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Io e la mamma

Creato il 31 dicembre 2013 da Sandalialsole
Io e la mammaNon è che sia una tradizione, però tutto sommato non vedo cosa ci sia di male nel farla diventare tale.
Da qualche anno ormai, durante le feste di Natale io e mia madre ci concediamo una passeggiata, di quelle senza meta e senza obiettivi, per Milano.
Niente shopping, niente mostre, niente musei: semplicemente camminare guardandoci in giro.
Abbiamo iniziato qualche anno fa, e la scusa era vedere l'albero in Duomo, le luci della Galleria, l'illuminazione nel Quadrilatero, l'allestimento da via Dante su verso il Castello.
Quest'anno, come l'anno scorso, la meta è stata l'area di Porta Nuova, partendo da Piazza Gae Aulenti, per poi risalire su verso corso Garibaldi fino a largo La Foppa. Una zona nella quale il connubio tra il vecchio e il nuovo raggiunge l'apoteosi, tra grattacieli in vetro e corti restaurate.
A noi questa volta si è aggregata la mia amica Juana, che non aveva ancora visto il nuovo quartiere.
Così abbiamo preso il nostro trenino, non senza aver prima assistito alla schermaglia tra mia madre e l'addetta della biglietteria che le chiedeva l'età, per emetterle il biglietto ridotto, salvo vederla poi uscire tronfia e fiera dei suoi 80 (oggi 81, auguri mamma!) anni, dal momento che la riduzione scatta a 65.
E poi a zonzo, con il naso all'insù, con l'indice teso a indicar qualcosa, con mia madre che ricordava la Milano di quando era ragazza lei.
Poi una visita alla Chiesa di Santa Maria Incoronata, all'inizio di Corso di Garibaldi, nella quale il presepe allestito ricorda una dolorosa Natività migrante, e, giusto per sano contrasto, un tuffo nel design del lusso in Corso Como 10.
In Largo La Foppa un bel dietro front! e lento pede siamo tornate alla base.
Non senza concederci un bel caffè con panna in Feltrinelli Red (Read Eat Dream), che fa tanto signore bene.

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