai cominciato a lavorare con queste tecniche e materiali? 
Non ho una tecnica precisa su cui mi focalizzo, come dicevo prima mi piace sperimentare ogni materiale che mi capita in mano. Nel momento in cui hanno cominciato ad andarmi strette le tecniche tradizionali, ho iniziato a spaziare con vari materiali di recupero: gres, legno, metallo… e per ognuno di questi materiali ho cercato di capirne pregi e difetti e quale fossero il modo migliore e la tecnica da adottare per trasformarli in componenti che potessero integrarsi con l’idea di gioiello, senza che l’effetto di recupero prevalesse sul resto e viceversa. 
Intervista al Maker: Babbaluci   
4 – Cosa provi mentre crei? 
Mi rilasso… la mia mente si libera da ogni pensiero, per concentrarsi su ciò che sto facendo. Ma non è una concentrazione forzata, come quando devi studiare per un esame, è più un rapporto esclusivo e collaborativo che si viene a creare tra la fantasia e la materia. 
5 – Cosa provi nei confronti di una tua creazione? 
Sono molto autocritica, cerco sempre di perfezionarla, se qualcosa non mi convince magari la riprendo in mano anche dopo giorni e la modifico finché non diventa “come dico io”! 
Cerco la precisione in ogni creazione, la passo mille volte tra le dita per vedere se da qualche parte è rimasta una sbavatura che graffia, la levigo, la osservo, la indosso per vedere se risulta ben in equilibrio o se si sbilancia. Per me è fondamentale la portabilità e la comodità di un gioiello. Su questo sono molto pratica e forse anche per questo non amo i gioielli ingombranti. Per me il gioiello è un accessorio che valorizza, non che copre o che emerge prepotentemente, e non deve dar fastidio nei movimenti naturali che svolgiamo. Deve essere un simbolo che ci accompagna, non che ci ostacola. 
  
6 – Hai difficoltà a separarti dalle tue creazioni? 
Assolutamente no. Ciò che amo è fare il lavoro che sta dietro, è da questo che non riuscirei mai a separarmi. Separarmi da una mia creazione significa che qualcuno ha apprezzato e capito ciò che c’è stato prima ed io ne sono contenta. Anche perché così faccio spazio per ricominciare a creare qualcosa di nuovo! 
7 – Come nasce l'idea per una creazione? Il più delle volte è tutto molto istintivo, quindi l’idea non lascia tempo a schizzi progettuali e passa subito alle mani, ma capita che mentre sono in ufficio mi venga in mente qualcosa e allora lo “butto giù” molto velocemente e schematicamente per fissare i punti focali e provare a realizzarli una volta a casa. Solitamente l’idea nasce molto naturalmente perché è la materia che mi ispira. A volte mi metto a creare e capisco che non vado nella direzione giusta perché magari ciò che avevo in mente non può essere realizzato con gli strumenti che ho. Per fare un esempio concreto: le prime idee con le piastrelline di gres partivano proprio dalla foratura dello stesso. Ma una volta preso in mano il trapano, il gres non ha voluto saperne di collaborare, mi ha detto “mi hanno studiato per essere indistruttibile, ora vorresti arrivare tu e forarmi così!?” E quindi ho dovuto abbandonare l’idea della foratura, che mi avrebbe sicuramente reso la vita più facile, e ho dovuto inventarmi vari modi per “incastonare” la piastrellina di mosaico e sottometterla alla mia volontà! 
Intervista al Maker: Babbaluci   
8 – Perchè e in che modo hai deciso di proporti?
Questo è ancora un mistero! 
Ho un blog, che però non riesco a seguire costantemente come vorrei e come si dovrebbe fare, per via del lavoro e anche un po’ del mio carattere riservato e in cui solo ora sto iniziando aprirmi e a scrivere qualche emozione e qualche riflessione in più, ma di certo non è un blog di successo, e per questo anche lo shop on line non è dei più cliccati. 
Ho partecipato lo scorso anno ad un evento di quelli “fashion”, pagando per altro molto, e che mi ha molto deluso perché mal organizzato, mal allestito e in cui, nonostante partecipassero quasi tutti professionisti, la professionalità è stata molto latitante e ha lasciato spazio ai soliti favoritismi dettati dalle amicizie. 
Ho fatto qualche mercatino, ma soprattutto prediligo ancora il rapporto tradizionale e il passaparola tra clienti. 
Ciò che mi da invece più soddisfazione e lo Store di Cittadellarte (fondazione Pistoletto) a Biella, un negozio che seleziona solo proposte che si basano su concetti di eco sostenibilità e di riciclo e recupero e in cui i clienti pretendono di trovare e apprezzano solamente oggetti concepiti secondo questi criteri. 
E in questo periodo di riflessione sto proprio lavorando sul contesto in cui devono stare le mie creazioni: ho capito prima di tutto dove NON hanno senso di stare e adesso cercherò di capire dove farli stare e che strada percorrere per farceli arrivare. 
9 – Quali obiettivi vorresti raggiungere?  Intervista al Maker: Babbaluci    Se me lo avessi chiesto un anno fa ti avrei risposto un po’ come tutti: “vorrei che ciò che oggi è un hobby e una passione diventasse lavoro”. E invece no, oggi non ti dirò questo. Perché voglio che la mia passione resti tale e non venga contaminata da tutte quelle “rotture di scatole” che emergono quando diventi imprenditrice di te stessa. Non vorrei mai dover dire “ma chi me l’ha fatto fare!” 
Però vorrei riuscire ad avere qualche punto vendita in più, in modo da poter avere un continuo “ricambio” e di poter autofinanziare questa passione, e trovare quello spazio per le mie creazioni, di cui ti parlavo prima, sia dentro che fuori dal web. Vorrei imparare tecniche nuove da “adattare” ai materiali che già utilizzo, e imparare a conoscere e lavorare nuovi materiali di scarto. E, cosa che già sto facendo, vorrei affiancare alla produzione di bijoux, quella di complementi d’arredo, che mi appassionano molto e che per ora ho dovuto un po’ accantonare a causa della mancanza di spazio. 
10 – A che punto di questo tuo percorso senti di essere arrivata? 
Diciamo che in questo momento mi sento di aver tirato i dadi e di essere capitata sulla casella “torna alla partenza”. Ma adesso riparto con un bagaglio di esperienza diverso e con uno spirito diverso. Essere consapevoli dei propri errori e sapere quali strade non dover più percorrere, mi fa già sentire ad un buon punto, e ancor meglio avendo fissato dei piccoli obiettivi più vicini e più specifici. 
11 – Con quali altri materiali/tecniche vorresti cimentarti per provare le stesse sensazioni? 
Non metto limite a tecniche e materiali, ma ora sono sicura di volermi concentrare sul riuso e sul recupero. Mi piace lasciarmi ispirare dalla materia e quindi ciò che la gente vorrà scartare e capiterà sulla mia strada sarà sempre ben accetto e in base a quello cercherò e svilupperò la tecnica che mi sembrerà più appropriata, sia per creare gioielli che complementi d’arredo. 

E mail: [email protected]
Blog: http://babbalucistyle.blogspot.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/pages/Babbaluci-di-Teresa-Brescia/102366453162687
Luca Ballarini

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