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Intervista di Alessandro Bagnato alla scrittrice Genny Bigioni!!

Creato il 29 febbraio 2012 da Ale27 @alessandrobagn1

Intervista di Alessandro Bagnato alla scrittrice Genny Biagioni1.   Ciao Genny e benvenuta nel mio blog, vuoi presentarti ai miei lettori?Intervista di Alessandro Bagnato alla scrittrice Genny Bigioni!!Ciao a tutti, mi chiamo Genny Biagioni, sono nata nel 1975 a Pisa dove vivo e lavoro nella caffetteria che gestisco insieme a mio marito con cui, sei anni fa, ho messo al mondo un bambino che è la mia/nostra vita. Ho una passione quasi carnale per i libri sin da quando ero piccola e potrei definirmi con due parole, anzi tre: una lettrice accanita.2.   Il tuo romanzo d’esordio è “The Sun and the Moon - La Profezia” edito nel 2011 da Felici Editore. Ci vuoi parlare del tuo romanzo? Dove hai trovato l’ispirazione per scriverlo? Perché hai deciso di scrivere un romanzo? Ho deciso di scrivere un romanzo perché volevo avere una bella storia da leggere, che avesse per me un significato particolare, e per lasciare alle persone che amo una prova tangibile dell'importanza che hanno nella mia vita. Sì, perché anche se il mio è un fantasy, per creare i personaggi mi sono ispirata a coloro che mi circondano: sono così speciali che io non ho fatto altro che consentire al mondo di vedere quella Magia di cui sono dotati. D'altra parte, per scrivere il mio libro mi sono ispirata a quello che vedo e a quello che altri, attraverso la storia e le testimonianze archeologiche, ci hanno lasciato: come dice il mio Editor, The Sun and the Moon è un fantasy ancorato alla realtà. 3.   Ci parleresti della scelta del titolo e della copertina? Che messaggi pensi di dare ai lettori con le tue scelte? The Sun and the Moon è il titolo che si ripeterà per i tre libri della trilogia, mentre La Profezia è il sottotitolo del primo; la scelta del nome della saga è derivata anch'essa dall'osservazione di quello che mi circonda: il Sole e la Luna sono una presenza costante e vitale nell'esistenza di ognuno di noi, così belli e magici, eppure troppo spesso ci dimentichiamo di loro, dei benefici e delle scelte quasi inconsapevoli che compiamo in base al loro comparire nel cielo, e delle conseguenze disastrose se qualcosa nel delicato e perfetto equilibrio dell'Universo dovesse cambiare. Spero di dare proprio questo messaggio: di amare un po' di più la Terra bellissima dove poggiamo i piedi e di tornare ad avere quel legame atavico con il cielo e la natura che abbiamo perso. Per quanto riguarda la copertina, il lavoro è stato assegnato a Giulio Peranzoni, un bravissimo Illustrator che, dopo aver letto il manoscritto, ha dato alla luce questa creatura; devo dire che la prima volta che l'ho vista sono rimasta spiazzata perché era diversa da come me l'aspettavo, diversa dalle cover scelte di solito per i fantasy; poi, dopo averla guardata e riguardata, mi sono resa conto che Giulio aveva carpito l'essenza della mia storia: un piccolo dipinto con l'anima del mio romanzo, ecco cosa vedo quando la osservo.4.   Il tuo romanzo fa parte di una “collana” della Felici Editori denominata “Caleidoscopio”, ci spiegheresti cos’è e di cosa si occupa? E' una collana nata con lo scopo riunire e di dare spazio agli autori emergenti, scrittori diversi per età e per genere narrativo, e di promuovere le loro opere attraverso un attento lavoro di editing e una serie di presentazioni e partecipazioni ad eventi culturali in maniera collettiva; oltre, naturalmente, alle iniziative individuali che vengono accordate con ognuno. Un progetto che dovrebbe partire a breve è, infatti, “Caleidoscopio in tour” durante il quale toccheremo diverse città italiane scelte da ogni autore al fine di far conoscere il proprio lavoro e anche quello dei propri colleghi di collana. 5.   