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Intervista Gastronomica a Romano De Marco

Da Anginapectoris @anginapectoris

Romano De Marco una graffiante ed insolita voce del noir di casa nostra.

Romano De Marco, abruzzese di Francavilla al Mare, classe 1965 di professione è responsabile della sicurezza in un grande gruppo bancario italiano, per passione si diletta a scrivere e pubblica il suo primo lavoro nel 2009 Ferro e fuoco ( Giallo Mondadori n. 2974 marzo 2009.
Nel 2011 esce il suo secondo romanzo Milano a mano armata con la prefazione di Eraldo Baldini edito da Foschi di Forlì ( Premio "Lomellina in giallo" 2012).
A casa del diavolo è del gennaio 2013 con l'etichetta TimeCrime per Fanucci di Roma ( secondo classificato premio Nebbia Gialla 2013, selezione Premio Scerbanenco 2013). gennaio 2014 è la volta di Io la troverò per la collana Fox Crime di Feltrinelli di Milano ( secondo classificato Premio Nebbia Gialla 2014 finalista Premio Scerbanenco 2014). Nel 2015 pubblica due romanzi con Feltrinelli: Città di polvere e Morte di Luna.
Ulteriori informazioni su di lui e la sua attività li potrete trovare nelle sue pagine personali e su wikipedia sul suo canale youtube
Qui il trailer di "Città di polvere "

Intervista Gastronomica a Romano De Marco

E veniamo all'intervista che con grande pazienza mi ha rilasciato, e scopriamo che nel suo romanzo del 2013 edito da Fanucci, "A casa del diavolo", descrive molti piatti della gastronomia della sua terra: L' Abruzzo.

Angie: - Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Romano: - Purtroppo per me "buona alimentazione" è un concetto sconosciuto... Faccio un lavoro che mi costringe a stare continuamente in giro, a pranzare nei ritagli di tempo, ad accontentarmi del classico "panino da autostrada". La sera, poi, quando dovrei dedicarmi a una cena più salutare o elaborata, sono talmente stanco che spesso ripiego su un sushi take away mangiato in poltrona davanti a una buona serie tv americana... Magari con una birra!

Angie: - Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Romano: - Ne ho due: Il ristorante a Ortona a mare, in Via Cavour, dove si mangia del pesce davvero ottimo cucinato secondo la tradizione abruzzese e "Il Carpaccio" a Milano in via Palazzi, dove tutto è una specialità sopraffina (cito lo squisito risotto tartufo e provola) e dove il servizio è davvero ottimo.

Angie: - Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato??
Romano: - Mi piace invitare ma il grosso del lavoro è sempre sulle spalle della mia compagna... Io, al massimo, mi occupo di apparecchiare e aprire il vino. Non so fare molto di più... Non ricevo moltissimi inviti, i miei tanti impegni mi precludono una vita sociale attiva. Ma in fondo preferisco così.

Angie: - Se fossi un dolce, quale saresti?

Romano: - Una cassata siciliana.

Angie: - Un liquore
Romano: - Amaretto di Saronno tutta la vita!

Angie: - Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?

Romano: - Nel frigo non manca mai acqua minerale San Pellegrino. Non so vivere senza... Nella dispensa latte e cereali per la colazione dei miei fgli.

Angie: - L'aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c'è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Romano: - Ho una mia specialità (citata anche nel mio ultimo romanzo Città di polvere Feltrinelli 2015). Gli "straccetti di pollo con funghi e formaggio". Una ricetta semplice ma che fa sempre la sua porca figura... Però se ti dicessi che cucinare mi piace mentirei spudoratamente...

Angie: - La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Romano: - L'ideale è la "New Yorker"... Due uova strapazzate con bacon, patate al forno, pane tostato con burro e confettura di fragole, succo d'arancia fresco e caffè americano. Quella che faccio normalmente caffè con un po' di latte e un paio di fette biscottate con marmellata.

Angie: - Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Romano: - Adoro le cose dolcissime, tipo i canditi, gli sciroppi, le glasse. Non mi piacciono le ricette troppo elaborate e quelle da fighetti tipo "Masterchef".

Angie: - Non puoi vivere senza...

Intervista Gastronomica a Romano De Marco
Romano: - Amaretto di Saronno

Angie: - Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Romano: - Mmmm ... sono molto scettico rispetto a questo tema. Sensualità e cucina, sensualità e cioccolato, cibo e sesso. Sarò sincero: per me sono solo una gran quantità di minchiate.

Angie: - Una "fantasia erotico gastronomica"?
Romano: - Si, ma non te la dico perché mi vergogno...

Angie: - Vai spesso a pranzo/cena fuori, se si' che tipo di locale prediligi?

Intervista Gastronomica a Romano De Marco
Romano: - Come ti dicevo sopra, il mio luogo di pranzo standard è l'autogrill...

Angie: - Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici...

Angie: - Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?

Romano: - Enea

Angie: - Dopo la cucina italiana, c'e' ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si', quale?

Romano: - La giapponese. La preferisco anche a quella Italiana.

Angie: - Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
Romano: - E' una parola... Diciamo Marco Tanzi una bistecca al sangue, Laura una zuppa agro piccante e Luca un pasticcio.

Angie: - Quale personaggio del tuo libro potrebbe essere "la mela proibita"?
Romano: - Matteo Serra, il commissario corrotto della squadra antidroga di Milano

Angie: - Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?

Romano: - Se dovessi scegliere lo preferirei nello scaffale dei best seller...

Angie: - "Panem et circenses". Sostituisci ai giochi da circo i libri. Cosa ti evoca a livello sensitivo e immaginifico?
Romano: - Qualcosa di utopistico ben lontano dalla realtà, soprattutto quella italiana

Angie: - quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del protagonista del tuo libro? E qualcuno dei "secondari"?

Romano: - Nel ruolo di Tanzi e Betti vedrei bene Kim Rossi Stuart e Raoul Bova.

Angie: - Il sapore delle tue parole?
Romano: - Dolceamaro

Angie: - Tre aggettivi per definirti come scrittore:
Romano: - Onesto, umile, realista.

Angie: - Il libro della tua vita?
Romano: - L'esistenza di Dio di Raul Montanari e La grande Sera di Giuseppe Pontiggia.

Angie: - Qui nel nostro paese c'e' un bel gran "fermento letterario" a Napoli forse piu' che nelle altre città secondo te ci industriamo, o siamo bravi? Chi tra gli autori campani preferisci e reputi più bravo, ed a quale piatto lo paragoneresti?
Romano: - Il più bravo è Maurizio De Giovanni, non c'è assolutamente storia. Lu è come una delle sfogliatelle tanto care al commissario Ricciardi. Solo formato XL...

brave in assoluto, secondo me, sono Grazia Verasani e Marilù Oliva.

Angie: - Il tuo dolce del natale preferito e se hai qualche ricordo legato alla gastronomia di questo periodo

Romano: - Eh... Beh, a natale il panettone, non si discute. Ma l'ultimo davvero buono l'ho mangiato non meno di una decina d'anni fa, farcito con una crema artigianale al mascarpone.

Angie: - in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori
Romano: - Tagliate i petti di pollo a striscioline, passateli nella farina e rosolateli. A parte trifolate dei funghi misti con aglio e prezzemolo e preparate un brodo vegetale concentrato. Quando il pollo è rosolato uniteci i funghi e il brodo e fate riassorbire il tutto a fuoco lento. Prima di fine cottura ricoprite con fettine sottili di caciocavallo fresco e fatelo sciogliere.
Voilà: i famosi "straccetti di pollo ai funghi" di Luca Betti...


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