Magazine Diario personale

INVERNO – ultimo atto

Da Met Sambiase @metsambiase

inverno, poesia

 

Di lunari. Ma sopra (al) tutto

d’ agrumi si spingono i riflessi del bianco

le ossa nei fiocchi che cadono in terra

il gelo – come in moviola – rapisce la neve.

 

Chi è fuori gocciola di nebbia

fanno penitenza gli omini che slittano sul ghiaccio

ma anche le donne che corrono leste alla tana

con orecchie di lepre.

 

La teoria dell’inverno

reagisce ai calori e ai pulviscoli.

I filari, come croci scalze di vita

si snebbiano nei lampioni.

Altrove,

in una sala con un letto e un balcone

ci alziamo a stento

e mettiamo tutto in ordine

 

poiché s’attende e l’attendiamo 

di traverso o in stato di riposo

quello che potrebbe attraversarci

e farci riposare in nuovo dominio di ghiaccio

 


Filed under: poesia

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