Il direttore della collana “Caleidoscopio” è “ Stefano Mecenate” ci parleresti di lui?Stefano ama definirsi (in linea con tutte le scelte operate dalla Felici Editore) un “artigiano dei libri”. Non è un tipografo o un libraio, lui crede profondamente in quello che fa e segue un autore in tutte le fasi, dalla correzione scrupolosa dei manoscritti, alla scelta della copertina, fino alla pubblicazione e alla divulgazione del libro. E' una presenza sicura per chi non è molto pratico e una conferma per gli altri. 6.   Il tuo romanzo è ambientato in “ Canada” a Thompson, ci parleresti di questa tua scelta? La protagonista del romanzo è Jay, ci spiegheresti chi è Jay? Cosa rappresenta Jay? Perché hai deciso di intrecciare la storia del tuo romanzo sulla sua figura? Jay vuole essere una rappresentazione di tutte le donne? Chi si può rispecchiare in lei?Il Canada perché avevo un amico che mi diceva che era il giardino di Dio e che lì il nostro Signore si era impegnato più che altrove. E Thompson non l'ho scelto io ma mi ha chiamata, in un certo senso: durante le mie ricerche, mi sono imbattuta nelle foto di alcune statue che raffigurano i lupi e che si trovano in via Spirito, nel centro di questa piccola cittadina, e ho capito che era lì che dovevo ambientare la mia storia. Per quanto riguarda Jay, la protagonista, racchiude tanto di me: i miei sogni, le mie paure, i miei desideri, la mia voglia di cambiare le cose.... Sì, direi che anche nel carattere focoso e testardo mi somiglia molto. Per dare vita al suo personaggio sono tornata indietro nel tempo, fino a diciannove anni, per descrivere le emozioni come si provano a quell'età: prepotenti, istintive e spoglie di quei filtri che, inevitabilmente, lo scorrere del tempo e le esperienze tendono a farci applicare. In Jay si possono rispecchiare molte donne, perché in realtà è una ragazza cristallina, dolce ma decisa, profondamente legata alla famiglia e che darebbe la vita per coloro che ama; ed è semplicemente un caso che incarni un grande potere, e non solo lei... 7.   Nella “ Prefazione” del tuo romanzo scrivi: <<... Due puntini, infinitamente piccoli nell’Universo, lontani ma legati l’uno all’altro da una linea sottile. Una sola è la direzione che devono prendere entrambi per incontrarsi. Quel filo luminoso che li unisce si chiama destino...>>. A mio parere è pregna di significato questa tua enunciazione. Ci spigheresti in breve linee che risvolto vorresti dare ai tuo lettori? Con la prefazione ho voluto riassumere in poche parole il senso del libro: il destino, visto come un grande disegno di cui siamo, è vero, solo delle pedine, ma che si compirà solamente in base alle scelte che effettueremo; un cambio di direzione e tutto viene riscritto. La Profezia è questo: un incontro, un unione e un amore che permetterà a quello che è stato profetizzato in passato di avverarsi; e la scelta consapevole dei protagonisti di piegarsi a questo disegno.8.   La protagonista Jay, in realtà “ Aurora”, nel tuo romanzo scopre che il suo nome è legato alla “ Profezia” del “ Sole e della Luna” che è appunto “ The Sun and the Moon”, titolo del tuo romanzo. Non tutti conoscono la profezia, ci parleresti di questa “Profezia”? Qual è la sua origine? A quale popolo o etnia appartiene? Ha un legame con il passato? La Profezia del Sole e della Luna è frutto della mia immaginazione e ho ipotizzato che fosse la più antica delle profezie del mondo magico, giunta agli uomini sotto forma di una tavola di pietra rotta a metà e scritta nell'antica lingua dei maghi, un idioma ormai perduto che solo Jay, l'Eletta, la strega nata da umani di cui parla la stele potrà decifrare. Ma la Profezia è molto altro e, solo attraverso il potere dei Talismani che dovranno essere riuniti e che racchiudono la Magia e la conoscenza, i protagonisti comprenderanno la propria missione. Per dare vita a quella del Sole e della Luna ho preso spunto dalle profezie del passato: popoli antichi come i Maya e gli egizi ci hanno lasciato le proprie visioni del futuro attraverso scritti che, nonostante le migliaia di anni e di chilometri che separavano queste civiltà, hanno numerosi punti in comune. Io ho giocato su queste similitudini e sull'eterno mistero che aleggia intorno a queste etnie.9.   