Miliardi di rand destinati a progetti di ‘social housing’, case popolari a basso costo, sono rimasti inutilizzati lo scorso anno nel cuore economico del Sudafrica.
Lo ha spiegato al parlamento nazionale Jacob Mamabolo, assessore per la Governance della provincia del Gauteng, che comprende tra l’altro le città di Johannesburg e Pretoria (parte del distretto metropolitano di Tshwane).
Proprio le municipalità di Johannesburg e Tshwane, insieme a quella di Ekurhuleni – confinante con la prima – non hanno sfruttato stanziamenti per 3,4 miliardi di rand (260 milioni di euro) complessivi.
Le complesse procedure burocratiche da seguire per realizzare i progetti, oltre che la mancanza di figure specializzate come ingegneri e responsabili di progetto, ha sostenuto Mamabolo, sono state le ragioni fondamentali per cui il denaro è rimasto inutilizzato per un intero anno fiscale.
Quello della mancanza di alloggi per le fasce più povere della popolazione è un problema che il Sudafrica si è trovato ad affrontare fin dalla fine della segregazione razziale, nel 1994. Secondo i dati ufficiali più recenti, ancora 2,3 milioni di persone non hanno ricevuto le abitazioni a cui avrebbero diritto.
A novembre scorso, in più, il ministro delle Finanze Nhlanhla Nene ha annunciato che il governo avrebbe sospeso alcun programmi di ‘social housing’ in quanto “antieconomici” data la situazione del momento e relative difficoltà contestuali.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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