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Io sogno per non contare i passi

Da Cinabro

Io sogno per non ricordare
di esser partito
dal ventre di una sposa

finto a complice del mio sguardo
del mio pensiero a molla sgualcito
di aver curiosato
sotto pontili di marzapane
quando dover sorridere
era un piacere da egoista in coda
quando aver dovuto amare
era un debito verso se stessi

Io sogno per mortificare la morte
per ricordarle che la mia lapide
sarà un sogno tatuato sul cuore
dove nascondermi per urlare senza fiato
dove un cane sbuca fuori dalla mia tasca
sempre troppo grande per tutte le notti che ho aspettato
malgrado tutto era li a portata di bacio
e dove i mondi che ho percorso
saranno un eco stupendo
da non poterli ignorare

Io sogno per ricordare
che ho amato anche il vento
in deserti di orologi
in cui i rintocchi
rimanevano silenzi spaventosi

Io sogno
perché non ho altro da fare
e le mani che stringo
si spaventano al sole

Io sogno
per troppe ragioni
che ho imparato ad odiare
dove non c'era altro che amore
da improvvisare


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