Il tuo romanzo si intreccia nel suo interno con la data ormai “ memores” di tutti il “21-12-2012”. Una data che per molti esperti rappresenta solo la fine di uno dei cicli Maya. Quello che si andrà a concludere è iniziato secondo il “ Calendario Maya” 5000 anni fa. I Maya lasciarono la loro “ Bibbia” che prende il nome di “ Pol Vuhw”, vale a dire, il “ Libro della Comunità” dove ci sono trascritte i vari miti e le vari leggende del loro popolo. Perché intrecci il tuo romanzo con i Maya? Ci sapresti dire se il 21-12-2012 è un giorno scelto a caso dai Maya sino ad arrivare a noi? In questo giorno dell’anno, il 355° per la precisione, ci sono stati degli avvenimenti apocalittici come quello che si prospetta per il prossimo 21 dicembre? Da dove ti sei documentata per parlare dell’argomento? Quali sono gli esperti che ne parlano e cosa dicono? I Maya erano grandi osservatori del cielo e infallibili ideatori nell'invenzione di strumenti per la misurazione del tempo che, secondo la loro filosofia, non era una linea retta che scorreva in un'unica direzione bensì una linea circolare in cui gli eventi si verificavano ed erano destinati a ripetersi ciclicamente. Per i Maya il 21-12-2012 indica la fine di una delle cinque grandi ere e l'inizio di un'altra. Ma non solo per loro; anche gli egizi, astronomi eccezionali, adottarono il cielo come un grande orologio e, calcolando il tempo che la terra impiegava per passare da una costellazione all'altra per il processo degli Equinozi, si resero conto che i segni dello zodiaco erano come gli spicchi di questo grande quadrante. Il 21-12-2012, giorno del Solstizio d'inverno, la terra lascerà il segno dei Pesci, in cui ci troviamo adesso, e il Sole sorgerà proiettato verso la costellazione dell'Acquario: la storia ci racconta che questo segno, sotto il quale l'umanità ha vissuto l'ultima volta 26.000 anni fa, ha caratterizzato epoche in cui i nostri antenati hanno subito un salto intellettivo e evolutivo. E, in più, questa data simbolica è inserita anche in un estratto del Libro dei Morti, altra importante testimonianza del popolo egizio, secondo cui l'umanità si troverà sull'orlo dell'abisso. E' stato proprio il suo misterioso ripetersi e gli elementi comuni nella mitologia che mi hanno fatto decidere di scrivere un fantasy sul 21-12-2012. Mettere ordine e trovare il filo logico che collegasse i numerosi aspetti ha richiesto un accurato lavoro di ricerca; e mi sono servita, oltre che dei numerosi libri tradizionali, anche delle varie informazioni contenute in rete dove è facile reperire alcuni estratti di antichi volumi altrimenti inaccessibili.10.  Alla fine, secondo te, arriverà la fine del mondo? Spero proprio di no! 11.  Perché?Scherzi a parte, credo che, comunque, sarà la fine di un periodo e l'inizio di un altro: l'uomo deve prendere coscienza che, a questi ritmi, non si può andare avanti; le risorse non sono sufficienti per tutti e una piccola parte di mondo sperpera quello che dovrebbe essere equamente diviso e risparmiato per tutti. Penso che il 21-12-2012 possa essere una data simbolo per fare marcia indietro e rallentare la nostra corsa affannosa: come dire, l'ultimo passo prima di cadere nel baratro....12.  Genny quando scrivi, ti riferisci a qualche scrittore in particolare? A nessuno; in realtà, quando scrivo, sembra assurdo lo so, smetto i miei panni di scrittrice e vesto quelli da lettrice e mi domando cosa vorrei trovare in quelle pagine. Seguo l'istinto e ascolto cosa dicono i miei personaggi che, ormai, sono dotati di una volontà propria e spesso mi conducono dove vogliono loro. 13.  