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Intervista alla coppia di Igor Libreria di Bologna

Da Pianetagay @pianetagay
Intervista alla coppia di Igor Libreria di Bologna
IGOR è una libreria dedicata anche alla diffusione della cultura lgbt a Bologna e in Italia. La libreria è una delle poche indirizzate anche a una clientela spesso poco valutata nel mercato globale dell’editoria e della distribuzione nostrana. Abbiamo intervistato Luca e Raffaele, i due fondatori e gestori della libreria, toccando anche temi che riguardano l’attualità e le prospettive del movimento lgbt e del riscatto civile per l’affermazione dei diritti lgbt.
Perchè IGOR Libreria?
E' un acronimo e significa International Gay Oriented References. E' anche il nome del nostro cane, sempre presente in libreria.
Era il settembre 2007, l'idea era stata già ponderata ed è stata attuata in base a una serie di fattori. Innanzitutto perchè libreria internazionale. Importiamo libri e riviste straniere per Enti pubblici : biblioteche universitarie, C.N.R., ENEA, etc. . Dal 2005 in avanti pensavamo fosse occorrente ampliare il settore anche al mondo gay. Negli ultimi anni i suddetti enti, per sempre maggiori tagli finanziari e conseguenti tagli di spesa cominiciano una politica di risparmio appaltando la fornitura di acquisto di libri e riviste a grosse ditte multinazionali ns. concorrenti provocando un lento ma continuo ns. calo di fatturato. Nel 2007 abbiamo deciso, quindi, di aprire la libreria al pubblico con specializzazione nel settore lgbt: siamo gay e siamo librai. Forte entusiasmo all'inizio. Volevamo aprire anche un bar, a fianco delle vetrine della libreria. Nessuno, però, si è ritenuto disponibile a prestarsi per l'apertura dell'esercizio. Ora c'è un riparatore di biciclette. Il lavoro ci diverte, ma le cose non vanno a gonfie vele. Siamo specializzati con potenzialità alte ma pensavamo ci fosse una grossa risposta di pubblico. Sentiamo anche di altre librerie lgbt che stanno aperte con difficoltà o che hanno già chiuso. Stiamo resistendo con un mondo dell'editoria che vive in cattive acque, una pessima normativa, un presidente del consiglio che ha forti interessi privati con una sua casa editrice. Intanto portiamo avanti anche l'altra occupazione di libreria commissionaria internazionale. Esiste, poi, la possibilità dell'e-commerce, ma è spesso un investimento senza grandi profitti. La fortuna è di avere creato una sinergia con il Cassero dal momento che possiamo organizzare iniziative di presentazione di libri di autori che, magari, chiedono spesso vitto e alloggio, spese che il Cassero può assicurare con maggiore facilità. Col CDoc, Centro di documentazione del Cassero, esiste un'ottima collaborazione.
A Bologna vengono molti stranieri e turisti gays e lesbiche che spesso entrano, comprano; mentre con la comunitá gay locale non si è riusciti molto a fidelizzare un rapporto di clientela. Altri problemi derivano dalla vendita dei dvd: in Italia si può ancora scaricare film via rete, mentre negli altri paesi è "realmente" reato e, dopo tre volte che si tenta di farlo, si rischia la sospensione del contratto di connessione. C'è anche un aiuto da parte di clienti che decidono di comprare un libro specializzato a tema nella nostra libreria, rifiutandosi di acquistarlo in altre librerie. Il cliente più anziano di solito entra e comunica anche con noi, instaurando quel rapporto tipico di una piccola libreria, mentre il giovane cliente entra e non instaura un rapporto forte di dialogo, comportandosi come se fosse in un discount o in una grande catena libraria. Da noi si può comunque ordinare qualsiasi tipo di libro.
Prospettive?
Speriamo che la crisi finisca presto. E' tutto un punto interrogativo. Parlando con altri colleghi ci assicurano che occorre solamente attendere tre/quattro anni al massimo e, poi, il mercato si sbloccherà e riprenderà. Speriamo che sia così, intanto vediamo come risponderà la clientela gay, ambito di mercato difficile ancora da interpretare.
Clientela? Quale tipologia?
Intervista alla coppia di Igor Libreria di BolognaMolta gente ha fatto osservazioni sul fatto che la libreria è troppo visibile, meravigliandosi del fatto che non ci fossero le vetrine oscurate all'ingresso: sono coloro che vogliono non apparire, non manifestarsi, rimanere in incognita. Si vergognano. Dobbiamo dire che molta gente del quartiere, invece, soprattutto donne, si fermano, magari anche quando facciamo iniziative in libreria, e ordinano libri, pubblicazioni. Il problema è che ci sono pochi giovani omosessuali come clienti. Se sono universitari, poi, sono più propensi ad andare dove si risparmia maggiormente, perchè economicamente in situazioni non agevoli, con formule più convenienti. E' paradossale, poi, che vengano giovani a portare volantini e brochure di associazioni lgbt, ma non avvertano l'interesse di fermarsi e comprare qualche testo o solo documentarsi .
