Di lunari. Ma sopra (al) tutto
d’ agrumi si spingono i riflessi del bianco
le ossa nei fiocchi che cadono in terra
il gelo – come in moviola – rapisce la neve.
Chi è fuori gocciola di nebbia
fanno penitenza gli omini che slittano sul ghiaccio
ma anche le donne che corrono leste alla tana
con orecchie di lepre.
La teoria dell’inverno
reagisce ai calori e ai pulviscoli.
I filari, come croci scalze di vita
si snebbiano nei lampioni.
Altrove,
in una sala con un letto e un balcone
ci alziamo a stento
e mettiamo tutto in ordine
poiché s’attende e l’attendiamo
di traverso o in stato di riposo
quello che potrebbe attraversarci
e farci riposare in nuovo dominio di ghiaccio
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