Che rapporto hai con la scrittura e quanto tempo gli dedichi?Un rapporto bellissimo. E' un qualcosa che fa parte della mia vita e di cui, ora, non potrei fare a meno, anche se, fino ad un paio d'anni fa, non avrei mai pensato di scrivere un libro; non è mai stato neppure un mio sogno! Mi è venuto in mente e l'ho fatto; e ho scoperto che ne ero capace e che mi riempiva di una grande soddisfazione. Sono una mamma, una professionista e una moglie piena di impegni, ma trovo lo spazio di scrivere togliendo del tempo alla lettura. D'altra parte, tutto nella vita non si può avere....14.  Che cosa ti sentiresti di consigliare a chi vuole intraprendere il tuo percorso?Di non aspettarsi troppo perché l'editoria è una giungla crudele e, al tempo stesso, di non smettere di sognare. E, se proprio vogliono imbarcarsi in quest'avventura, di affidarsi a case editrici serie, competenti e professionali.15.  Hai altri progetti in futuro? Ho appena terminato l'editing del secondo capitolo della trilogia che verrà pubblicato ad aprile, devo scrivere l'ultimo libro ed ho in mente un nuovo progetto editoriale, un romanzo fantasy/fantascienza autoconclusivo; ma se ne riparlerà più in là.16.  Dove si può acquistare il tuo romanzo “ The Sun and the Moon” edito con Felici Editore?Direttamente dalla casa editrice, nelle migliori librerie on line, come Feltrinelli, bol.it, Amazon, e nelle librerie (per il momento) della Toscana, ma tra breve inizierà la distribuzione a livello nazionale. E ricordo che la Felici Editori sarà presente, anche con i due volumi della mia trilogia, alla Fiera Internazionale del Libro che si terrà a maggio a Torino. Se qualcuno, poi, volesse una copia autografata, se mi contatta attraverso Facebook sarò felice di spedirgli io stessa il mio libro con la dedica personalizzata. 17.  Vuoi segnalarci qualche link sul libro?Www.felicieditore.ithttp://www.facebook.com/pages/Genny-Biagioni-The-Sun-and-the-Moon/236728176361544http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.anobii.com%2Fbooks%2F0172da92fd5981ecb6&h=PAQFTB3hkAQFrHLx2f9dUKP4yh7Xcy_IpqamZUTjLLujyKAhttp://www.facebook.com/apps/application.php?id=14371394230801218.  Vedi la scrittura di altri generi letterari nel futuro?Mai dire mai! Per il momento, però, trovo una maggiore ispirazione nel fantasy, che considero una magnifica cura per l'anima, un rifugio accogliente dove fuggire dalla vita reale, troppo spesso dura e dolorosa.19.  Cosa ti appassiona di più della varie forme che fanno parte dell’ “ oblò” della cultura?Ho un concetto molto vasto di arte e cultura; non potrei vivere senza musica, adoro il teatro e rimango a fissare inebetita dipinti e sculture; per non parlare della danza o delle parole di una canzone: amo tutto ciò che è espressione dell'arte, quella universale e quella personale che ognuno ha dentro. 20.  Sono solito chiudere le mie interviste con una domanda alla “Marzullo”. Per te Genny, il sole e la luna indicano il passare del tempo o è il tempo che indica il loro passare?Bella domanda... Credo che il sole e la luna indichino il passare del tempo, rappresentano il passato, il presente e il futuro: generazioni prima di noi ne hanno ammirato il volto e altrettante lo faranno domani. Abbiamo poche certezze nella vita, ma quella di veder sorgere e tramontare il sole, in un infinito alternarsi con la luna, è un qualcosa su cui possiamo contare e che ci accompagnerà ogni giorno. Grazie di essere stata nel mio blog.Grazie a te per avermi ospitata e un abbraccio a tutti i lettori che sono rimasti insieme a noi e che hanno letto quest'intervista fatta di domande intelligenti e, in un certo senso, dall'anima filosofica.

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