Inverni irriducibili e dittature alla finestra

Forte di quattro giornate di sole e dopo una di similpioggia, ti alzi dopo una nottata passata non si sa per quale motivo in bianco, anche se sono quattro giorni che fai serata fino alle 4 del mattino, e speravi di riuscire a dormire profondamente almeno la domenica sera.
Dicevo, forte di quattro giorni assolati ti vesti con scarpe di tela e giubbottino primaverile, senza preoccuparti di dare una cliccata sulle previsioni del tempo on line o una sbirciata fuori dalla finestra, anzi la sbirciata l'hai data, ma la tua attenzione non è stata catturata dalla temperatura e dalle condizioni atmosferiche, bensì da un foglio appeso fuori dal vetro con il ritratto di Mussolini che dava verso l'interno, evidente rimasuglio della festa di compleanno e di laurea a tema del giorno prima "L'asse dei malvagi", dove la pareti del bar erano ornate di ritratti di dittatori famosi, oltre a caricature degli amici che davano la festa. Dicevo, il tuo amico tedesco ha pensato bene di appiccicarti detto cimelio alla finestra mentre stavano riordinando il bar dal macello combinato il sabato prima, abitando tu al piano terra ed esattamente di fronte al bar de quo.
Risultato: tu che vaghi per il campus, tornando dalla mensa, mentre comincia a nevicare pesantemente, maledicendo Benito, il tuo amico e il tempo, falso come i quattro giorni di simil-primavera della settimana scorsa.
Ma forse la tua colpa è solo quella di essere stato troppo ottimista, perché ti ostini a vestirti leggero sperando che l'inverno stia per finire, quasi a volerlo costringere a una resa di cui credi di poter porre le condizioni. La sua sarà comunque una vittoria di misura: che egli vinca o meno, venerdì si parte verso il calor (accento iberico sulla "o"!)
Pulchra vobis;)
LuciusDay