Quali sono gli articoli più richiesti?
Le pubblicazioni fotografiche vanno poco. I libri di narrativa sono molto richiesti, come anche i dvd. C'è una crisi delle pubblicazioni fotografiche maschili. rimangono ancora richiesti classici delle pubblicazioni fotografiche come: man to man, the male nude, the male ideal - the nude male - self exposure, le monografie di mapplethorpe, newton, ritts, avedon ma anche duane michael o erwin olaf, e tra le novitá: players della Gmünder. Buone anche le vendite di calendari (tra tutti dieux du stade) e la rivista Butt; adesso avremo anche una novità inglese, la pubblicazione di un nuovo magazine prettamente di cinema gay, little joe magazine.
Quali sono i romanzi più richiesti, invece?
Acqua Storta di L.R. Carrino, Beijing Story, i libri di Matteo B. Bianchi (nostro caro amico) , i libri della Playground (tra i quali spiccano sempre Alex Sanchez e Edmund White ma anche il francese Rachid o. ed il nostro Gilberto Severini), Insy Loan, il libro di racconti di giancarlo pastore "Io non so chi sei"; Come diventare gay in cinque settimane di Claudia Mauri ha riscontrato un ottimo successo. Tra i comics in italiano da citare due pubblicazioni agli antipodi: "il libro dell'amore di Gus & Waldo" di Massimo Fenati e "racconti estremi" di Gongoroh Tagame e bene anche i libri di grafica di importazione.
E quali, invece, i dvd, passando alla cinematografia e al documentarismo?
E’ stravenduto Latter Days, meno richiesta la collana Queer (che non ha più presentato nulla da tempo speriamo in qualche altro editore illuminato). Ottimo successo è attribuibile alle opere di Eithan Fox e ad alcune di Gus Vant Sant. Molti sono i clienti, poi, che chiedono opere di nicchia e di importazione. Ozpetek e Almodovar mantengono sempre un buon ritorno. E' piacevole anche sottolineare come un'opera in francese sottotitolata quale Il tempo che resta di François Ozon abbia ancora discreto riscontro. Non scordiamoci, poi, dell'alto interesse che suscitano "Mysterious skin", "Crazy", "Little miss sunshine", "Cover boy". Occorre citare il buon ritorno di "The Beyrut apt" un documentario presentato anche ai Teatri di Vita, di cui siamo sponsor dell'annuale rassegna cinematografica a tematica lgbt, che riguarda la vita omosessuale libanese, con interviste a esponenti dell'unica associazione lgbt del mondo arabo. La situazione, chiosa Luca, non è così altamente differente dal sostrato politico e istituzionale nostrano.
Potete anticipare il vostro prossimo appuntamento?
Presenteremo il libro di Daniela Tazzioli "Puro amore" verso fine settembre. Inizierà sempre da ottobre la programmazione del Cassero, dove proporremo come libreria, come consuetudine, diversi incontri di presentazione libri.
Il movimento lgbt: quale è secondo voi la situazione politico e culturale, sotto l'ottica di persone che gestiscono una libreria e che promuovono aggregazione tematica di alta qualità, in cui oggi si trova?
La libreria ha vissuto una grande esperienza durante il pride 2008 che si è tenuto a Bologna. Abbiamo venduto molti gadget, che di solito non vendiamo alla nostra clientela abituale: mostrine, magliette, spille e quant'altro. Abbiamo avuto un alto fatturato in quei giorni. Diciamo che il punto dolente del Movimento consiste nell'esserci troppe divisioni politicizzate, anche se a Bologna sembrano esserci alcune sinergie tra le diverse realtà. Da esterno, seppure attento al Movimento, sottolinea Luca, vedo separazioni nette. Esistono e sussistono ancora oggi antagonismi, dissociazioni, separazioni. La separazione nel Movimento lgbt porta a niente. In Italia il Presidente della Camera attuale ha convocato tutte le associazioni lgbt: ebbene alcune di esse hanno rinunciato di esserci perchè critiche sul passato politico della carica istituzionale. Che senso ha tutto questo?
A Bologna c'è una certa sintonia tra Arcigay, MIT e altre associazioni minori. A livello nazionale e generale, comunque, le lotte fratricide non porteranno da nessuna parte nel breve termine. Voglio fare l'esempio della Spagna - dice Luca. In questo paese nel momento in cui è andato al governo Zapatero le associazioni lgbt hanno fatto quadrato, ottenendo di più di quello che rivendicavano. E ci saranno altre conquiste, anche sui diritti transgender. In Italia siamo lontani anni luce dal raggiungimento di questo livello. Tutto questo è anche dovuto alla separazione esistente. Senza unità le conquiste a breve termine sono difficili da raggiungersi. Finchè non ti scrolli di dosso le contrapposizioni tutto rallenta.
Rimandiamo al sito per ulteriori informazioni:
http://www.myspace.com/igorthegaybookshop#ixzz0ybjRi6Q1

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