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INTERVISTA | Martina Cancellotti per Glamour Marmalade: "Quando si legge made in Italy quella scarpa rivela una storia e una tradizione artigiana"

Creato il 05 settembre 2011 da Roberto Arleo @robertoarleo
Chi c'è dietro il tuo blog? Chi sei/siete?
Dietro Glamour Marmalade c’è solo e semplicemente Martilami, ovvero io! Il mio vero nome è Martina Cancellotti, una ragazza semplice di un piccolo paese umbro che sogna la metropoli. Con me, tra casini, serate e semplici chiacchierate, c’è sempre la mia migliore amica Angela che spesso compare nei post di Glamour Marmalade. Per il resto che dire? Ingestibile, lunatica ed assolutamente imprevedibile, mi piace la semplicità, l’incoerenza e l’imprevedibilità. Il risultato? Glamour Marmalade che ad ottobre compirà il primo anno!
Da quanto tempo ti interessi di moda?
Ovviamente potrei dire da sempre! In realtà, da quando ho cominciato a leggere le riviste di moda che trovavo a casa. Così, prima mi sono appassionata alla scrittura e poi alle fotografie e così alla moda.
Perché nelle donne c'è tutto questo amore per le scarpe?
Le donne amano tutta la moda ma amano particolarmente le scarpe perché non possono evitare di giocare e soprattutto, trasmettono un senso di sicurezza. Una donna potrebbe conquistare il mondo con una decoltè 12 cm ai piedi.
Qual è il tuo modello preferito e perché?
Odio le ballerine… Amo le scarpe alte, quelle che a fine serata, ti fanno ripetere “Maledetta me e quando ho deciso di indossarle”. Quelle che per camminarci devi avere minimo 10 anni di preparazione alle spalle. Tutto questo perché? Perché è più bello guardare il mondo da un tacco 12… O almeno così si dice no?
Preferisci possedere tante paia di scarpe a un prezzo basso a discapito della qualità variando spesso oppure poche e di qualità pregiata?
Preferisco sognare quelle di qualità pregiata. Le creazioni di Louboutin, Miu Miu, D&G e così via. Sicuramente sono di qualità, ma pochi eletti possono permettersele. Di conseguenza, acquisto le altre cercando di fare attenzione al rapporto qualità/prezzo e ne acquisto in quantità industriali.
Quali sono le caratteristiche che valuti nella scelta delle scarpe?
L’estetica assolutamente. La fantasia, il colore… Poi alla fine, compro qualsiasi tipologia di scarpa! Soprattutto quelle strane che non si possono indossare per quanto sono bizzarre (o brutte)… Ma io le tengo lì nella mia camera. Così, per soddisfazione.
Che rapporto c'è tra scarpa e umore?
Basta riportare un’immagine che subito vi verrà alla mente, usata ovunque dalla pubblicità al cinema, dalla televisione alla letteratura.
Quando una donna si arrabbia ed inveisce contro il compagno per i motivi più disparati, la cosa che lancia, prima dei piatti, prima delle televisioni, prima di qualsiasi altra cosa, cosa sono? Le scarpe… Bhè, credo aver risposto!
Hai un colore che compare più frequentemente nella tua scarpiera?
No, ho una collezione assurda di scarpe di qualsiasi colore: arancio, beige, bianche, blu, verdi… Anche se il nero rimane il mio preferito per classe ed eleganza. Non può assolutamente mancare nella scarpiera di nessuna donna.
Qual è il valore aggiunto che percepisci nelle calzature italiane?
La sartorialità, l’assenza di banalità nell’estetica e l’attenzione certosina per il design. Quando si legge “Made in Italy”, quella scarpa rivela una storia e una tradizione artigiana che ben pochi paesi al mondo hanno la fortuna di vantare.
È possibile esprimere la sensualità attraverso le scarpe? In che modo?
Non è detto. La sensualità è strettamente connessa all’anima ed alla personalità della donna. Diciamo che il fascino della scarpa è collegato a chi le indossa, come se fossero un tutt’uno. La sensualità è l’espressione più intima di alcune donne. Poche. Una scarpa con il tacco non è adatta a tutte: in primis, bisogna saperci camminare. Il rischio? Cadere nel ridicolo!
Con quale criterio scegli le scarpe adatte ai tuoi outfit?
Non ne ho assolutamente idea. Sono lunatica, da come mi sveglio la mattina, capisco cosa indossare.
Ti viene in mente qualche altro settore legato alla creatività (musica, fumetti, letteratura, cinema, design...) in cui le scarpe hanno un ruolo importante?
Ogni forma d’arte, legata alla creatività, è estremamente connessa alle scarpe. La musica, l’arte (in particolare quella contemporanea), il cinema, la pubblicità, il design, la fotografia, il teatro, l’architettura e così via. Per non parlare, di quella creatività, come la sartorialità e l’artigianalità, che permettono di avere ancora un contatto diretto con la tradizione ed il passato.
Quale sarà la tua prossima calzature oppure una tendenza futura che prevedi?
Sicuramente quest’inverno andranno gli “indianini”, quei boots che hanno tutte, e sottolineo tutte, le ragazze ai piedi. Visti e stravisti anche quest’estate (ma come si fanno ad indossare anche con il caldo?), saranno un must anche per quest’inverno, nonostante siano un po’ordinary e coarse. Preferisco i più comodi UGG o assolutamente IN gli anfibi dal gusto rock. Inoltre, sarà un inverno in cui si può e si deve osare: dai tacchi vertiginosi a discapito delle mezze misure, alle tonalità brillanti con paillettes e luccicanti. Avete presente le ultime MiuMiu Winter Glitter? Intendo esattamente questo ed è senz’altro lo stile che preferisco.
Link dove è possibile seguirti?
Blog: Glamour Marmalade http://www.glamourmarmalade.blogspot.com/
Facebook: Glamour and fashion https://www.facebook.com/pages/Glamour-and-fashion/148252141878942
Twitter: MartiLaMi http://twitter.com/#!/martilami
Linkedin: Martina Cancellotti http://www.linkedin.com/profile/edit?trk=hb_tab_pro_top
youtube: MartiLaMi http://www.youtube.com/user/MartilaMi?feature=mhee
Un pensiero sulle calzature per concludere l'intervista?
“Voglio quelle scarpe!”
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