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Io lo so fare

Da Enjoylife
Oggi vi voglio parlare di un libretto molto bello, un piccolo manuale di fai da te ecologico che vale molto di più del suo piccolo prezzo di vendita!
Io lo so fare
Il libretto di cui vi parlo è una piccola guida all'autoproduzione creativa, si tratta di  "Io lo so fare" di Marinella Correggia.
Una piccola guida nelle dimensioni ma un grande e prezioso strumento di libertà ed autonomia, per chi vuole riappropriarsi della cultura del "saper fare", non come passatempo, ma come piacere personale, dovere eco-sociale per coltivare una sana indipendenza dal mercato e dalla società dei consumi.
Una guida all'autoproduzione creativa, dal cibo ai vestiti, dai prodotti di bellezza alla cancelleria, dall'energia ai più svariati oggetti di uso quotidiano, oltre a numerosi consigli per combattere gli sprechi, risparmiare energia e consumare meno e meglio.
L'introduzione di Francesco Gesualdi, "L'indipendenza del fare" è molto interessante e vale certamente la pena di essere letta. Eccone uno stralcio:
"Se vivessimo in un sistema normale, pensato per servire i bisogni della gente, non esisterebbero i supermercati e produrremmo molte più cose da soli. Ma la normalità non è più di questo mondo perchè un morbo si è impadronito dei potenti facendo sprofondare l'intera società nella follia. Il morbo si chiama "sindrome ossessiva da crescita" e si manifesta con l'istinto a produrre e a buttare in un crescendo continuo. Il tutto per soddisfare un'altra mania, che poi è alla base di tutto, il desiderio irrefrenabile di ampliare le vendite in vista di profitti crescenti. Mentre la follia continua a spadroneggiare come se fosse il migliore dei mondi possibili, i segni della degenerazione si registrano ovunque.
L'acqua scarseggia, la capacità di rigenerazione dei pesci non regge il ritmo di pesca, i pozzi di petrolio si stanno prosciugando e mentre si programma di affamare milioni di esseri umani con l'idea di trasformare il cibo in carburante, divampano guerre per assicurarsi il controllo delle ultime risorse rimaste. Intanto i rifiuti si accumulano e nel tentativo disperato di eliminarli li bruciamo producendo diossina, nanoparticelle e altre sostanze cancerogene, senza parlare della famigerata CO2, che ormai ha raggiunto livelli tali da avere compromesso il clima e molti altri equilibri naturali.
...........il sistema non si ferma di fronte al disastro annunciato e imperterrito continua a gridare "crescita o morte" non curante di aver raggiunto le dimensioni del pachiderma che non riesce neanche più a muoversi.
........a più rifiuti contrappone più inceneritori, a più malati più farmaci, a più inondazioni più muri di contenimento.
Non è chiaro se riusciremo ad uscire da questo gioco perverso, ma se una possibilità c'è, si trova nelle mani di chi ha aperto gli occhi, il lavoro da svolgere è enorme, il sistema non si rivoluziona in un giorno.....serve informazione e la denuncia per diffondere la conoscenza che motiva l'azione. Serve la mobilitazione popolare per ottenere dalla politica nuove regole e le piccole trasformazioni che possono delineare un'inversione di marcia. Serve la riflessione collettiva per tracciare un nuovo orizzonte e indicare come può funzionare un nuovo sistema non più orientato verso la crescita. Oggi il sistema è in una botte di ferro non solo perchè le imprese sono sul ponte di comando, ma perchè si è radicata l'idea che la crescita ha poteri salvifici. C'è la disoccupazione? Serve più consumo. I salari sono più bassi? Serve più produttiività. C'è disuguaglianza? Serve più ricchezza da distribuire. C'è carenza di servizi pubblici? Serve più gettito pubblico.
......non possiamo limitarci alla critica del presente, ma dobbiamo proiettarci nel futuro usando al tempo occhiali per vedere lontano e vicino. Serve il binocolo per scrutare l'orizzonte di un'altra economia, organizzata all'insegna della sobrietà e serve la lente per mettere a fuoco i percorsi del presente e imprimere una sterzata.
Ma l'impegno politico non deve farci dimenticare la dimensione personale. E' importante assumere da subito comportamenti coerenti, non foss'altro perchè la testimonianza ha una grande forza di persuasione.
......Come mostra questa piccola guida, spesso si tratta di iniziative semplici, ma di grande portata. Bevendo acqua del rubinetto, usando detergenti leggeri, andando in bicicletta, coltivando la nostra insalata, preparando le nostre marmellate, risparmiamo petrolio per i trasporti, produciamo meno anidride carbonica, evitiamo imballaggi, produciamo meno rifiuti. Prove tecniche di sostenibilità, ma anche di economia fuori mercato, l'economia del fai da te che riducendo la dipendenza dal denaro libera dalla schiavitù del lavoro dipendente.
.....In fondo interrompere la spirale della crescita non è poi così difficile: basta smettere di pensare con la testa del mercante e tornare a ragionare con la nostra."
Questa è quindi una guida per riappropriarsi della saggezza del fare, del saper costruire da sé il necessario e allo stesso tempo non acquistare ciò che è superfluo, per coltivare la propria indipendenza, smettendo di essere consumatori passivi incastrati nel perverso ingranaggio della civiltà dei consumi!
Oltre al piacere personale che ci regala, l'autoproduzione è anche un dovere eco sociale perchè consumare meno e meglio e produrre di più in prima persona ci fa fare un passo avanti verso il superamento di un sistema di produzione ed un consumo ingiusto e distruttivo.
L'autoproduzione, che ci permette di sganciarci almeno parzialmente dal sistema, ha ancora più valore se utilizza materie prime a carattere ecologico, se riutilizza materiali usati e se la realizzazione prevede processi il più possibile manuali e non inquinanti.
In questa guida troverete molti consigli ed indicazioni di vario genere, con segnalazioni di interessanti siti web.
Troverete indicazioni per produrre alimenti anche senza terra, sul balcone, negli orti cittadini condivisi e per coltivare germogli.
Troverete la ricetta del pane cotto al sole, del dentifricio in polvere, del deodorante al bicarbonato ed olii essenziali e del detersivo per i piatti.
Troverete le indicazioni per fare il sapone e per costruire la cucina solare portatile, per creare buste con fogli di giornali e riviste e per fare la colla di riso, per fare l'inchiostro con l'orzo e con le bacche di sambuco.
Troverete anche consigli ed idee per fare le borse in tela per la spesa riutilizzando stoffe avanzate, vecchie camicie o vecchie gonne, oppure per creare sacchetti regalo con le maniche delle vecchie camicie o gioielli vegetali utilizzando bacche, noccioli e resine.
Troverete anche le giuste indicazioni per utilizzare gli scarti organici creando il fertilizzante per eccellenza, il compost....anche sul balcone!
Insomma, un piccolo libro ma di grande portata!
Io Lo So FareMarinella CorreggiaIo Lo So FareAltraeconomiaVoto medio su 13 recensioni: Buono
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